indice

arte sui francobolli

Giuseppe De Nittis

1846 - 1884

Nel primo centenario della morte di Giuseppe De Nittis, il 25 gennaio 1984, per la decima edizione della serie "Arte", viene emesso un francobollo dedicato a questo grande pittore.  La vignetta riproduce un particolare della parte destra del dipinto "Corse al Bois de Boulogne", custodito a Roma nella Galleria Nazionale di Arte Moderna.

300 L. Corse al Bois de Boulogne, dipinto di Giuseppe de Nittis policromo Dent.14 p • Stampa: calcografia e offset • Stampato da: I.P.Z.S. Roma • Fogli da: 25 • Dim.: 40 × 48 (mm) • Dis. di V.Puliti • Tir.5.000.000

già da bambino si appassiona al disegno e comincia a prendere lezioni dal pittore Giambattista Calò, maestro di scuola napoletana.

A quattordici anni si trasferisce a Napoli con i fratelli e, per realizzare il suo sogno di diventare pittore, si iscrive all'Istituto di Belle Arti anche se osteggiato dalla famiglia.

Irrequieto e ribelle, mostra presto una grande insofferenza verso metodi di insegnamento e stili artistici che considera superati e, dopo due anni, viene espulso.
 
La libertà conquistata lo porta a vivere un rapporto diretto con la campagna e il mare, che restano i soggetti pittorici più amati nel corso degli anni Sessanta.

Nel 1864,  nasce la scuola di paesaggio detta “Scuola di Resina”, scuola che adotta, in buona parte, i principi del Verismo sostenuti dalla preesistente "Scuola di Posillipo" e sperimenta nuovi mezzi espressivi.

Il 1867 è un anno importantissimo per il ventunenne Giuseppe che, incoraggiato dall'amico Adriano Cecioni presenta alcune opere all'Accademia delle Belle Arti di Firenze, suscitando grande ammirazione tra i Macchiaioli.

Sempre alla ricerca di uno stile personale, Giuseppe de Nittis si trasferisce a Parigi che in quel momento è una vera fucina di nuovi fermenti pittorici e culturali.  A Parigi fa preziose conoscenze con mercanti d'arte del calibro di Adolphe Goupil, il quale cura il "commercio" delle sue opere e l'artista diventa “lo storico del costume del suo tempo”.

Il giovane pittore attribuisce grande importanza al risalto cromatico, alla resa del volume della luce e dei colori, e Parigi, con i suoi boulvars, le donne eleganti e la vita mondana diventa il soggetto perfetto per i suoi quadri.
 
De Nittis, avendo lasciato gli studi giovanissimo, non aveva avuto una vera formazione culturale, aveva letto e visto assai poco dell'arte e questo fu un grande vantaggio per lui che, lontano dalle correnti dominanti, sia in ambito accademico che anticonformista, gli permisero di svilupparsi originalmente.

A 23 anni il pittore sposa Lèontine Gruville, che in seguito influenza notevolmente le scelte sociali ed artistiche del marito, il quale,  quell'anno, il 1869, fa la sua prima esposizione al Salon parigino, e toccherà il culmine della sua fama all'Esposizione Universale del 1878 esponendo undici tele.

Giuseppe de Nittis trova il suo mondo ideale nella vita mondana di Parigi, ma spesso passa lunghi periodi in Italia nel suo paese natale per preparare abbozzi di paesaggi, figure e particolari che poi avrebbe trasformato in dipinti ad olio nel suo studio.

Nel 1874 Giuseppe de Nittis partecipa, unico italiano, alla prima mostra degli Impressionisti, mentre continua ad esporre al Salon riportando un enorme successo con il dipinto "Che freddo!".

De Nittis muore a Saint-Germain-en-Laye il 21 agosto 1884, a soli 38 anni, stroncato da una congestione celebrale, lasciando un immenso patrimonio artistico.

 

Inizio pagina

Home