PREGHIERA DEL FUOCO

Siamo tutti passanti e pellegrini.
Accendiamo dunque un fuoco all'incrocio, all'indirizzo dell'Eterno.
Chiudiamo il cerchio e facciamo un tempio nel vento.
Facciamo di questo luogo qualunque un tempio.
Perché il tempo è giunto di adorare in spirito e verità,
di rendere grazie in tutti i luoghi e in tutti i tempi.
Mettiamo un termine al tempo, un centro alle tenebre
esterne e rendiamoci presenti al presente.
Questo presente che abbiamo invano inseguito nelle nostre giornate,
perché era lontano da noi nel momento in cui era. Eccolo
davanti ai nostri occhi e nei nostri cuori, il presente.
Il fuoco è il presente che brucia e brilla, è il presente che prega.
Il fuoco è il sacrificio di ciò che brucia,
il calore di vita e la gioia degli occhi.
E' la morte delle cose morte e il loro ritorno alla luce.
Fuoco di gioia! Sofferenza e gioia l'una nell'altra
L'amore è la gioia di soffrire.
Il fuoco è la vita e la morte l'una nell'altra,
l'apparenza che si consuma e la sostanza che appare.
Cantiamo gloria nella lingua del fuoco,
evidente e chiara a tutti gli uomini.
E voi, gente che passate sulla strada dei Quattro Venti,
entrate nel cerchio e dateci la mano.
Soffia su di noi, Signore,
perché la nostra preghiera salga in fiamma,
perché il nostro cuore di legno morto e di spine
e la sua breve e vacillante scintilla di vita
servano a nutrire un po' la tua gloria.

AMEN

 

Il testo di questa preghiera in francese, inglese, spagnolo, tedesco