<%@ Language=VBScript %> <% Response.Status="301 Moved Permanently" Response.AddHeader "Location", "http://www.andreafavara.it" %> Le emorroidi

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Le emorroidi


La malattia emorroidaria è una patologia estremamente comune nelle popolazioni occidentali, tuttavia per fortuna la stragrande maggioranza dei pazienti restano asintomatici o soffrono solo occasionalmente di crisi emorroidarie.
Esiste tuttavia una minima percentuale di pazienti nei quali i sintomi, in particolare il sanguinamento ed il dolore, sono frequenti e spesso impediscono le normali attivita?quotidiane.
La prima cosa da fare in questi casi è
una visita medica o meglio chirurgica o coloproctologica in modo da confermare la diagnosi: altre patologie, benigne e maligne possono infatti presentare sintomi simili e solo il medico o lo specialista possono chiarire il quadro.
Chiarita la diagnosi la malattia emorroidaria viene classificata in stadi e solo a questo punto si possono considerare
le opzioni terapeutiche.
Negli ultimi anni,alcune metodiche utilizzate in passato sono state praticamente abbandonate per la modestia dei risultati o per gli effetti collaterali (crioterapia, trattamento con infrarossi) mentre altre hanno trovato applicazione più vasta a fianco di vere e proprie novità.
La legatura elastica, metodica nota da anni, è una tecnica eseguita ambulatorialmente, non necessita di alcuna anestesia, è pressoché esente da effetti collaterali ed è molto efficace quando lo stadio della malattia non è avanzato ed il problema principale è il sanguinamento.
Nelle stesse indicazioni la
scleroterapia presenta efficacia simile e caratteristiche di applicazione comuni.
Negli stadi piu?avanzati, alle tecniche di emorroidectomia tradizionali, la cosiddetta
Milligan Morgan si sono affiancate nuove apparecchiature che permettono di eseguire lo stesso intervento probabilmente con meno dolore nel postoperatorio (la radiofrequenza e gli ultrasuoni) ed una nuova tecnica cosiddetta secondo Longo dal nome dell' inventore.
Queste sono vere e proprie tecniche chirurgiche che richiedono un' anestesia, in genere un giorno di ricovero e presentano possibili effetti collaterali e complicanze, per fortuna infrequenti ma che bisogna conoscere.
Nella stragrande maggioranza dei casi però sono interventi indolori, con un postoperatorio molto favorevole e soprattutto estremamente efficaci nel trattare definitivamente la malattia emorrodaria ed i suoi sintomi.
In conclusione, una volta posta correttamente la diagnosi, è sempre possibile trovare una soluzione personalizzata al problema che per molte persone può essere un dramma




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