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arte sui francobolli

CIMABUE

CENNI DI PEPO -   1240 - 1302

Il 22 giugno 2002, per la serie "Il patrimonio artistico e culturale italiano" viene emesso un francobollo dedicato ad un'opera di Cimabue, nel settimo centenario della morte.

La vignetta raffigura un particolare del "Crocifisso"

2,58 € Crocifisso, opera di Cimabue policromo Dent.14 p • Stampa: calcografia e offset • Stampato da: I.P.Z.S. Roma • Fogli da: 25 • Dim.: 40 × 48 (mm) • Dis. di A.Ciaburro • Tir.3.500.000
 


VATICANO

SAN MARINO


Si hanno notizie di lui dal 1272. Dante lo citò come il maggiore della generazione antecedente a quella di Giotto.  Il Vasari lo indicò come il primo pittore che si discostò dalla "scabrosa goffa e ordinaria [...] maniera greca", ritrovando il principio del disegno verosimile "alla latina".

Il Cimabue introduce delle novità fondamentali nell'arte trecentesca, le sue figure sono molto più realistiche di quelle dei suoi predecessori: i volti non sono più delle icone fisse, ma sembrano quasi vivi, inoltre cerca di creare una certa tridimensionalità nei suoi quadri.

Nell'opera di Cenni di Pepo si coglie il tracciato della transizione della pittura italiana, fino alla creazione di un linguaggio originale e romanzo, espressione di quella realtà "nazionale" che i comuni toscani, fra i primi nell'Europa occidentale, andavano costituendo economicamente e socialmente.

Cimabue opera in una corrente artistica ancora legata al classicismo bizantino, elaborando però un suo personale linguaggio nel quale la rappresentazione degli eventi sacri avviene in maniera più vicina al mondo reale.

 

 

 

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