Filmati
e Testimonianze Dal Messico
Una
delle più durature e documentate ondate di avvistamenti
Per
tutti gli anni Novanta i cieli dell'America Latina sono stati continuamente
interessati da avvistamenti di oggetti non identificati. La casistica ufologica
messicana è senza dubbio una delle più interessanti. Tutto sembra aver inizio
nel giorno dell'eclisse totale di Sole del 1991. Mentre milioni di persone
osservavano l'evento, le evoluzioni di un UFO in volo vennero riprese da ben 17
videoamatori: 15 dalla capitale, uno dalla città di Puebla e uno da Tepeji del
Rio.
La
mattina dell'11 luglio 1991 Città del Messico era offuscata dalle nubi, ma
un'ora prima dell'eclissi le pesanti nuvole di pioggia sgombrarono il cielo
permettendo una buona visione del fenomeno. La città si preparò così
all'evento, una delle eclissi di Sole più lunghe e spettacolari del secolo: 6
minuti e 45 secondi. La più lunga della storia del Messico, superata solo da
quella del 1325, l'anno della fondazione dell'antica Città del Messico,
Tenochtitlàn, da parte degli Aztechi.
Milioni
di occhi, muniti di apposite protezioni, scrutavano il cielo. Diverse persone
pensarono di filmare l'evento con le loro
Alle
13 e 24 la Luna incrociò il centro del Sole: l'oggetto sconosciuto, inquadrato
da diverse telecamere, da diversi punti di osservazione, era ancora al suo
posto. Dal filmato girato dalla famiglia Aguilar, appostata su di una terrazza
per filmare l'eclissi, l'UFO rimane visibile - leggendo l'orologio della
telecamera - dalle 13-04 alle 13-25. Ciò significa che l'oggetto è rimasto
visibile e immobile in cielo per più di 20 minuti. Nella zona sud-est della
città nel filmato registrato dal signor Fuentes (ore 13 e 28 sull'orologio
della videocamera) si vede il medesimo ordigno che, dopo aver stazionato per un
po' in cielo, accellera velocemente per poi sparire dalla vista. Ma i filmati
sono stati girati anche da Puebla, a 130 chilometri da Città del Messico: il
signor Efrain Breton filmò, alla medesima ora, un UFO pressoché identico a
quello di Città del Messico.
Jaime
Maussan, giornalista dell'emittente Televisa e uno dei più noti ricercatori
messicani in campo ufologico, ha analizzato tutte le testimonianze degli
avvistamenti del 11 luglio. Nei filmati più chiari appare un ordigno metallico
circolare, di dimensioni non definibili, che sembra ruotare sul suo asse. I
filmati, registrati in tre punti diversi del Paese, mostrano tre oggetti
identici, discoidali e metallici. Ciò fa presupporre che lo stesso oggetto
abbia attraversato una vasta zona del Messico compiendo, secondo l'opinione di
alcuni ufologi, dei veri e propri "salti" dimensionali, oppure che più
oggetti avessero, nello stesso istante stazionato per essere visibili
casualmente (o volontariamente?) alle telecamere. Resta anche l'ipotesi dei
riflessi atmosferici che sarebbero stati causati dall'eclisse. Ma dai filmati
risulta un oggetto solido e metallico e non una semplice luce.
L'inizio
dell'ondata
Questo
era solo l'inizio. Per tutto il mese di luglio e agosto la zona di Atlixco fu
interessata da una corposa ondata di avvistamenti.
Il
16 settembre 1991 nel giorno della festa d'indipendenza messicana Vincente
Sanchez, collaboratore di Maussan, filmò a Citta del Messico, durante
l'esibizione dei caccia dell'aeronautica messicana, un oggetto che, per un po',
sembrava seguire la formazione. Nel filmato si vedono cinque caccia rompere la
formazione per seguire l'UFO che, in breve, accelerò verso sud-est e sparì
dalla vista. Sempre Sanchez filmò la notte del 9 gennaio 1992 a Città del
Messico un oggetto luminoso. In febbraio ci furono avvistamenti di oggetti
triangolari simili a quelli della famosa ondata belga del 1990. Da quel momento
gli avvistamenti continuarono con una costanza ed in tal numero da divenire una
quotidianità. In conseguenza di tale incessante e massiccia manifestazione sono
sorti gruppi di “Vigilantes”, squadre di volontari per l'osservazione e il
monitoraggio del cielo, dotati di vari strumenti di registrazione e di
osservazione ottica. È una dimostrazione di quanto la popolazione del Messico
voglia sentirsi partecipe e contribuire alla conoscenza del problema UFO. Un
ruolo fondamentale lo ha svolto il giornalista Jaime Maussan, divenuto il motore
di un'operazione di raccolta delle documentazioni e della loro conseguente
divulgazione dagli schermi dell'emittente Televisa, una delle maggiori del
Paese, sia nel suo "Programas de Investigacion", sia nei suoi speciali
sugli UFO di “60 Menudos". Adesso esiste in Messico una eccellente
struttura investigativa che dispone di un imponente archivio di riprese video.
Incontri
aerei
Al
di là delle migliaia di riprese amatoriali, ciò che ha colpito maggiormente
gli ufologi dell'ondata messicana è la metodicità con cui le apparizioni
avvengono in prossimità di strutture aeroportuali, tanto da costringere parte
del personale tecnico degli aeroporti a confermare ufficialmente la realtà
degli avvistamenti, sia visuali, sia radar, sia rilevati mediante altre
strumentazioni. Alcune testimonianze dei controllori di volo dell'aeroporto di
Città del Messico riferiscono addirittura di mancate collisioni fra UFO e aerei
di linea, avvenute soprattutto fra il luglio e l'agosto 1994. In quel periodo più
volte i piloti, in volo di avvicinamento allo scalo della capitale, si
lamentarono con la torre di controllo per non essere stati informati del
"traffico aereo sconosciuto" in cui si erano imbattuti. In
un'occasione un UFO si diresse verso l'aereo per poi schivarlo all'ultimo
momento, ma si ebbe comunque un impatto poiché, a quanto pare, un carrello subì
danni e il pilota fu costretto ad un atterraggio di emergenza. Ciò accadde la
notte del 28 luglio. Il capitano del volo 180 delle linee aeree Mexicana comunicò
via radio alla torre di controllo dell'aeroporto "di vedere alla sua destra
un oggetto non identificato che si muoveva a grande velocità". Dalla torre
di controllo risposero che nessun oggetto era segnalato dal radar in quel
momento. L'oggetto era ben visibile da molti abitanti di Città del Messico che
lo osservarono alle 21, 30: secondo i testimoni era molto luminoso. Mezz'ora
dopo, l'equipaggio di un DC-9 AeroMexico, volo 129, proprio mentre stava per
atterrare, riferì un'emergenza alla torre di controllo. "Il mio carrello
di atterraggio aveva quasi toccato terra quando sentii un colpo
fortissimo", spiegò il capitano Raimundo Cervantes al ricercatore Britt
Elders. "Non so che cosa fosse. Non ho mai sentito un colpo così forte.
Quando atterrammo, gli addetti alla manutenzione controllarono immediatamente
l'aereo e scoprirono che l'ammortizzatore sulla punta del carrello di
atterraggio era staccato. Mi sono messo in contatto con il controllo radar e mi
hanno detto che, nel momento in cui stavo per atterrare, c'erano due oggetti non
identificati. Probabilmente il mio percorso ha incrociato il loro nel momento in
cui ho comunicato lo stato di emergenza".
L'8
agosto il volo 304 da Acapulco, capitanato da Fernando Mesquita, sfiorò
l'incidente con un largo velivolo metallico color argento che sbucò da una nube
e passò proprio sotto l'aereo. I piloti che si avvicinavano all'aeroporto di
Città del Messico notavano anche che gli elaboratori digitali sembravano
"in difficoltà" quando c'erano quegli strani oggetti nei pressi degli
aerei di linea: i computer davano letture errate dell'altitudine e della velocità,
costringendo i piloti a ricorrere al controllo manuale. I controllori del
traffico aereo mantennero il silenzio su questo argomento fino all'agosto del
1995, quando due di essi acconsentirono a farsi intervistare dalla televisione,
a patto che non venissero fatti i loro nomi. I due ammisero che qualcosa di
veramente strano stava accadendo nei cieli messicani e che il governo ne era al
corrente.
Incontri
ravvicinati e Chupachabras
Il
15 settembre 1994, per otto ore consecutive, le segnalazioni degli schermi radar
evidenziavano delle presenze aeree nelle zona di Metepec. Grazie alle
ricognizioni effettuate da un elicottero, furono scoperte delle tracce di un
presunto atterraggio, con l'erba e la vegetazione schiacciate entro contorni che
disegnavano delle figure geometriche. Molti abitanti della cittadina di Metepec
quel giorno assistettero sbigottiti alle evoluzioni di un disco volante di circa
50 metri di diametro, che si spostava nel cielo compiendo un movimento
oscillante. Quella sera nella stessa zona sarebbe avvenuto anche un incontro
ravvicinato del terzo tipo. La signora Sara Cuebas si trovò a filmare con la
sua videocamera un presunto essere alieno nei pressi del punto di atterraggio
dell'oggetto. Nel video si distingue, nell'oscurità, una sagoma che sembra
essere illuminata da qualcosa proveniente dal corpo del essere, come per un
processo di auto-illuminazione, al punto tale da creare un effetto di
irraggiamento luminoso che si diffonde tutto intorno. Secondo la testimonianza
della Cuebas la creatura era di statura piuttosto bassa, con la testa molto
grande rispetto al corpo, ed il mento decisamente allungato. Il capo era
caratterizzato da due "antenne", parzialmente visibili anche nelle
immagini.
Nel
1996 si ebbero anche segnalazioni di Chupachabras. Il misterioso mostro,
segnalato in anni precedenti a Portorico e in Brasile, in quell'anno fu visto
ripetutamente anche in Messico. Numerosi testimoni affermano di averlo visto con
i propri occhi. Agli inizi di maggio un contadino dello Stato occidentale di
Jalisco, recatosi in ospedale per curare una ferita al collo, sostenne che
quello era proprio il segno del Chupacabras. Secondo la sua descrizione la
creatura aveva un grande muso nero, pelle vellutata, canini da vampiro, ali di
pipistrello. Un gruppo di zoologi fece delle ricerche per scoprire qualcosa
circa i ripetuti avvistamenti di quello strano animale, senza però ottenere
molto. Una delle ipotesi avanzate dagli scienziati è che i Chupachabras fossero
in realtà animali comuni, cani randagi, pipistrelli, puma, le cui abitudini
erano bruscamente mutate a causa dell'inquinamento. Più scettico Ernesto
Ekerlin, biologo dell'Istituto della tecnologia di Monterrey, secondo il quale
si tratta soltanto di una psicosi collettiva.
Un
filmato controverso
Nel
settembre 1997 Jaime Maussan diffuse un filmato di cui si ignora l'autore,
davvero sconvolgente. Il videoamatore aveva illustrato la volontà di anonimato
a Maussan con una lettera in cui si leggeva: "Sappiamo cosa succede ai
testimoni quando si presentano con qualcosa come questo". Girato a Città
del Messico il 6 agosto dello stesso anno, tra le 16 e le 18 del pomeriggio, il
documento è ancora al vaglio degli esperti. In esso si nota un UFO a forma di
disco con cupola passare sopra alcuni palazzi e scomparire alle spalle di uno di
questi, con un movimento ondulatorio e rotante intorno al proprio asse centrale.
Osservando il video, la prima impressione di Maussan (e di molti altri
ricercatori) fu che si trattasse di un falso. La spettacolarità del documento
portava effettivamente ad ipotizzare una elaborazione di effetti speciali molto
sofisticati. Nonostante le immagini risultassero "troppo belle per essere
vere", Maussan decise di mandarle in onda il 27 e il 28 settembre seguenti,
durante il programma "Tercer Milenio". Da quel momento il video è
stato diffuso su scala mondiale.
Il
filmato è stato sottoposto ad analisi computerizzate in diversi laboratori. Il
fisico ottico Bruce Maccabee ha analizzato le immagini e pubblicato un rapporto
in cui descrive forma, grandezza, evoluzioni ed accelerazione dell'oggetto,
concludendo che si tratta di "una macchina di grosse dimensioni, posta a
grande distanza dalla videocamera". Maccabee esclude la possibilità di un
falso informatico, e conferisce valore probatorio al filmato, sebbene riconosca
che le sue analisi sono state
Gli
avvistamenti continuano...
L'ondata
messicana non si è certamente spenta negli anni 1998 e 1999, anzi. L'ennesimo
filmato arriva da Puebla, dove il primo giugno 1999 tre oggetti volanti non
identificati sono stati ripresi da una televisione messicana sopra la città, in
pieno giorno. Il filmato di 5 minuti mostra tre grandi oggetti di colore
argenteo e di forma rotonda che attraversano il cielo. Uno di loro scompare
improvvisamente, gli altri due si spostano a grande velocità verso sud-ovest.
Testimonianze, filmati e foto: dal 1991 ad oggi l'ondata di avvistamenti non si è mai interrotta.