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arte sui francobolli

SANDRO BOTTICELLI

ALESSANDRO FILIPEPI     -     1445 - 1510

5 novembre 1973 - I° emissione della serie uomini illustri - la vignetta riproduce l'autoritratto dell'artista, tratto dal dipinto "adorazione dei magi"

50 L. Botticelli policromo Dent.14×13 p • Stampa: rotocalco • Stampato da: I.P.S. Roma • Fogli da: 100 • Dim.: 25 × 30 (mm) • Dis. di E.Donnini • Tir.15.000.000


per la rassegna culturale, economica e scientifica "Italia in Giappone 2001" il 18 gennaio 2001 viene emesso un francobollo raffigurante il dipinto "annunciazione di san martino alla scala" di sandro botticelli.         1000 L. - 0,52 € caratteristiche francobollo:  policromo Dent.14 p • Stampa: rotocalco • Stampato da: I.P.Z.S. Roma • Fogli da: 25 • Dim.: 48 × 40 (mm) • Dis. di C.Bruscaglia • Tir.3.500.000


emissione del 2 gennaio 2002 - serie "donne nell'arte"  - la vignetta raffigura un volto di donna tratto dalla "primavera" di botticelli     -     0,77 € Ritratto di donna del Botticelli policromo Dent.14¼×13¼ p • Filigrana stelle • Stampa: calcografia • Stampato da: I.P.Z.S. Roma • Fogli da: 100 • Dim.: 25 × 30 (mm) • Dis. di R.Morena
i francobolli di questa serie presentano caratteristiche del tutto identiche a quelli del 1998 e 1999.
La differenza riguarda il valore facciale, espresso in euro, e l'introduzione di nuovi disegni.

emissione del 29 ottobre 2010 - commemorazione del santo natale - la vignetta raffigura l'adorazione dei magi di sandro botticelli, conservato nella galleria degli uffizi in firenze. quest'anno ricorre il quinto centenario della morte di questo grande artista, forse la scelta di un suo quadro è un modo per rendergli omaggio. ³ 0,60 € caratteristiche francobollo:  policromo Dent.13¼×13 b • Stampa: rotocalco • Stampato da: I.P.Z.S. Roma • Fogli da: 25 • Dim.: 48 × 40 (mm) • Tir.4.000.000

SAN MARINO

 


S M O M

VATICANO


sandro botticelli scelse la "grazia", cioè l'eleganza intellettuale e la squisita rappresentazione dei sentimenti, per dare forma alla nuova visione del mondo proposta dalla corte neoplatonica di lorenzo il magnifico, dei cui ideali fu il massimo interprete.

 Dopo l’apprendistato, prima presso un orafo e poi presso Filippo Lippi, Botticelli collaborò col Pollaiolo e lavorò nella bottega di Verrocchio, dove conobbe il giovane Leonardo da Vinci.

Dopo aver aperto, verso il 1470, la propria bottega, fu per quasi tutta la vita al servizio dell’aristocrazia fiorentina, soprattutto dei Medici, che ritrasse in numerosi dipinti (si ricorda il celebre ritratto di Giuliano de’ Medici, 1475-76, National Gallery of Art, Washington). Anche l’Adorazione dei Magi (1476-77, Uffizi, Firenze), benché realizzata per altri committenti, rivela le sembianze di familiari dei Medici.

Alla corte di lorenzo il magnifico Botticelli conobbe i filosofi Marsilio Ficino e Pico della Mirandola, attraverso i quali si accostò al pensiero neoplatonico, cercando di conciliare il mondo classico con il pensiero cristiano.  Questa sembra essere la sintesi espressa nelle sue opere più celebri  (quale la primavera e la nascita di venere) Caratterizzate da sottili ed eleganti figure che, immerse in una delicata luce dorata, formano astratti disegni lineari, le due opere presentano una complessa rete simbolica e allegorica, sulla cui interpretazione la critica non si è ancora pronunciata in modo definitivo.

nel 1481, parte alla volta di roma e firma un contratto con papa sisto IV. il pontefice lo vuole, insieme al ghirlandaio, al perugino ed a cosimo rosselli, per realizzare la decorazione della nuovissima cappella sistina, appena fatta costruire. botticelli dipinge storie del vecchio e nuovo testamento: la "giovinezza di mosè", la "punizione di korah" e la "tentazione di gesù cristo".

solo un anno più tardi il pittore rientra a firenze, per realizzare celebri e splendide opere quali la "nascita di venere", la "madonna del magnificat", la "madonna della melagrana", la "madonna bardi" e le due pale di san barnaba e di san marco, di eccezionali dimensioni.

ormai è il 1492, il periodo di gloria fiorentina del botticelli volge al termine, muore lorenzo il magnifico. in due anni la crisi politica a firenze si fa sempre più pesante, il frate girolamo savonarola instaura una vera dittatura teocratica. botticelli sembra essere turbato dalle predicazioni del religioso, entra in una profonda crisi spirituale. ha cinquant'anni ed un carattere introverso: i soggetti profani che ha trattato nel corso della sua attività iniziano a sembrargli sconvenienti, se non addiritura deprecabili. la sua pittura vira in modo deciso verso il sacro e il religioso. realizza dipinti allegorici, raffigurazioni sacre quali madonne con bambini, pietà, natività e crocefissioni.

ormai il maestro ha difficoltà a trovare dei committenti, la sua luce è oscurata dai grandi astri del tempo: michelangelo, leonardo, raffaello. egli  appare superato nella sua concezione pittorica e muore, dimenticato da tutti, nel 1510.

 

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