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arte sui francobolli

AGOSTINO DI DUCCIO

1418 - 1481 ca.

 

27 novembre 1973 - serie natale - vengono emessi tre francobolli che riproducono opere di agostino di duccio

20 L. Angeli musicanti verde e nero Dent.13¼×14 p • Stampa: calcografia e offset • Stampato da: I.P.S. Roma • Fogli da: 50 • Dim.: 30 × 40 (mm) • Dis. di R.di Giuseppe • Tir.14.000.000     -     150 L. Angeli musicanti giallo e nero Dent.13¼×14 p • Stampa: calcografia e offset • Stampato da: I.P.S. Roma • Fogli da: 50 • Dim.: 30 × 40 (mm) • Dis. di R.di Giuseppe • Tir.8.000.000     -     25 L. Madonna con bambino e angeli azzurro e nero Dent.13¼×14 p • Stampa: calcografia e offset • Stampato da: I.P.S. Roma • Fogli da: 50 • Dim.: 30 × 40 (mm) • Dis. di R.di Giuseppe • Tir.15.000.000

 

agostino di duccio, scultore e architetto, da donatello riprese la tecnica dello stiacciato, utilizzandola per ricercare effetti di decorazione superficiale più fluida, dalla grazia un pò fredda, definita neoattica. attivo in molte città italiane, la sua arte raggiunse una inarrivabile eleganza nella decorazione del tempio malatestiano a rimini la cui complessa iconografia riunisce motivi medievali e umanistici.  l'arte di agostino di duccio raggiunge, nel rilievo a stiacciato, una raffinata eleganza che non ha paralleli altrove.

la sua formazione non è ancora del tutto chiarita ma è certa l'influenza di  donatello, michelozzo, luca della robbia, mentre il soggiorno a venezia potrebbe avergli dato modo di prendere un più immediato contatto con la tradizione gotica veneta.

nel 1441 venne accusato di furto di materiali e bandito dalla sua città natale. rifugiatosi a modena, nel 1442 eseguì l'altare di san geminiano per il duomo di modena, dove predomina l'influenza di michelozzo.  nel 1446 fu a venezia, dove studiò le sculture tardogotiche.  a rimini dal 1449 al 1457 fu impegnato come progettista e, parzialmente, come esecutore della decorazione a rilievi dell'interno del tempio malatestiano. nel 1463 è a bologna e nello stesso anno a firenze dove rimane fino al 1470 circa. dal 1473 fino alla morte lavora di nuovo a perugia.

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