emissione 17 febbraio 2004 - serie
"donne nell'arte" - sul francobollo un particolare del
dipinto "cortigiane" conservato nel museo correr a
venezia -
Il dipinto è stato riconosciuto come la
parte inferiore della tavola della Caccia
in laguna (separate almeno prima del XIX
secolo), chiarendo l'iconografia di entrambe
le parti. L'opera mostra infatti un brano
di vita quotidiana, delle donne che
aspettano in una terrazza, mentre gli uomini
sono a caccia in laguna. Le dame
stanno in un sospeso ozio d'attesa entro il
recinto marmoreo di una terrazza con motivi
geometrici sul pavimento. I loro svaghi
comprendono i giochi con due cani e
l'osservazione di numerosi uccelli. Un
paggetto si affaccia dal traforo della
balaustra. Tra gli oggetti, indagati
minuziosamente, si vedono un paio di sandali
con la zeppa alta, i calcagnini,
accessorio femminile dell'epoca, un vaso di
maiolica con stemma araldico della famiglia
veneziana Torella e uno di terracotta con un
alberello di mirto. Le due donne,
ritratte di profilo, sono di età diversa,
una più giovane e una più matura, e sono
riccamente abbigliate nella tipica veste a
vita alta, con scollatura ampia e maniche
tagliate: nate per dare maggiore agilità ai
movimenti del braccio, mettendo anche in
mostra la preziosa camiciola sottostante.
le acconciature sono simili, alla moda, con
la crocchia dei capelli attorcigliata sulla
testa e una frangia di riccioli dorati che
incornicia il viso. La donna più giovane
tiene in mano un fazzoletto, simbolo di
purezza e pegno di bonus amor.
Gli oggetti presenti sulla scena hanno
il preciso scopo di sottolineare la virtù
delle dame, che siano nubili, spose o
vedove: alla donna veneziana veniva
richiesto un atteggiamento di continenza e
modestia. Il matrimonio è richiamato
dal mirto nel vaso a destra e dalle due
tortore, che indicano un solido legame
sponsale; anche l'arancia rientra nella
simbolica matrimoniale, in quanto dono delle
spose. La pavoncella è legata al concetto di
fecondità della coppia sposata, mentre il
pappagallo, solitamente associato a Maria
per il suo verso "ave", riferito
all'Annunciazione, qui simboleggia il
destino della donna come sposa. I due cani,
con il loro significato di lealtà e
attenzione, tenuti dalla donna più anziana,
sottintendono che a questa spetta il compito
di custodire la giovane sposa e garantirne
la rispettabilità.