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arte sui francobolli

RENATO GUTTUSO

1911  -  1987

- Italia campione del monto di calcio - il 12 settembre 1982 a tale evento viene dedicato un francobollo. Renato Guttuso disegna la "Coppa del mondo".  -  1000 L. Coppa del mondo sollevata dal portiere delle nazionale italiana policromo Dent.14 p • Stampa: rotocalco • Stampato da: I.P.Z.S. Roma • Fogli da: 25 • Dim.: 40 × 48 (mm) • Dis. di R.Guttuso • Tir.4.000.000


Esponente della cultura dell'area comunista, famoso pittore, Renato Guttuso nasce a Bagheria il 26 dicembre 1911. I genitori, per contrasti con l'amministrazione comunale di Bagheria dovuti alle loro idee liberali, scelgono di denunciare la nascita a Palermo il 2 gennaio 1912.

Il talento di Guttuso è precoce e a soli tredici anni inizia a datare e firmare i propri quadri. Appena diciassettenne (1928) ha l'occasione di allestire la sua prima mostra a Palermo.

I primi quadri raffigurano i suoi contadini siciliani e compaesani; tra i suoi quadri celebri vi sono "Fuga dall'Etna" del 1937, e "Vuccirria", che celebra il popolare mercato di Palermo. La sua esecuzione prettamente figurativa affronta i temi del mondo contadino e rurale, temi sociali e soggetti dichiaratamente politici.

Rifiutato ogni canone accademico, Guttuso s'inserisce nel movimento artistico "Corrente", che con atteggiamenti scapigliati s'oppone alla cultura ufficiale e denota una forte opposizione antifascista nelle scelte tematiche negli anni della guerra di Spagna e che preparano la seconda guerra mondiale.

Con un segno forte, di grandissimo realismo e capacità evocativa, Guttuso ha rappresentato i torturati, i fucilati, i civili impiccati e passati per le armi insieme ai “ragazzi della montagna”, i soldati delle stragi, la rivolta degli uomini liberi. Il “segno” di Guttuso, come in tutte le notissime opere successive, rende davvero inconfondibile e straordinaria tutta la ricerca realista del maestro.

L'intera serie dei lavori del “Gott mit Uns” venne pubblicata in un libro del Saggiatore che ebbe, per anni, un grande successo.
“Gott mit Uns” significa, in tedesco, “Dio è con noi” ed era la scritta incisa sulla fibbia d'acciaio dei soldati nazisti e delle SS. Migliaia di combattenti della libertà in tutta Europa, poterono leggerla pochi istanti prima di essere ammazzati.

Il suo messaggio polemico affiora con prepotenza. La sua espressione ideologica raggiungerà l'apice con l'opera "I funerali di Togliatti", che diventerà manifesto dell'antifascismo.

Un lungo soggiorno di tre anni a Milano matura l'arte "sociale" di Guttuso, con un impegno morale e politico via via più scoperto che si rivelava in quadri come "Fucilazione in Campagna", dedicato a Garcìa Lorca".

Il dipinto che gli dà la fama, fra mille polemiche da parte anche del clero e del fascio in quanto sotto il soggetto sacro denunzia gli orrori della guerra è "Crocifissione".  Di esso Guttuso ha scritto nel suo Diario che è "il simbolo di tutti coloro che subiscono oltraggio, carcere, supplizio per le loro idee".

 


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