LANZA DEL VASTO (1901-1981)

 

CHI E' LANZA DEL VASTO?
Pellegrino dell'essenziale, risvegliatore e combattente

Di Jean Baptiste Libouban

Quando Lanza del Vasto pubblicò nel 1943 "Pellegrinaggio alle Sorgenti", fu un successo. Era un messaggio di speranza. Descriveva il suo incontro con Gandhi e la nonviolenza e come questa forza al servizio della Verità può condurre ad una trasformazione sociale, ad una liberazione politica. Come essa è una modo di fare che deriva da un modo di essere. Per molti questo libro è stato anche un'apertura ai tesori delle religioni dell'India.
Lanza del Vasto è per altri il combattente nonviolento. Colui che ha digiunato venti giorni nel 1957 per denunciare prima di tutto le torture perpetrate dall'esercito francese in Algeria, ma anche gli attentati commessi dall'F.L.N.
Colui che si è opposto alla fabbricazione della bomba atomica, colui del quale l'ultima azione fu di sostenere i contadini del Larzac perchè conservassero le loro terre.
E' anche il fondatore della Comunità e del Movimento dell'Arca, dove donne e uomini provano di vivere la nonviolenza in tutti gli aspetti della vita, cominciando da loro stessi, semplificando il loro modo di vivere, nelle relazioni che li circondano e nella società.
Numerosi sono coloro che conoscono il poeta de "Cifre delle cose" , colui che in un linguaggio trasparente, decifra il mondo e gli esseri.
Scrittore, poeta, musicista, pittore, e scultore, l'ampiezza della sua opera segnata da una unità interiore resta poco conosciuta. Come filosofo della Relazione, egli interroga il mondo con gli occhi dell'evidenza. Come cristiano, egli sonda la Bibbia e i testi sacri delle grandi religioni per mostrarne le corrispondenze e le similitudini. Per interpellare ciascuno all'esigenza di un lavoro personale su sè stessi e all'apertura agli altri.
La semplicità penetrante del suo pensiero viene a proposito, nel nostro tempo, per richiamarci all'essenziale; l'indispensabile ritorno ad una conoscenza di sè come cammino di presenza al Reale. Senza di questo, il mondo e gli altri ci resteranno chiusi, oscuri, ridotti a delle ombre, delle cose che diventano numeri e matricole....

 

 

LE TAPPE DELLA VITA:

29 SETTEMBRE 1901: Da padre di origini siciliane e madre belga nasce a San Vito dei Normanni, in Puglia, Giuseppe Giovanni Lanza.
1913-20: studi liceali a Parigi.
1921-25: studi filosofici a Pisa.
Settembre 1925: lettura di San Tommaso D'Aquino e conversione "per costrizione logica".
1928: dottorato in filosofia con una tesi sulla Trinità Spirituale.
1937-38: India. Qualche mese con Gandhi, che lo chiamerà Shantidas, "Servitore di Pace". Pellegrinaggio nell'Himalaya.
Dall'autunno 1938 alla primavera 1939: viaggio a piedi in Turchia, Siria, Libano, Terra Santa, Monte Athos.
1940: incontro con Simone Gebelin, sua futura sposa, che chiamerà Chanterelle.
1943: pubblicazione, presso l'editore Denoel, di "Pellegrinaggio alle sorgenti".
1944-48: inizio dell'Arca a Parigi.
1948: il 24 giugno nozze con Simone Gebelin. Prima comunità a Tournier.
1951: primi gruppi degli amici dell'Arca.
1954: comunità dell'Arca a Bollene. 4 mesi in India al seguito di Vinoba, erede spirituale di Gandhi.
Dicembre 1956: digiuno a Partinico con Danilo Dolci.
Novembre1957: digiuno di 20 giorni a Clichy per denunciare le torture in Algeria.
Aprile 1958: prima manifestazione per denunciare la bomba atomica: invasione della fabbrica di Marcoule. 15 giorni di digiuno a Ginevra contro il nucleare militare.
1960: azione nonviolenta contro i campi d'internamento degli algerini.
1963: durante l'intero periodo di Quaresima digiuno di 40 giorni a Roma per invitare la Chiesa riunita in Concilio ad una condanna degli strumenti
di distruzione di massa e per la promozione della nonviolenza. Lettera a Giovanni XXIII e al Concilio.
1965: in ottobre digiuno di Chanterelle e di altre donne di 10 giorni a Roma per invitare il Concilio ad una parola favorevole all'obiezione di coscienza. Udienza da Paolo VI. L'Arca si stabilisce a La Borie Noble.
1970: un mese in India.
1971: in autunno digiuno di 10 giorni per fermare la guerra indo-pakistana.
1972: dal 17 marzo al 2 aprile digiuno a La Cavallerie per sostenere i contadini del Larzac.
1973: incontro con Cesar Chavez, leader nonviolento dei chicanos della California.
1975: il 12 novembre morte di Chanterelle.
1976: in luglio digiuno di 8 giorni a Malville per ottenere una moratoria nucleare.
1977: ultimo viaggio in India.
1979: in dicembre udienza da Giovanni Paolo II.
1980: viaggio di due mesi in Australia e Giappone.
1981: nella notte tra il 5 e 6 gennaio muore a Murcia in Spagna.

 

 

PER SAPERNE DI PIU' SULLA FAMIGLIA LANZA: per gentile concessione di Manfredi Lanza un approfondimento della storia della famiglia Lanza.

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Opere di Lanza del Vasto pubblicate in italiano:

casa editrice Jaca Book:
Pellegrinag
gio alle sorgenti (l'incontro con Gandhi e l'India. Diario di un viaggio straordinario).
L'Arca aveva una vigna per vela (il ritorno in Europa, gli inizi dell'Arca, testi, definizioni, costituzioni, preghiere).
Vinoba (nuovo pellegrinaggio al seguito di Vinoba Bhave, discepolo di Gandhi).
Introduzione alla vita interiore (la spiritualità della nonviolenza, cardine dell'insegnamento dell'Arca).
Che cos'è la nonviolenza (teoria e pratica della nonviolenza).
Giuda (romanzo sul discepolo di Gesù, sull'infedeltà e la menzogna che spesso abitano nei nostri cuori)
Per evitare la fine del mondo (raccolta di testi e conferenze sulla nonviolenza tenute in un campo in Canada).
Il canzoniere del peregrin d'amore (raccolta di poesie scritte in un arco di tempo di circa quarant'anni).

casa editrice LEF:
Lezioni di vita (piccola raccolta di discorsi tenuti da Lanza del Vasto tra il 1973 e il 1975).

casa editrice Gribaudi:
Principi e precetti del ritorno all'evidenza (pensieri e meditazioni scritti durante vari pellegrinaggi).

casa editrice SEI:
I quattro flagelli (studio sulla natura e il destino delle civiltà, sui doveri civici dell'uomo interiore e la proposta della nonviolenza in un mondo moderno organizzato in strutture sociali e intellettuali).


casa editrice La Meridiana:
In fuoco e spirito (prima parte del commento al vangelo di Giovanni).

casa editrice Paoline:
Roberto Pagni: Ultimi dialoghi con Lanza del Vasto (intervista a Lanza del Vasto sulla sua vita, il suo pensiero, la nonviolenza, l'Arca).
Anne Fougere - Claude-Henry Rocquet: Lanza del Vasto. Pellegrino della nonviolenza, patriarca, poeta.

casa editrice Edizioni Plus:
Lettere giovanili (1923-1936), a cura di Manfredi Lanza e Gabriel Maes

editore Lupo:
Quaderni del Viatico (1) - Rassegna autobiografica fino alla prima conversione: anno 1925 (Ristrutturazione, traduzione e note a cura di Manfredi Lanza)

Inoltre è stato pubblicato dalla casa editrice Emi, autore Jean Toulat,
Combattenti della nonviolenza

 

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Tieniti dritto e sorridi

fallo in ogni tempo, all'ora del cattivo umore
come all'ora del buon umore,
davanti a quelli che ti piacciono
e a quelli che ti ripugnano
nell'agiatezza e nelle strettezze
nella miseria o l'opulenza.
La malattia o la salute,
tieniti dritto e sorridi

tra coloro che si precipitano,
coloro che si agitano nel vuoto
o si urtano gli uni agli altri
tieniti dritto e sorridi

tra coloro che si fanno largo a gomitate,
coloro che tendono le mani per prendere,
o che si arrampicano e si destreggiano,
tieniti dritto e sorridi

tra coloro che discutono,
e coloro che si ingiuriano,
coloro che stringono i pugni,
coloro che brandiscono le armi,
tieniti dritto e sorridi

nel giorno della collera
e dello sbandamento,
quando tutto crolla e brucia,
tu solo in piedi nel panico,
tieniti dritto e sorridi

di fronte ai giusti dalla nuca rigida,
i giudici dalle virtù taglienti,
gli importanti che si dimenano,
tieniti dritto e sorridi

sia che venga fatto il tuo elogio,
sia che ti si sputi in faccia,
tieniti dritto e sorridi

a casa con i tuoi,
tieniti dritto e sorridi,
di fronte alla tua amata,
tieniti dritto e sorridi.
Nei giochi e nelle danze,
tieniti dritto e sorridi.
Nella veglia e i digiuni,
tieniti dritto e sorridi


solo nell'alto silenzio,
tieniti dritto e sorridi
al limitare del grande viaggio,
anche se i tuoi occhi piangono,
tieniti dritto e sorridi.