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...anpiro@tin.it
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Inno del corpo sciolto

Da Tuttobenigni:
"Tratto dal lp Amore lavati , vorrei presentarvi il mio ultimo pezzo. Questa canzone dice... parla che bisogna fare la popò, dice che bisogna farne parecchia... che più se ne fa e meglio è. Dice anche questa canzone, che, se non si fa, si può anche schiantare. Un'altra cosa triste dice questa canzone, che... dopo fatta la popò, ... 'gna pulissi dietro, perchè non è bello andar in giro sudici in quella maniera. Ora ve la faccio ascoltare, siete magnifici."


E questo è l'inno del corpo sciolto,
lo può cantare solo chi caca di molto
se vi stupite, la reazione è strana
perchè cacare è soprattutto cosa umana.

Noi ci si svegliamo e dalla mattina
il corpo sogna sulla latrina,
le membra riposano nel mezzo dell'orto,
perchè questo è l'inno, l'inno sì del corpo sciolto

Ci hanno detto "Vili!, Brutti e schifosi",
ma son soltanto degli stitici gelosi,
ma i' corpo è lieto lo sguardo è puro,
noi siamo quelli che han cacato di sicuro.

Pulirsi il culo dà gioie infinite
con foglie di zucca di bietola o di vite
quindi cagate perchè è dimostrato,
ci si pulisce 'l culo dopo aver cacato.

Evviva i cessi, Sian benedetti !
Evviva i bagni, le toilette, i gabinetti,
evviva i campi da concimare
viva la merda e chi ha voglia di cacare

Il bello nostro è che ci si 'ncazza parecchio,
ci si calma solo dopo averne fatta un secchio
la voglio arreggere per una stagione,
e con la merda puoi far la rivoluzione

Pieni di merda andremo a lavorare
poi tutto a un tratto si fa quello che ci pare
e chi dice,dice:"te fa questo e quello",
noi gli cachiamo addosso e lo copriam fino al cervello.

Cagone ! Merdone ! Stronzone ! Puzzone !
La merda che mi scappa
si spalpa su di te !

Questa canzone è un suc-cesso


Playboy

Canzone che chiude Tuttobenigni .

Non dirmi che tu sei la prima donna
che con le braccia stringo sul mio cuore
le donne come te sono di neve
si sciolgono con me che sono il sole
Ma non capisci che io...
Ma non vedi che io sono un ragazzo
che ama divertirsi solo un po'
Ma forse lo hai capito ed è per questo
che con un bacio tu sussurri a me
"OH PLAYBOY !"
Ora lo sai,
oh, sì son così
"PLAYBOY !"
lo hai indovinato,
sei stata scaltra, sì ma adesso vattene,
ne aspetto un'altra.
Son proprio ecceziona-
le e son stupendo
meraviglioso son
bellezza pura
Molti mi chiedono
"dimmi, come hai fatto",
Che cosa gli posso dire
"Natura"
Le donne non resi-
stono al mio sguardo
ma son distratto
(...)
mi guardo allo specchio e dico: "Beh, hanno ragione",
di faccia sembro un re
un dio di sbieco
RI-PLAYBOY !
ri-ora lo sai
che son così
E le donne,
appena mi vedono,
mi chiedono in sposo,
uffa mi fanno montare il nervoso.

(Corista)
PLAYBOY,
dammi la caccia,
tra le tue braccia...
PLAYBOY,
sei il veleno,
stringimi a te...

PLAYBOY !
Ora lo sai,
oh, sì son così,
Oh, no signorina
Ormai l'amore, l'ho messo al bando,
Sono un playboy, con rispetto parlando


Il Pantheon

Presentatore del 30° Festival di Sanremo,1980, Benigni ci regala questa bella canzone.

Al Pantheon la sera
si vedono le attrici,
si parla con gli amici
a tarda primavera
Al Pantheon by night
si rompono i bicchieri,
ci sono gli stranieri
oh yes, ok, all right.

Il Pantheon è famoso
ci son due bar ai lati
e son sempre affollati
anche il giorno di riposo.

Ma la frase ricorrente
di ogni frequentatore
è "Mio Dio che brutta gente,
il Pantheon che squallore".

Al Pantheon c'è la Flavia,
i turchi e gli afgani,
c'è ungari e melani,
si parla di Moravia
Il vino e i tarallucci,
tutto si può ordinare
e poi può capitare
Berbardo Bertolucci.

Con la fontana al centro
il Pantheon che eleganza,
però la maggioranza
non l'ha mai visto dentro.
Chissà che cosa c'è
voragini o assassini,
oppure un altro bar,
con tanti tavolini.

Al Pantheon c'è sorpresa
di mille situazioni:
Ferreri, Antonioni
senza la cinepresa.
E alle donne dai del tu,
gli puoi toccar le cosce,
poi passa qualche Porsche
e qualche BMW.

E da un improvviso silenzio,
uno schianto,
è finita Massenzio,
compaion dei gruppi
ordinando bourbon.
Al Pantheon,
al Pantheon !

Se gli amici son spariti
a mezzanotte e un quarto,
vieni al Pantheon
che è un reparto degli oggetti smarriti,
ci trovi Consuelo, Galliano, Fabio Gamma,
ci trovi la tua mamma,
ci trovi il mondo intero.

E ci vendono le angurie,
ma appena si fa tardi,
è un disordine di sguardi
intrisi di lussuria.
Un playboy io copio
e guardo una ragazza,
ma in mezzo a questa piazza,
non mi si fila proprio.

E al Pantheon la sera
io divento un poco triste,
di attrici non ne ho viste,
fa freddo a primavera.
Il vino e i tarallucci
non mi hanno ancor portato
e poi non è arrivato Bernardo Bertolucci.
Si ma è pienon di allegria,
le quattro ? E' ancora presto,
apre un bar a San Silvestro
e tutti vanno via.

Son solo e che farò ?
Di già mi sento male,
vorrei proprio volare
im vetta al Pantheon.
Al Pantheon
Al Pantheon


La marcia degli incazzati

Ascoltane una strofa
(file marcia.wav 386 Kb)

Sigla iniziale di Televacca. Benigni è in una stalla, suona (maltratta) la chitarra e prende a calci ogni cosa.

Questa è la marcia
degli incazzati,
questa è la marcia
degli arrabbiati,
sono incazzato,
andate via,
sono incazzato
perchè lo sono per i fatti mia.
Questa è la marcia
degli incazzati,
questa è la marcia
degli arrabbiati,
sono incazzato,
sono aggressivo,
sono incazzato se trovo un prete lo mangio vivo.
Sono incazzato,
sono nervoso,
sono arrabbiato,
sono scontroso
Se uno mi dice:"calmati su..."
l'è proprio quando mi s'incazza ancor di più !
Questa è la marcia
degli incazzati,
tutti arrabbiati
ci siam svegliati.
C'è uno calmo,
eccolo lì,
fallo incazzare e poi cantagli così:
questa è la marcia
degli incazzati,
questa è la marcia,
degli arrabbiati.
Ti sei calmato ?
dice a me "Ti sei calmato ?"
Gli dico "No, sono incazzato, sono incazzato,
e sono incazzato !"

Questa è la trascrizione della sigla, così come l'ho sentita alla tv. Nel bel libro Quando Benigni ruppe il video a cura di Silvano Ambrogi ne troviamo una versione leggermente diversa. Ci sono alcuni versi in più :

Sono incazzato coi i parenti
sono incazzato coi conoscenti ...

e ancora

Questa è la marcia...
smetti di andare a lavorare
se dicon: Perchè ?
digli: "Perchè m'ho da incazzare..."


Duetto con Guccini

Guccini:

Vorrei saper perchè m'hai qui chiamato
e fino a qui tu m'hai fatto arrivare
io per cantare son ben preparato
ma alla tv non voglio lavorare
Dice: "E' diverso" ma ho già constatato
le stesse telecamere a guardare
Oh Cioni te lo dico e vengo al sodo
mi sembra che sia lo stesso brodo

Cioni:
Questa l'è una tv d'un altro modo
Tu sei venuto qui fra la gentaccia
'un t'ho sentito cantare e adesso t'odo
nessuno t'ha mai visto, amico, in faccia
tu sei venuto qui ti vedo e godo
Del tuo viso tutti ne vanno a caccia
se ne parlava poco - ha fatto il Monna:
"Magari 'sto Guccini l'è una donna"

Un particolare ringraziamento va a Daniele per i preziosi consigli sulla grafia del dialetto toscano.