Il nome Nuova Bell Games per molte persone potra’ risultare nuovo nel mondo dei costruttori di flipper, visto che anche alcuni operatori nel settore non conoscono questa azienda anche perche’ non hanno mai avuto, al contrario di Zaccaria e Mr.Game, dei veri e propri distributori sparsi sul territorio nazionale, anche se negli anni ‘70/’80 e’ stata un azienda ai vertici della produzione italiana.

La Nuova Bell Games inizia la sua attivita’ nel 1978 a Bologna con il nome Bell Coin Matics, nome derivante anche dal marchio stesso dell’ azienda e cioe’ una campana, ma nel corso del tempo cambiera’ in Bell Games, e poi di seguito Nuova Bell Games.

La particolarita’ di Bell Coin Matics a differenza della sopracitata Zaccaria non e’ quella di produrre flipper, ma di creare Kit di aggiornamento per i modelli prodotti da altre aziende nel settore sia italiane che estere.

Qualcuno si chiedera’ cosa vuol dire costruire Kit di aggiornamento per flipper gia’ esistenti, il motivo principale deriva dalla possibilita’ per gli operatori nel settore di poter riadattare modelli di flipper gia’ esistenti e con qualche anno alle spalle in modelli completamente nuovi e inediti, e ridando alla macchina la possibilità di poter produrre di nuovo profitti, avendo pero’ investito sulla macchina stessa una cifra molto inferiore rispetto all’ acquisto di un flipper completamente nuovo.

I Kit di trasformazione costruiti dalla Bell Coin Matics, per la maggior parte erano progettati per essere montati su modelli di flipper Bally dato che per circa una decina di anni molti dei modelli prodotti erano come dimensioni di mobile e struttura identici eccetto qualche modello particolare come lo Space Invaders e Xenon che avevano al posto del classico vetro serigrafato una grafica piu’ in profondita’ disegnata su di uno specchio e con la testata circondata da lampadine, oppure come altri modelli che di particolare avevano o la testa piu’ grande dei modelli standard oppure erano predisposti per giocare fino a 6 giocatori invece dei classici 4.

Il Kit di fatto doveva avere la possibilita’ di essere istallato su piu’ modelli e non semplicemente su un modello in particolare, il Kit era composto dalle seguenti parti : un vetro per la testata con una nuova serigrafia che doveva comunque essere come disposizione di display e lampade precisamente identico al modello su cui veniva montato (anche per questo erano preferiti i Bally visto che moltissimi modelli erano identici) l’unico problema poteva essere quello di montare un Kit che richiedesse display a sette cifre su di un flipper che ne aveva solo sei, in questo caso si aggiungeva a destra di ogni display uno zero finto con una lampadina dietro al vetro per dare il piu’ possibile l’ effetto di uno zero vero e non come era in realta’ cioe’ un semplice adesivo.

Poi veniva sostituito il piano di gioco originale con quello fornito dal costruttore del Kit, nella maggior parte dei casi il piano veniva fornito completo di tutto mentre in alcuni casi bisognava utilizzare vecchie parti del piano originale per completarlo, di norma il nuovo piano da gioco era identico al vecchio come disposizione dei vari bersagli, bumpers, lampadine, ed altro, nel caso il Kit comprendesse delle lampadine o bobine in piu’ rispetto al modello su cui veniva montato, bisognava modificare anche le eprom della scheda Cpu oppure installare sulla medesima piastrini aggiuntivi che provvedevano a far funzionare perfettamente tutto.

Infine, per completare l’ istallazione del Kit, la Nuova Bell forniva anche le fiancate in metallo da applicare sul mobile e anche i due laterali per la testata, cosi’ facendo si otteneva un flipper che all’ aspetto sembrava praticamente nuovo e non riadattato.

Il primo Kit prodotto dalla Bell Coin Matics e’ il THE KING nel 1978, flipper ispirato ad Elvis Presley come si puo’ vedere dal disegno della testata, di questo Kit ne sono stati prodotti pochissimi esemplari visto che richiedeva come base flipper elettronici.

Il secondo e’ invece il SINBAD Kit del 1979 che nasce dalla collaborazione della Bell con la Europlay che era un’altra ditta specializzata nella costruzione di Kit per flipper elettromeccanici, sempre nel 1979 esce anche SEXY GIRL modello ispirato al Playboy della Bally, questo Kit ha la particolarita’ di avere un proiettore di diapositive sotto il piano da gioco, che a secondo del punteggio proietta immagini ben appropriate al tema grafico del flipper, questo modello e’ stato prodotto sempre in Kit anche da un altro produttore di Kit e cioe’ la ARKON azienda tedesca che ripropose identicamente il modello prodotto dalla Bell Games.

Nel 1980 esce il THE HUNTER modello ispirato al film "Il cacciatore", difatti sia nella grafica della testata che su quella del piano si vede benissimo il disegno raffigurante Robert De Niro e alcune scene del film stesso e sempre nello stesso anno esce anche WHITE SHARK e COSMODROME, il primo è solo una riedizione del modello elettromeccanico omonimo prodotto dalla Europlay nel 1978 e ad un solo giocatore.

Il 1980 e’ un anno in cui Bell Games propone soltanto Kit prodotti copiando per intero gli omonimi modelli Bally FRONTIER, FIREBALL II e FLASH GORDON sia nel nome che nella disposizione dei vari bersagli ecc., chiaramente i modelli sono semplificati e non hanno proprio tutti i particolari che invece sono presenti sui modelli originali.

Nel 1982 esce soltanto un Kit il FANTASY modello ispirato dal Centaur della Bally.

L’ anno seguente, il 1983, vede l’ uscita di due modelli di Kit che pero’ sono molto simili anche nel nome, difatti uno si chiama PIN BALL ed e’ ispirato al Pinball Champ ’82 della Zaccaria, mentre il secondo modello che si chiama PIN BALL POOL deriva dall’ Eight Ball De Luxe della Bally.

Nel 1984 invece escono i modelli COSMIC FLASH, SUPER BOWL e TIGER RAG, gli ultimi due sono ispirati hai modelli X’s & O’s, e al King Of Steel entrambi della Bally.

Nel 1985 esce il modello NEW WAVE che e’ la copia del Black Piramid (Bally), il modello successivo e’ il SATURN 2 copia dello Spy Hunter sempre della Bally, questo modello ebbe un enorme successo sul mercato, tanto che toccò la cifra record di 1200 esemplari di Kit prodotti, infatti, oltre a usare schede CPU ricavate dai vecchi flipper come succedeva normalmente, la Nuova Bell Games iniziò a produrre nuove piastre per poter soddisfare le richieste di tale modello.

Altro modello, sempre del 1985, è il WORLD DEFENDER flipper che anche se non ebbe la stessa tiratura del suddetto Saturn 2, riscosse un discreto successo, dato che la grafica era ispirata ad un film uscito proprio quell’anno: Terminator .

Il primo modello del 1986 e’ lo SPACE HAWKS copia del Cybernaut della Bally. Sempre

nel 1986 la Nuova Bell fa un grande passo avanti iniziando a produrre non piu’ Kit da applicare su altri modelli, ma veri e propri flipper costruiti da zero, inoltre anche la grafica era nuova e non copiata da altri modelli.

Il DARK SHADOW e’ di fatto il primo modello che venne costruito interamente con materiale nuovo, e sempre in quell’ anno esce lo SKILL FLIGHT anche questo interamente costruito da zero sia nell’ elettronica, che nel mobile.

Il flipper ha come ambientazione grafica la cabina di comando di un elicottero, ed anche per questo sul piano da gioco vi e’ stato posto un piccolo modellino di elicottero, con addirittura l’ elica che gira realmente quando la pallina colpisce determinati bersagli, mentre la musica e gli effetti sonori sono interamente innovativi e digitali.

Una cosa molto importante in questo modello e’ il fatto che sia stata riprodotta una copia identica del flipper per il solo mercato spagnolo, copia di cui non ho informazioni precise, l’ unica cosa sicura e’ il nome del produttore: la Playmatic.

L’ anno seguente il 1987 escono altri tre modelli tutti prodotti senza copiare nessun altro modello ma costruiti da idee proprie.

Il primo ad uscire e’ il COBRA, flipper omonimo del film interpretato da Stallone che proprio in quell’ anno esce al cinema, il flipper non e’ chiaramente prodotto su licenza, ma mantiene l’ ispirazione poliziesca esposta nel film.

Altra cosa molto particolare di questo modello e che sara’ presente anche nei modelli successivi e’ il nuovo display non piu’ soltanto numerico (come gli Zaccaria di quegli anni) ma alfanumerico, ciò permette la visualizzazione di parole e numeri oltre che a simboli di vario genere, questa nuova applicazione permette di poter programmare il flipper in maniera più facile, visto che ciò che si modifica appare scritto sul display al contrario dei modelli precedenti in cui bisognava consultare il manuale per sapere cosa si stava facendo.

Sempre del Cobra bisogna dire che la musica di sottofondo altro non era che una famosa canzone dance di quel periodo appositamente tagliata nel parlato (anche per ovvi motivi come la poca capacita’ delle Rom) la canzone in questione e’ "Dont you want me" cantata dagli "The human league", la grafica a partire da questo modello sara’ affidata ad un nuovo grafico che provvedera’ a disegnare i piani da gioco anche nei modelli successivi, il grafico in questione e’ Adriano Nardi che inizia la sua collaborazione con Nuova Bell Games proprio disegnando il piano da gioco del Cobra, anche questo modello e’ stato copiato e riprodotto per il mercato spagnolo dalla Playbar.

Il modello seguente e’ invece il FUTURE QUEEN che propone una grafica futuristica completamente ideata da Adriano Nardi, avendo avuto per questo modello la possibilità di decidere il tema che avrebbe avuto il nuovo flipper.

Anche questo modello vanta musica e effetti digitali molto ben curati, mentre sulla testata fa bella figura di sè un doppio faro, molto simile a quelli delle auto.

Una cosa che forse molti non sanno e’ il fatto che la Nuova Bell è stata la prima azienda italiana a produrre flipper ad inserire sul piano da gioco i nomi di chi aveva collaborato alla progettazione del modello stesso, purtroppo bisogna dire che quasi tutti i nomi erano di fantasia, anche perche’ proprio gli stessi progettisti si inventavano soprannomi molto americaneggianti, cosi’ da far credere per chi non sapeva, che il flipper era di produzione americana, da questo il significato del nome presente sia sul piano che sugli adesivi posti sullo sportello frontale, cioe’ U.S.A. LINE unica eccezione e’ il nome del Graphic Design, unico ad essere veramente reale e non inventato, cioe’ Adriano Nardi.

La produzione marchiata 1987 si chiude con l’uscita del modello F1 GRAND PRIX che offre come da nome un ambientazione nel mondo della Formula uno, questo modello vanta un’innovazione molto particolare, e cioè il lancio della pallina sul piano in maniera automatica per mezzo di una bobina posta nell’alloggio dove di norma è presente l’asta con la molla per il lancio, l’ idea comunque non fu’ proprio una novità, visto che proprio in quell’anno la stessa cosa era stata montata sul modello Gottlieb Spring Break, per lanciare la pallina bastava premere il pulsante destro del flipper, ed essa veniva lanciata automaticamente sul piano.

Nella testata faceva bella mostra un immagine molto ben disegnata raffigurante una Ferrari su pista, sopra la testata erano montati invece due fari rossi (sempre modello auto) che richiamavano particolarmente l’attenzione, mentre il piano da gioco era ben assemblato in fatto di grafica con colori brillanti che riprendevano perfettamente il tema del flipper.

Nel 1988 escono altri due modelli, il primo si chiama TOP PIN copia perfetta del Williams Pin Bot soprattutto nel piano da gioco dove colori e bersagli erano precisamente ricostruiti in ogni dettaglio, c’è da specificare che questo modello viene fornito in Kit, ed e’ disponibile con due diverse misure del vetro della testata così da poter essere montato sia su flipper Bally che sugli Zaccaria, dato che quest’ ultima era ormai divenuta molto popolare ed aveva al suo attivo moltissimi modelli prodotti.

L’ ultimo modello prodotto dalla Nuova Bell Games è l’ U-BOAT 65, flipper ambientato in un sottomarino, ed anche se sia la musica che il piano da gioco sono molto ben mixati tra loro, in realtà il flipper riprende molte delle cose già proposte sul precedete modello Top Pin, come il gruppo di bersagli posto in alto a destra, che una volta completato di tutti i colori scende fino al pari del piano.

Sul vetro della testata vi sono disegnati più immagini che riportano comunque al tema principale e cioè la marina, con disegni racchiusi nei cerchi che danno l’impressione di vere e proprie vedute da periscopio.

Dopo il modello U-Boat 65, la Nuova Bell Games chiude con la produzione dei flipper, anche a causa del notevole ribasso del dollaro rispetto alla lira avvenuto in quel periodo, questa cosa incise molto sul mercato perché i modelli che provenivano dagli Stati Uniti adesso avevano prezzi più bassi oltre al pregio di essere molto più complessi e attrattivi di quelli prodotti in Italia, anche dal punto di vista di robustezza e affidabilità.

Difatti i problemi cui hanno sempre accusato i modelli Bell Games sono da attribuire alla fragilità dei componenti con cui venivano assemblati, per esempio le isole di plastica, che, a differenza di altre marche, erano molto sottili e quindi propense alla rottura, anche i bersagli montati sul piano erano molto fragili se paragonati a quelli prodotti da Williams e da Zaccaria.

Dopo l’ U-Boat 65 Nuova Bell ha comunque continuato ad esistere per qualche anno, producendo apparecchiature di vario genere, come per esempio una macchina per l’ oroscopo elettronico che uscì nel Ottobre ’88, seguirono poi altre macchine come la Royal Games e tiro al gettone chiamato Cobra e prodotto nel Novembre ’89, il nome e le ambientazioni sono state riprese dal omonimo flipper del 1987.

Adesso l’azienda si chiama Eurostar e produce sia mobili prontoscheda per i vari giochi a premio e fun games, che Bingo destinati all’esportazione.

In conclusione possiamo dire che la Nuova Bell Games, nel periodo che va dal ’78 all’88, ha prodotto kit di aggiornamento e flipper molto validi, anche per il fatto di aver sempre avuto nel suo staff degli ottimi tecnici e grafici sin dal primo modello, tra cui il famoso "Mike", grafico che proprio negli anni ’70 ha collaborato con molte aziende del settore automatico come : Model Racing e Olympia, fino ad arrivare negli anni ’80 al già sopracitato Nardi, l’ azienda nata in un periodo dove i flipper americani erano molto costosi si era subito fatta notare per la costruzione dei Kit che rendevano possibile l’aggiornamento dei vecchi modelli, purtroppo verso la fine degli anni ’80, a causa del ribasso del dollaro, la Nuova Bell Games non ebbe più il mercato favorevole alle sue produzioni, e quindi di lì a poco prese la decisione di chiudere con il mercato dei flipper.

Cristiano Corti

Ringrazio per la collaborazione :

Federico Croci Da cui ho appreso molte notizie e dove ho potuto avvalermi del suo articolo come base.

Adriano Nardi (Grafico della Nuova Bell Games) Per avermi fornito moltissime notizie e le foto dei suoi lavori

Massimiliano Vitasevic Per l’ invio di materiale inerente i flipper Nuova Bell Games