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arte sui francobolli

GIOVANNI FATTORI

1825 - 1908


emissione di data 7 agosto 1958 - 50° anniversario della morte di giovanni fattori - nella vignetta un'autoritratto dell'artista (collezione privata)     -     110 L. Autoritratto di Giovanni Fattori bruno Dent.13¼×14 p • Filigrana stelle I • Stampa: calcografia • Stampato da: I.P.S. Officina carte valori • Fogli da: 40 • Dim.: 30 × 40 (mm) • Dis. di V.Nicastro • Tir.5.000.000 • Val.:31 dicembre 1959

emissione del 27 giugno 1959 dedicata al centenario della II° guerra d'indipendenza - nella vignetta viene raffigurato un particolare del dipinto "il campo italiano dopo la battaglia di magenta" di giovanni fattori

25 L. Dipinto "Il campo italiano dopo la battaglia di Magenta" rosso e bruno Dent.14¼×14 p • Stampa: calcografia • Stampato da: I.P.S. Officina carte valori • Fogli da: 50 • Dim.: 24 × 40 (mm) • Dis. di L.Gasbarra • Tir.20.000.000 • Val.:31 dicembre 1960
 


emissione del 4 novembre 2011 - francobollo celebrativo del 150° anniversario dell'unità d'italia dedicato ai fatti d'arma - nella vignetta un particolare del dipinto "battaglia del volturno" di giovanni fattori, conservato nella galleria d'arte moderna di firenze

0,60 € Spedizione dei mille, battaglia del Volturno, 1860 policromo Dent.13×13½ b • Stampa: rotocalco • Tipo Carta: Fluorescente • Stampato da: I.P.Z.S. Roma • Foglietti • Dim.: 40 × 30 (mm) • Dis. di G.Ieluzzo • Tir.1.000.000
 

 


Giovanni Fattori è considerato, a fianco di Silvestro Lega e Telemaco Signorini, il più importante esponente dei Macchiaioli e insieme uno dei più significativi pittori dell'Ottocento italiano. Documentò da un lato la realtà storica attorno a lui, in particolar modo le battaglie, dall'altro seppe registrare la bellezza della natura e la fatica del lavoro nelle campagne.
 
Entrato in contatto con il gruppo del Caffè Michelangelo, divenne allievo di Giuseppe Bezzuoli e iniziò a frequentare la Scuola di Nudo all'Accademia di Belle Arti di Firenze.  Pochi esempi dei suoi primi lavori sono giunti ad oggi; si tratta esclusivamente di schizzi, il che fa ritenere che il suo lavoro sia diventato più forte e maturo solo dopo il 1851, quando l'artista era ormai sui trent'anni. I suoi primi dipinti in questo periodo furono principalmente scene storiche influenzate da Bezzuoli, spesso scene dalla storia del Medioevo o del Rinascimento.

Fattori prese parte alle battaglie per l'Unità d'Italia, collaborando con il Partito d'Azione come 'fattorino di corrispondenza.  Il primo lavoro di soggetto risorgimentale, Il campo italiano alla battaglia di Magenta, risale a questo periodo. A partire da questo dipinto il soggetto militare diverrà uno dei favoriti nelle opere di Fattori: battaglie, soldati. L'altro tema ricorrente è il paesaggio, in particolare la sua terra, la Maremma toscana, con una estrema attenzione al paesaggio agrario.

Descritto spesso come realista, fu in questo periodo che l’artista divenne un membro dei Macchiaioli, una corrente di pittori precursori dell’impressionismo.  Fattori è oggi considerato uno dei membri più notevoli di questo movimento artistico, mentre al suo tempo era considerato rivoluzionario o quanto meno poco credibile, secondo il punto di vista dell'epoca, piuttosto che espressione di un'avanguardia.

Si considerava egli stesso piuttosto un pittore di persone anziché di paesaggi: tuttavia queste figure erano generalmente poste in paesaggi fantastici e illusori che dimostrano la sua padronanza del colore sotto l'influenza della luce e delle ombre.

A Livorno è stato dedicato al Fattori il museo civico di Villa Mimbelli, dove sono ospitate importanti raccolte di opere dei Macchiaioli e dei post-macchiaioli.

Nel 1886 ottenne il ruolo di insegnante presso l'Accademia di Firenze e negli ultimi anni si dedicò con sempre maggiore interesse all'acquaforte.


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