PERUGINO |
PIETRO VANNUCCI - 1448/50 - 1523 |
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emissione del 23 luglio 1951
- 5° centenario della nascita di pietro vannucci detto
il perugino. nella vignetta l'autoritratto dell'artista
- 20 L.
• Ritratto del Perugino
• bruno • Dent.14×14¼ b •
Filigrana ruota I • Stampa: rotocalco • Stampato da:
I.P.S. Officina carte valori • Fogli da: 60 •
Dim.: 25 × 30 (mm)
• Dis. di E.Pizzi • Tir.1.957.849 • Val.:31 dicembre
1952 -
20 L.: Isolato su busta è raro,
essendo la tariffa per la lettera di
primo porto aumentata a 25 L. dopo soli
9 giorni da questa emissione
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emissione del 31 dicembre 1954 - anno mariano 1954 - il volto di maria, particolare del dipinto "madonna col bambino in trono tra i santi giovanni battista e sebastiano" conservato agli uffizi in firenze - 25 L. • Madonna del Perugino • bruno • Dent.14¼×14 b • Filigrana ruota III • Stampa: rotocalco • Stampato da: I.P.S. Officina carte valori • Fogli da: 50 • Dim.: 24 × 40 (mm) • Dis. di Pierbattista, Mancini • Tir.8.100.000 • Val.:31 dicembre 1955 |
V A T I C A N O | |||
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SOVRANO MILITARE ORDINE DI MALTA - S M O M |
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pietro vannucci detto il perugino, nato a città
della pieve, luogo sotto il dominio di perugia è stato
unanimamente considerato il massimo esponente della
pittura umbra del XV secolo. il perugino rappresenta
appieno la compagine artistica dell'umanesimo. pittore
di grande fama al tempo suo, ma anche molto criticato da
artisti a lui successivi, inizia presto la sua attività,
diventando discepolo di piero della francesca. nel 1472 si iscrive alla compagnia di san luca a firenze ed entra a far parte della bottega di andrea del verrocchio. qui frequenta leonardo da vinci, suo compagno di studi, a cui per motivi spirituali e caratteriali è spesso assimilato. è la partecipazione alla più grande impresa decorativa del tardo quattrocento italiano a rappresentare una svolta nella sua attività: fra il 1481 e il 1483 affresca la finta pala d'altare della cappella sistina. l'opera è un capolavoro e influenzerà fortemente raffaello. questo momento artistico segna l'inizio d'una brillante carriera, procaccia al giovane pittore molti lavori, gli procura una solida fama e denaro sufficiente per quasi tutta la vita. verso la fine del quattrocento realizza opere per committenti fiorentini, tra le quali la "madonna che appare a san bernardo", il "compianto su cristo morto", la grande pala di vallombrosa (firenze, galleria degli uffizi), il polittico dell'annunziata (firenze, galleria dell'accademia). molti anche i committenti umbri: a perugia dipinge la pala dei decemviri, i politici di san pietro e sant'agostino, lo sposalizio della vergine, gli affreschi nella sala dell'udienza del collegio del cambio. molte sue opere sono presenti in altre città, da bettona a corciano, da foligno a montefalco, per citarne solo alcune. perugino viaggia molto, si sposta di città in città, forse spinto da quella che il vasari non esita a definire avidità. molta della committenza alla fine si stanca dei suoi schemi compositivi, anche per il nascente interesse nei confronti d'una nuova generazione di artisti quali frà bartolomeo e andrea del sarto. l'inizio del cinquecento segna un lento declino per l'artista, che muore di peste nel febbraio del 1523 nel piccolo borgo di frontigano, lontano dall'amata firenze come dal successo e dagli onori del passato. |