Il
Parco Intercomunale del Monte Polveracchio è situato nei comuni di
Campagna (SA) e di Senerchia (AV) ed è compreso nel neo Parco
Regionale dei Monti Picentini, un massiccio che si estende tra la
provincia di Salerno e quella di Avellino e che racchiude in uno
splendido scenario naturale, le cime più alte della Campania come
il Cervialto (1809 m.), il monte Accellica (1660 m.), e il monte
Terminio (1783 m.), che ne formano l’ossatura.
La catena montuosa è interrotta da valli, con torrenti e fiumi
dalle acque cristalline e con sorgenti che sgorgano dai versanti
scoscesi tra pareti rocciose nelle quali si aprono grotte di
origine calcarea, antiche sedi di insediamenti umani.
Il parco, affidato alla gestione del WWF nel 1988 in convenzione
con i comuni, copre una superficie di circa 650 ettari e si
distribuisce in altezza dalla quota 1015 m. fino alla cima del
monte Polveracchio (1790 m.) sui cui versanti si estendono le due
oasi, del Polveracchio e della Valle della Caccia.
L’ambiente è quello tipico appenninico. Il Faggio predomina, anche
con esemplari di notevoli dimensioni, formando un bosco del quale
fanno parte anche Aceri montani e splendidi esemplari di Agrifogli
e Tassi che raggiungono anche i 700-800 anni di età.
Particolarmente interessante la presenza di una stazione di Betula
pendula e di una Lecceta di eccezionale bellezza per la presenza
straordinaria e diffusa del Pino nero.
Nelle valli umide vegetano Ornelli, Sorbi montani e maestosi
Aceri, mentre i prati e le radure sono il regno di Crochi, Viole,
Ranuncoli e di molte piante rare o addirittura endemiche come la
bella Carlina e la Poa bulbosa.
Ricca e variegata la fauna che accoglie le specie più rare
dell’Appennino meridionale. Tra i mammiferi sono presenti numerosi
chirotteri e roditori, tra cui il Ghiro, il Moscardino, il
Quercino, e insettivori come la Talpa e il Riccio.
I carnivori sono presenti con la Donnola, la Puzzola, il Gatto
selvatico, la Martora e il Tasso.
Simbolo del parco è il Lupo, che è presente sui monti Picentini
con una delle ultime popolazioni meridionali. Interessante anche
l’ovifauna con numerose specie di rapaci tra cui lo Sparviero, il
Gheppio, la Poiana, il Falco pellegrino e l’Aquila reale. Tra i
rapaci notturni sono comuni la Civetta, l’Allocco, il Barbagianni
e il Gufo reale. |
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Tipica di quest’ambiente è la Ghiandaia, più
raro il Picchio nero e il Picchio verde. Tra le rocce, in volo o
posati, si possono ammirare il Corvo imperiale e il Gracchio
corallino.
I rettili sono presenti con il Biacco, il Cervone e la Vipera; gli
anfibi, con l’Alulone dal ventre giallo, la Rana verde, la Rana
rossa greca e le Raganelle; sono state allestite due aree
faunistiche per la Salamandra pezzata e per il Tritone italico. |