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arte sui francobolli

GIOTTO

AMBROGIO DI BONDONE    -  ca.1267 - 1337


emissione del 20 ottobre 1966 - 7° centenario della nascita di giotto - la vignetta raffigura il volto della "madonna in maestà", dipinto da giotto a tempera e oro su tavola, conservato agli uffizi di firenze   -   40 L. Volto della "Madonna in maestà" policromo Dent.14×14¼ p • Filigrana stelle IV • Stampa: rotocalco • Stampato da: I.P.S. Officina carte valori • Fogli da: 50 • Dim.: 30 × 40 (mm) • Tir.19.355.126 • Val.:31 dicembre 1967

Il 15 ottobre 1987 vengono emessi due francobolli commemorativi del Santo Natale. Le vignette riproducono due capolavori di Giotto:  Adorazione dei Magi (Cappella Scrovegni - Padova) e Presepe di Greccio (Assisi - Basilica di San Francesco)   -    600 L. Adorazione dei magi, dipinto di Giotto policromo Dent.13¼×14 p • Stampa: rotocalco • Stampato da: I.P.Z.S. Roma • Fogli da: 50 • Dim.: 30 × 40 (mm) • Tir.5.000.000    -    500 L. Presepe, dipinto di Giotto policromo Dent.13¼×14 p • Stampa: rotocalco • Stampato da: I.P.Z.S. Roma • Fogli da: 50 • Dim.: 30 × 40 (mm) • Tir.5.000.000

 


il 10 marzo 2000 per la celebrazione del Giubileo un francobollo dedicato alla vita di Gesù.  La vignetta raffigura un particolare dell'affresco "Compianto sul Cristo morto" eseguito da Giotto nella Cappella degli Scrovegni  a Padova 

1000 L. - 0,52 € Affresco "Compianto del Cristo morto" di Giotto policromo Dent.14×13¼ p • Stampa: rotocalco • Stampato da: I.P.Z.S. Roma • Fogli da: 50 • Dim.: 40 × 30 (mm) • Dis. di Centro filatelico I.P.Z.S. • Tir.6.000.000


il 20 marzo 2003 viene emesso un francobollo per celebrare il fantastico restauro della splendida Cappella degli Scrovegni -decorata da Giotto- studiato a tavolino per ben venti anni riportando allo splendore originale i 900 mt.q. degli affreschi nonchè i monumenti e gli arredi. La vignetta riproduce un particolare dell'affresco "Incontro alla porta aurea" tratto dal ciclo che narra le "storie di maria e di gesù"

 

 0,41 € caratteristiche francobollo:  policromo Dent.14 p • Stampa: calcografia • Stampato da: I.P.Z.S. Roma • Fogli da: 25 • Dim.: 40 × 48 (mm) • Dis. di A.Ciaburro • Tir.3.500.000


16 aprile 2008 - francobollo celebrativo dell'VIII centenario della Regola Francescana. La vignetta riproduce una parte della scena che raffigura "La conferma della Regola" appartenente al ciclo pittorico "Storie di S.Francesco, eseguito da Giotto. Gli affreschi decorano il registro inferiore della navata della Basilica superiore di San Francesco di Assisi     -     0,60 € caratteristica francobollo:   policromo Dent.13×13¼ b • Stampa: rotocalco • Stampato da: I.P.Z.S. Roma • Fogli da: 25 • Dim.: 40 × 48 (mm) • Tir.3.500.000


sovrano militare ordine di malta - S M O M

     

SAN MARINO

 

 



Dante, che aveva assistito alla rinascita della pittura nell'opera di Giotto, così la evoca nella Divina Commedia:   "credette Cimabue nella pittura/tener lo campo, e ora ha Giotto il grido/Si che la fama di colui oscura"

il pittore così elogiato sembra aver dato evidenza visiva al gusto dantesco per l'espressione dei sentimenti umani: le realtà superiori dello spirito, la passione, il dolore, l'amore, si manifestano nell'opera giottesca attraverso l'estrema evidenza plastica delle immagini, evidenza che doveva piacere all'autore della Divina Commedia, creatore di immagini poetiche altrettanto grandiose.


giotto nacque probabilmente nel 1267 a colle, frazione di vespignano presso vicchio di mugello.  le sue prime esperienze artistiche, per stile e composizione, avvalorano la tesi dell'identificazione del maestro in cenni di pepo, detto cimabue. con lui, giotto potè visitare roma e assisi (siamo nel 1288), dove poi avrebbe lavorato a lungo.

ben presto egli iniziò a dipingere per conto proprio. sono del 1290 infatti, le "storie di isacco" affrescate in assisi. in breve tempo egli divenne a sua volta maestro e il suo stile innovativo iniziò lentamente ad affermarsi, pur trovandosi ancora in minoranza (corso di buono, con il suo rigido stile cimabuesco, è a capo della confraternita dei pittori nel 1295).

gli anni intorno al 1300 sono densi di impegni: a santa maria novella giotto lascia il monumentale crocifisso dove cristo è raffigurato, fuori dai canoni tradizionali, umanissimo e sofferente. dopo i domenicani, anche i benedettini richiedono al pittore un'opera per l'altare della loro chiesa fiorentina (politico di badia, oggi agli uffizi).

negli anni a cavallo tra il 200 e il 300, il maestro si divise tra roma e assisi. qui controllò l'andamento della decorazione della chiesa superiore di san francesco; a roma invece, attese al lavoro del ciclo papale nella basilica di san giovanni in laterano e ad altre decorazioni in occasione del giubileo del 1300, indetto da papa bonifacio VIII. è questo il periodo di massimo splendore per giotto.

nel 1303 giotto si trasferisce a padova dove attende alla decorazione della cappella degli scrovegni (storie di gioacchino e anna, storie della vergine, storie di cristo, giudizio universale, allegorie dei vizi e delle virtù).

la sua arte, di sconvolgente modernità, fu modello anche per le generazioni successive, sino al rinascimento.


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