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arte sui francobolli

Duccio di Buoninsegna

ca. 1255 - 1318


In occasione della mostra a Siena, dedicata a Duccio di Buoninsegna, il 4 ottobre 2003 viene emesso un francobollo commemorativo.

La vignetta riproduce un particolare del dipinto "Maestà", conservato presso il Museo dell'opera del duomo di  Siena.

0,41 € Maestà, opera di Duccio di Buoninsegna policromo
Dent.13¼×13 b • Stampa: rotocalco • Stampato da: I.P.Z.S. Roma • Fogli da: 50 • Dim.: 30 × 40 (mm) • Tir.3.500.000


 


le opere di duccio di buoninsegna furono caratterizzate da un perfetto equilibrio compositivo, colori chiari e trasparenti su fondo oro, e da effetti decorativi squisiti.

la sua produzione segna il punto di contatto tra bizantinismo e gotico e l'inizio della raffinata pittura senese del trecento.

contemporaneo di cimabue,  fu il più grande maestro della pittura senese nei decenni a cavallo fra il duecento e trecento. fra i suoi capolavori ricordiamo la famosissima madonna rucellai, per lungo tempo erroneamente attribuita a cimabue.

L'arte di Duccio aveva in origine una solida componente bizantina, legata in particolare alla cultura più recente del periodo paleologo, e una notevole conoscenza di Cimabue (quasi sicuramente il suo maestro nei primi anni di attività), alle quali aggiunse una rielaborazione personale in senso gotico, inteso come linearismo ed eleganza transalpini, una linea morbida e una raffinata gamma cromatica. Col tempo lo stile di Duccio raggiunse esiti di sempre maggiore naturalezza e morbidezza e seppe anche aggiornarsi alle innovazioni introdotte da Giotto, quali la resa dei chiaroscuri secondo una o poche fonti di luce, la volumetria delle figure e del panneggio, la resa prospettica.

Il suo capolavoro, ovvero la Maestà del Duomo di Siena, è un'opera emblematica dell'arte del Trecento Italiano.

"maestà"

ai piedi della vergine si legge l'invocazione con la quale il pittore chiede oltre che la grazia per sè, la pace per la sua città:

"santa madre di dio,assicura a siena la pace e sii vita per duccio poichè così ti dipinse"


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