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01.11.2008.

Il venerabile
e il venerato


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De bello gellico


Gelliunita Nessun dubbio avevamo. Resta un classico della letteratura politica contemporanea il "De bello gellico". Composto tanti anni fa dal venerabile maestro della "Loggia Propaganda Due" (1981, 932 iscritti) di una qualche massoneria piu' o meno "riconosciuta" (ma ben riconoscibile), il testo si e' dimostrato all'altezza della situazione contemporanea. Ha resistito al trascorrere "inesorabile" del tempo. E' stato studiato e, soprattutto, applicato.

Lo riconosce onestamente il suo autore. Non per vanto, ma per offrire una patente di benedicente paternita' al capo del governo. Niente mai avviene a caso.
Se in questo "caos calmo" di un autunno dal cielo oscuro, Berlusconi (tessera 625 della P2) e' definito dallo stesso Gelli come esecutore dei suoi antichi progetti, ci sara' pure un significato preciso.
Non per nulla Gelli torna alla ribalta. Addirittura va in tivu'. Non in quella ansiogena  (secondo il cavaliere) del servizio pubblico. Ma in una rete privata, per offrire camomilla al popolo, secondo il dettame del proprietario di Mediaset per puro caso anche capo dell'esecutivo.
E come esegue, lui, Berlusconi, non esegue nessuno: parola di Licio Gelli. "E' l'unico che pu˜ andare avanti" a realizzare il "Piano di rinascita democratica" ideato dallo stesso Gelli "forse" su misura, come un abito di lusso, per lo stesso cavaliere.
Le coincidenze della storia e della politica sono sempre ben precisi fatti che corrono lungo un binario prestabilito.

Cossiga E lungo quel binario poi s'incontrano dei capistazione come Francesco Cossiga. Che, uso a disobbedir sbraitando, ha respinto le critiche di Rosy Bindi alla prossima trasmissione di Gelli.
Su di lei il presidente emerito ha sentenziato: "Credevo fosse brutta ma intelligente, mentre e' brutta, cattiva e cretina".

L'episodio sara' portato ad esempio della gioventu' italica nel manuale di Educazione civica introdotto dalla ministra Gelmini. La quale, sia detto en passant, si e' presa gli elogi di Gelli per la sua riforma scolastica che "riporta finalmente un po' d'ordine". "Ordine nuovo" come nella antica strategia degli "opposti estremismi"?

[01.11.2008, Anno III, post n. 333 (710), © by Antonio Montanari 2008]

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