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arte sui francobolli

Carlo Carrà

1881 - 1966

Per l'ottava emissione della serie "Arte", il 7 settembre 1981 viene riprodotta un'opera del pittore Carlo Carrà.  La vignetta riproduce il dipinto "Fondamenta nuove".

200 L. Fondamenta nuove, dipinto di Carlo Carrà policromo Dent.14 p • Stampa: calcografia e offset • Stampato da: I.P.Z.S. Roma • Fogli da: 25 • Dim.: 48 × 40 (mm) • Dis. di T.Mele • Tir.6.000.000

SAN MARINO


Carlo Carrà è senza dubbio una delle figure più rappresentative della nostra pittura moderna e le sue opere figurano nelle più importanti Gallerie d'Arte.

pittore divisionista, aderì presto al futurismo e successivamente alla metafisica.  In seguito iniziò una profonda meditazione sulle più recenti esperienze artistiche e sulla tradizione italiana.

Nasce  in provincia di Alessandria, nel 1881 in una famiglia di artigiani.  nel 1906 entra all'Accademia di Brera, dove incontra i giovani pittori Bonzagni, Romani, Valeri e Boccioni.

nel 1914 si trasferisce per alcuni mesi a Parigi. Ma già matura in lui la crisi del futurismo: i collage che disegna sono un primo chiaro segno del distacco dal movimento marinettiano. Inizia per l'artista un periodo di riflessione e di studio dei classici come Giotto e Paolo Uccello; dello stesso tempo sono i primi quadri metafisici.


Chiamato alle armi, Carrà trascorre un periodo a Pieve di Cento ma, per motivi di salute, viene ricoverato nell'ospedale militare di Ferrara dove incontra De Chirico, Savinio, Govoni, De Pisis.

Nel 1919 rientra a Milano e sposa Ines Minoja. A questi eventi segue un periodo di crisi interiore e artistica dal quale riemerge con una nuova visione della pittura, indirizzata alla ricerca della semplificazione dell'immagine. E' il presupposto della terza stagione della sua ricerca artistica, il cosiddetto "realismo lirico", che ha inizio nel 1921.

Entra definitivamente a contatto con una nuova sintesi tra idea e natura e soggetti prediletti diventano i paesaggi.  Dal 1926 passa diversi mesi a Forte dei Marmi, in Versilia, dove rimane folgorato dai paesaggi luminosi e solitari, le spiagge deserte, i monti sul mare, i capanni abbandonati.


Contemporaneamente al lavoro artistico, Carrà svolge una battaglia per il rinnovamento dell'arte moderna, attraverso scritti di critica e dottrina estetica. Collabora con la rivista "Lacerba" e "La Voce", a "Valori Plastici", a "Esprit Nouveau", a "La Fiera letteraria" e al quotidiano "L'Ambrosiano".


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