Andrea Fabbri
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Da Acqualagna a Roma
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Primo giorno Acqualagna-Castiglione del lago (km 113)
La prima tappa che mi porterà da casa alle sponde del lago Trasimento ha (per me) un chilometraggio di tutto rispetto e anche dal punto di vista altimetrico non è certo uno scherzo.
Parto poco prima delle 7.00 con il cielo decisamante coperto e dopo appena 5 chilometri inizia a piovere! Non è un buon inizio ma fortunatamente la pioggia più intensa durerà solo poche decine di
chilometri lasciando poi spazio ad una giornata semi-autunnale ma comunque asciutta. Passo per Cagli, Cantiano e Pontericcioli, poi mi dirigo verso Gubbio affrontando l'impegnativa strada
Contessa che che alla sommità ha una galleria di 1300mt.
Va detto che il percorso Pontericcioli-Gubbio e Gubbio-Umbertide è un percorso piuttosto pericoloso per i ciclisti a causa del traffico pesante e dell'alta velocità. A chiunque legga queste
note consiglio vivamente di preferire il percorso della SS3 verso il passo della Scheggia, è un giro più largo ma sicuramente piu' tranquillo. Io conosco perfettamente la strada e oggi è
sabato quindi niente TIR così decido di mantenere il percorso più diretto.
Dopo Gubbio mi dirigo verso Umbertide e poi risalgo il corso del Tevere per qualche chilometro fino a Niccone dove imbocco la 416. Fino a Mercatale la strada è pressochè pianeggiante, l'unico problema sono gli insetti (tafani) che in questa zona si sono evidentemente specializzati
nel torturare i ciclisti di passaggio. A Mercatale faccio scorta di cibo e quindi attacco la salita che sale fino a 612mt. La salita è abbastanza impegnativa ma almeno all'inizio procede
con una dolce serie di larghi tornanti. Più salgo più l'azione dei tafani si fa invadente, penso che negli ultimi chilometri di salita abbia speso più energie per contrastare gli attacchi degli
insetti che non per pedalare! Poco dopo il valico si può ammirare un bel panorama del lago Trasimeno ma purtroppo oggi foschia e nuvole rovinano lo spettacolo. Sceso a Tuoro proseguo verso
Castiglione del Lago dove mi fermo al campeggio Listro.
Secondo giorno Castiglione del lago - Bolsena (km 96)
Parto da Castiglione verso le 7.00 e mi immetto sulla strada 71. Nei primi chilometri la strada ha le caratteristiche di strada a scorrimento veloce ed evita di passare attraverso i vari paesini e
questo, sommato al fatto che oggi è Domenica, mi farà trovare il primo bar aperto a Città della Pieve!. Poco prima di Moiano trovo le indicazioni per una scorciatoia in direzione di Città della Pieve e
decido di percorrerla. La strada è tranquilla e sale attraverso sterminate distese di girasoli ma le pendenze sono impegnative. Riesco comunque a salire fino a Città della Pieve dove faccio
finalmente colazione in un bar della piazza principale. Quando è ora di ripartire, disorientato dalla forma irregolare della piazza, chiedo a due signori seduti ad un tavolino quale sia la strada
per Orvieto. Si apre un dibattito degno delle migliori tribune elettorali Italiane. I due non sono d'accordo su nulla, uno mi dice di andare di la, l'altro di qua, uno di svoltare a destra e l'altro
a sinistra, e così via. Solo dopo alcuni minuti di mediazione riesco a fare convergere le opinioni dei due sullo scendere a fondovalle e poi procedere verso Fabro dove riprendere la strada 71. Non è il
percorso che avevo previsto ma dopo tutta quella fatica mi pareva brutto ignorare i loro consigli. Scendo così a fondovalle e dopo il cavalcaferrovia mi dirigo verso Fabro. La strada di fondovalle
è costituita da alcuni interminabili rettilinei completamente pianeggianti e senza alcun riparo per il sole che nel frattempo si è fatto cocente, e arrivato in prossimità di Fabro torno sulla strada 71
per affrontare l'impegnativa salita verso Ficulle. Giunto a fatica nel caratteristico borgo di Ficulle bisogna salire ancora fino al valico di Monte Nibbio a 574mt. Dopo il valico si scende praticamente
fino alle porte di Orvieto dove mi devo nuovamente impegnare per salire fino al centro storico. Visito la splendida Orvieto quindi ridiscendo a valle per poi proseguire in direzione
di Bolsena dove mi aspetta l'ascesa verso Biagio a 590mt dove arriverò veramente in riserva. Da Biagio a Bolsena è (finalmente) tutta discesa e giunto nella bella cittadina mi fermo al campeggio Pineta.
Terzo giorno. Sosta a Bolsena
Dopo le fatiche di ieri, oggi pausa! Oltretutto nella notte si è scatenato l'inferno con un violentissimo nubifragio in cui pioggia e grandine hanno messo a dura prova la mia attrezzatura. Fortunatamente però questa mattina il cielo è
completamente sereno così posso dedicarmi tranquillamente alla visita di Bolsena.
Quarto giorno Bolsena - Bracciano (km 93)
Parto da Bolsena verso le 7.00 e fatta colazione mi avvio verso Montefiascone percorrendo la via Cassia. La strada sale ma le pendenze sono modeste e anche l'aria fresca di questa mattina facilita la marcia. Giunto a Montefiascone
affronto qualche rampa più impegnativa per visitare il centro storico della cittadina. Unico neo di Montefiascone è lo stato delle strade principali che presentano buche, crepe e rattoppi davvero pericolosi per i ciclisti.
Passato Montefiascone la strada degrada dolcemente verso Viterbo di cui costeggio le imponenti mura merlate. Il traffico sulla Cassia è abbastanza intenso ma non particolarmente fastidioso così procedo spedito
verso Capranica e Vetralla con la strada che riprende a salire leggermente. Arrivato a Capranica lascio la Cassia e nonostante una segnaletica approssimativa arrivo agevolmente a Bracciano affrontando qualche
leggero saliscendi procedendo attraverso le frazioni di Oriolo Romano e Manziana. Dopo un breve giro nel centro di Bracciano scendo verso il lago dove mi fermo al campeggio Porticciolo
Quinto giorno Bracciano - Roma (km 45)
Il viaggio da Bracciano a Roma è poco più di una formalità. Parto in tutta calma dal campeggio di Porticcio e costeggio il lago fino in prossimità di Vigna di Valle dove mi porto sulla via Claudia. A questo punto
non è proprio possibile sbagliare strada procedendo in direzione di Roma a cui si arriva agevolmente attraversando il ponte Flaminio. Io in realtà non arrivo fino al ponte in quanto alla confluenza con
la via Flaminia, risalgo quest'ultima per qualche chilometro fino al campeggio Flaminio diventato ormai il mio punto di riferimento per la zona di Roma.