I SETTE VOTI


Eterno, Dio Forte, giusto e buono,
non lasciare che mai dimentichiamo il nostro voto
di mantenerci e di avanzare nella direzione
dei sette adempimenti (che sono):

I
Di darci al servizio dei fratelli,
cosa che comincia col lavoro delle mani,
al fine almeno di non pesare su nessuno,
al fine di trovare per noi e per gli altri uomini
una via d'uscita alle miserie, agli abusi, alle schiavitù e ai turbamenti
del secolo.
Di lavorare su noi stessi,
di esercitarci ogni giorno per la conoscenza, il possesso e il dono di
noi stessi.
Di lavorare a sostenere ed accrescere l'Ordine
con la fedeltà a tutto l'insegnamento e alla tribù vivente dalla quale
dipendiamo,
con la dedizione nei compiti della casa e nelle missioni al di fuori,
con l'ospitalità e il buon vicinato,
con la correttezza, il decoro, il contributo al capitolo, alle riunioni
e alle feste.

II
Di obbedire alle regole e alle discipline dell'Arca cosi come ai capi che servono la volontà comune e ne fanno una legge viva.

III
Di assumere la responsabilità delle nostre azioni,
di riconoscere i nostri torti,
di riparare i nostri misfatti,
di correggercene da noi,
sotto il controllo dei nostri compagni se il misfatto e conosciuto,
in segreto se siamo soli a conoscerlo.
Di assumerci la corresponsabilità della giustizia nell'Ordine,
di riparare l'errore del nostro compagno se rifiuta di riconoscerlo e di correggersene.

IV
Di purificarci da ogni asprezza possessiva, da ogni spirito di lucro e di dominio, dagli attaccamenti, dalle distrazioni, dalle pretese, dai pregiudizi,
dai disprezzi, dai rancori, dalle indifferenze,
dalle cupidigie e dalle finzioni,
dalle vanita, dalle avversioni e dalle compiacenze,
dalla negligenza e dalle viltà
col digiuno e l'esercizio, il richiamo della coscienza e la preghiera.

V
Di vivere in modo semplice, sobrio e netto
e di coltivare la povertà per incamminarci al distacco e alla carità
perfetta.

VI
Di servire la verità.
Di dire con coraggio quello che riteniamo vero,
a meno che prudenza, carità, rispetto altrui non ci obblighino a tacere.
Di bandire la frode, l'intrigo, la maldicenza, l'artificio.

VII
Di non affiggere nessun essere umano e se possibile nessun essere vivente per il piacere, il profitto o il comodo.
Di difendere la giustizia con le armi della giustizia, pronti alla chiamata in ogni momento.
Di risolvere i conflitti, di arrestare gli eccessi, di raddrizzare i torti mediante la nonviolenza che è la forza della verità,
per convincere, non per vincere,
per conciliare, non per dominare,
per conquistar la pace.

Dacci, Signore, di portare il nostro voto fino alla fine, di conoscerTi, di amarTi, di servirTi, infine di essere
AMEN