indice

arte sui francobolli

GIAN LORENZO BERNINI

1598 - 1680  ² Architetto, scultore, pittore, scenografo

29 aprile 1974 - Europa 19^ emissione - per l'occasione viene riprodotto nella vignetta il david di gian lorenzo bernini conservata a roma nella galleria borghese.. la statua riprende il mito biblico di davide e golia, commissionata dal cardinale borghese ed eseguita tra il 1623 e 1624. per l'espressione del viso bernini si sarebbe ispirato al proprio volto.

50 L. Il David di Bernini policromo Dent.13¼×14 p • Stampa: rotocalco • Stampato da: I.P.S. Roma • Fogli da: 50 • Dim.: 30 × 40 (mm) • Tir.15.000.000
 

 


 520 L. Apollo e Dafne, dipinto di Bernini policromo Dent.14 p • Stampa: calcografia e offset • Stampato da: I.P.Z.S. Roma • Fogli da: 25 • Dim.: 40 × 48 (mm) • Dis. di T.Mele • Tir.6.000.000

settima emissione della serie "Arte": il 20 novembre 1980 viene emesso un francobollo dedicato a Gian Lorenzo Bernini. La vignetta raffigura la scultura "Apollo e Dafne". 

Nel testo di Ovidio, Apollo si era vantato di saper usare come nessun altro l'arco e le frecce, per la sua presunzione Cupido lo punisce colpendolo e facendolo innamorare della bella ninfa Dafne, la quale però aveva consacrato la sua vita a Diana e alla caccia.   L'amore di Apollo è irrefrenabile, Dafne chiede aiuto al padre Penéo, dio dei boschi ,il quale per impedire ai due di congiungersi la trasforma in un albero, il lauro, che da quel momento diventerà sacro per Apollo, questo è in breve l'episodio che Bernini rappresenta fedelmente proprio nel momento della trasformazione della ninfa in pianta.   La scena è spettacolare e terribile al tempo stesso. Rincorsa da Apollo Dafne si protende in avanti, la sua metamorfosi si compie ed è visibile nelle mani che prendono la forma di rami e di foglie, i capelli e le gambe si trasformano in tronco e i piedi in radici; Apollo la guarda incredulo, ma trattandosi di un Dio razionale, rimane impassibile; invece lo sguardo della Ninfa è al contempo sbigottito e pieno di terrore.


 

Il 1 dicembre 1998, per il quarto centenario della nascita di Gian Lorenzo Bernini, viene emesso un francobollo commemorativo. La vignetta raffigura la scultura "Estasi di Santa Teresa", realizzata nella chiesa di Santa Maria Vittoria.     -     900 L. Estasi di santa Teresa, scultura del Bernini policromo Dent.13¼×14 p • Stampa: rotocalco • Stampato da: I.P.Z.S. Roma • Fogli da: 50 • Dim.: 30 × 40 (mm) • Tir.3.000.000

1000 L.   -  1000 L. - 0,52 €   • Busto di Costanza Bonarelli, scultura del Bernini policromo Dent.14¼×13¼ p • Filigrana stelle IV • Stampa: calcografia • Stampato da: I.P.Z.S. Roma • Fogli da: 100 • Dim.: 25 × 30 (mm) • Dis. di A.Ciaburro     -    

emissioni del 8 luglio 1998 e 28 gennaio 1999 - serie donne nell'arte - nella vignetta un particolare della scultura di gian lorenzo bernini: busto di costanza bonarelli   -     eseguito tra il 1636 e il 1638 circa. Il ritratto è realizzato in marmo ed è alto 72 cm. oggi è conservato presso il Museo Nazionale del Bargello di Firenze.  La scultura ritrae Costanza Piccolomini Bonarelli, moglie di Matteo Bonarelli, scultore, allievo del Bernini: il soggetto è insolito, poiché i ritratti marmorei, a quel tempo, erano prerogativa di re e papi. Particolare è anche l'immagine di questa donna con i capelli spettinati e la camiciola aperta sul seno: lo sguardo è fiero e le labbra appena dischiuse.  La straordinaria vivezza può essere prova di un particolare sentimento che legava l'artista alla donna.  Il busto della donna è raffigurato in posizione frontale, ma i suoi occhi sbarrati nell'atto di reagire ad un'improvvisa e inaspettata visione sembrano sfuggire lo sguardo dello spettatore. La bocca semiaperta nell'atto di bloccare un gemito, dovuta come a una visione inaspettata. I capelli lievemente scomposti, gettati indietro per dar luce all'ampia fronte, e l'acconciatura allentata di trecce raccolte dietro la nuca, colgono la donna in un'acuta indagine introspettiva. La veste, simile a una camicia intima, presenta un semplice nastro che segue la scollatura aperta sino a far intravedere il seno. Le superfici risultano gradevoli, levigate soprattutto sul viso e sul collo, mantenendo tale piacevolezza anche sulle ciocche di capelli arricciate e sulle pieghe della veste.


3º centenario della morte di G.L.Bernini - 16 ottobre 1980 -  4 francobolli • Dent.14×13¼ pettine • Stampa: offset • Stampato da: I.P.Z.S. Roma • Fogli da: 40 • Dim.: 40 × 30 (mm) • Tir.1.150.000

Gian Lorenzo Bernini fu uno dei protagonisti principali del Seicento romano. La sua vita artistica si svolse infatti tutta a Roma, quasi sempre al servizio della corte papale.  dalle prime opere cominciò a dare forma al nuovo stile barocco dopo aver superato il modello manierista. E' lui senz'altro l'artista che più contribuì a diffondere in ambiente romano lo stile barocco, stile che divenne la matrice di ogni trasformazione urbana della città eterna.

nel 1624 papa urbano VIII gli commissiona il baldacchino destinato alla basilica di san pietro e lo scultore sperimenta un nuovo connubio fra scultura e architettura.  il risultato fu il monumentale ciborio con grandiose colonne ritorte e cesellate fuse in bronzo che si raffronta con l'immenso spazio ideato da michelangelo dove la zona dell'altare doveva inserirsi con tutta la potenza e grandezza possibile.

onori ed incarichi a questo punto non mancarono, fra le opere da ricordare primeggia la fontana di piazza di spagna detta la "barcaccia", la fontana dei fiumi in piazza navona, la fontana del tritone.

nel 1629 muore l'architetto maderno e bernini e borromini sono chiamati a completare il palazzo barberini in una gara esaltante per l'opposta personalità dei due grandi architetti. infatti il bernini come architetto, conservò sempre un profondo respiro classico, mentre solo come scultore esprime il più deciso barocco plastico del suo tempo.

nel 1643 alla morte di papa urbano, la fortuna del bernini subisce un certo declino che viene superato nel 1646 con la creazione del capolavoro scultoreo dell'estasi di santa teresa.  lo scultore rivela la sua stupefacente capacità di maneggiare il marmo come fosse duttile creta, ottenendo attraverso la sensuale ironia dell'angelo un nuovo cupido capace di produrre un "estasi" del tutto carnale.

La sua opera scultorea, contraddistinta dal ricco movimento e dall'uso delle forme scenografiche, che animano di dinamicità i soggetti classici raffigurati, rimane uno degli esempi più insigni del barocco e costituisce uno dei risultati più alti dell'arte italiana.

il capolavoro architettonico di bernini sarà lo splendido emiciclo di piazza san pietro che completa il grande progetto urbanistico con il magnifico colonnato. la costruzione della grande piazza, in rigoroso stile classicheggiante che di barocco ha soltanto la forma elittica, durò ben dieci anni.

in lui fu sempre presente la ricerca dell'effetto scenografico, avendo cura di fondere scultura e architettura in un unico spazio.


Inizio pagina

Home