Una Stella

 ( da: Favole Vere)

 

C'è un momento, nella nostra vita, in cui crediamo che sia tardi per ogni cosa... e, quando nella realtà di quei giorni, questo senso di angoscia ci assale, tutto ci appare misero, scontato... e ci lasciamo trasportare come foglie morte... diafane... silenziose.

Mentre camminiamo consapevoli che la nostra esistenza si sta perdendo a poco a poco, talvolta, un piccolo fuoco ci strappa ancora un sorriso... a fatica... ma dentro, quel sorriso non c'è realmente... lo inventiamo per continuare ad essere... e, per un po', è lui la nostra anima.

Ho conosciuto il bene ed il male... l'indifferenza, e solo un po' d'amore... Quello che avevo l'ho donato spesso senza pensare... qualche volta è tornato dipinto con nuovi colori... altre volte si è perduto per strade sconosciute, o è scappato senza far rumore... pieno di vergogna.

 

Un giorno però... non troppo lontano nel tempo, qualcosa è accaduto... d'insolito, strano... Ho scoperto di avere ali per volare e mi sono librato nell'aria... Il vento mi ha portato lontano, verso un luogo che non conoscevo... diverso da ogni posto in cui ero stato... eppure, sebbene distante... ero lì, sui miei stessi pensieri, sulle mie solite strade... Non erano loro ad essere cambiate... qualcosa in me lo era, per sempre... Allora, trovai su quel cielo una piccola stella... tante volte sognata... e, lo ammetto, me ne appropriai senza timori, la nascosi tra i miei giorni per poterla ammirare in ogni istante... e, da quel tempo... la portai sempre con me in ogni dove. All'inizio piccina, crebbe nel mio cuore fino ad occuparne ogni spazio... fino a scandire essa stessa il suo battere. Ora, non distinguo più la sua luce da quella del mio essere.. e nulla è più tardi per me... solo il presente rimane... Non passa giorno che non mi fermi ad ascoltarla, ad ammirare il suo bagliore... così vivido e intenso... e, quando spesso riposa... m'affanno a cercarla nel petto... o guardo nel cielo... pensando vi sia ritornata, a confondersi tra tante... e un po' di paura, o tanta alle volte, mi assale. Allora, quando sento il suo bisogno di tornare accanto alla sua luna, apro le ali e la porto lassù... per un poco... perché anche gli altri possano vederla brillare... anche se io la vorrei tutta per me... ad illuminare ogni mio attimo...

Stasera ho aperto la finestra ed ho guardato la notte... ho ascoltato il suo scandire il mio tempo... ho sorriso... lo faccio spesso ormai... Le mie parole sono volate su quella sabbia chiara... di luna... ed hanno disegnato il domani... E lassù nel cielo, c'era ancora un piccolo foro... pieno di eternità... e mentre lo guardavo in silenzio... ho sentito una gioia immensa... la sua.

E di quella felicità... ne ho rubata una briciola... una sola.. tanto mi basta per chiudere gli occhi sereno, su questa notte strana... fatta di un uomo nuovo, di un bimbo... che stanotte sognerà sorrisi...

che domani si sveglierà... cercando assonnato la sua stella tra i pensieri...

 

 

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Antognini Andrea - 1999 - Tutti i diritti riservati