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arte sui francobolli

Andrea Appiani

milano 1754 - 1817

 

emissione del 12 ottobre 2001 - dedicata all'unione latina (organizzazione intergovernativa fondata nel 1954) - la vignetta riproduce una rielaborazione di un'antica incisione di andrea appiani raffigurante due figure classiche, a cui sono stati aggiunti elementi architettonici ispirati al classicismo.

800 L. - 0,41 € Incisione di Andrea Appiani policromo Dent.14×13¼ p • Stampa: rotocalco • Stampato da: I.P.Z.S. Roma • Fogli da: 50 • Dim.: 40 × 30 (mm) • Dis. di J.L.V.Hoyos • Tir.3.500.000
 

 

Esemplare con la doppia stampa del nero; la vignetta risulta confusa ed impastata


ebbe come primo maestro il pittore e scultore giudici che lo indirizzo verso la pittura del cinquecento lombardo, fu poi allievo di giorgi all'accademia ambrosiana, ma fu sopratutto il rapporto diretto con gli intellettuali dell'epoca a indirizzare andrea appiani verso una pittura classicista innervata dalle idee dell'illuminismo. nelle sue opere rappresentò infatti, come nessun altro in pittura i caratteri del neoclassicismo italiano.

la maggior notorietà gli venne da napoleone bonaparte che, entrato nel 1796 come trionfatore nella città di milano, gli diede importanti incarichi nell'ambito della repubblica cisalpina. oltre ad allestire le scenografie per le feste repubblichine, disegnò diverse allegorie in onore di bonaparte, fra le quali quella che servì per la carta ufficiale del direttorio e della repubblica cisalpina, con l'italia e la libertà che si stringono la mano.

l'opera più importante è in onore di napoleone ed è costituita dagli affreschi di palazzo reale a milano, con i fasti di napoleone, un lungo fregio moniocromo, dipinto tra il 1803 e il 1807 nella sala delle cariatidi, oggi quasi del tutto distrutto, e l'apoteosi di napoleone, per la sala del trono.

fu anche ritrattista, e accanto ai modelli napoleonici sono da ricordare i notevoli risultati, ricchi di accurata indagine psicologica raggiunti nella ritrattistica femminile.

 


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