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arte sui francobolli

GIOVANNI SEGANTINI

1858 - 1899

emissione del 7 agosto 1958 - centenario della nascita di giovanni segantini, nella vignetta viene raffigurato il dipinto "ave maria a trasbordo"     -     110 L. Dipinto "Ave Maria a trasbordo" di Segantini verde Dent.14¼×14 p • Filigrana stelle I • Stampa: calcografia • Stampato da: I.P.S. Officina carte valori • Fogli da: 50 • Dim.: 24 × 40 (mm) • Dis. di L.Vangelli • Tir.5.000.000 • Val.:31 dicembre 1959

 

Il 18 ottobre 1991  per la commemorazione  del Santo Natale viene emesso un francobollo che raffigura  un'opera di Giovanni Segantini.  La vignetta riproduce un grande dipinto ad olio del 1894: "L'Angelo della vita", conservato alla Galleria Civica d'Arte Moderna di Milano     -     600 L. L'angelo della vita, dipinto di Segantini policromo Dent.13¼×14 p • Stampa: rotocalco • Stampato da: I.P.Z.S. Roma • Fogli da: 50 • Dim.: 30 × 40 (mm) • Dis. di A.M.Maresca • Tir.4.000.000

 

Allievo dell'Accademia di Brera di Milano, fu influenzato dall'ultimo romanticismo lombardo di Cremona, Carcano e Conconi. Superata l'esperienza giovanile e abbandonati i temi cari a Cremona, approfondì lo studio della luce. Studiò il divisionismo francese, sopratutto dopo l'incontro con V.Grubicy nel 1881. In seguito applicò in modo originale questa tecnica, senza rinunciare alla plasticità della rappresentazione, integrando la propria caratterizzazione artistica divisionista con marcati accenni di simbolismo, sopratutto attraverso l'uso di allegorie basate su modelli nordici.

 l’artista riuscì a sviluppare una tecnica di trasposizione impregnata di luce che si delineò con lo sviluppo della tecnica pittorica divisionista e, pari passo, con il sempre più accentuato orientamento verso il Simbolismo.

 Con il Trittico ispirato alle Alpi - La vita - La natura -  Giovanni Segantini alla fine del XIX secolo realizzò uno degli ultimi cicli di contenuto programmaticamente simbolico dell’epoca. Infatti fu progettato come ciclo monumentale per l’Esposizione universale di Parigi del 1900, nel quale l’artista trateggiò l’immagine dell’esistenza umana in armonia con la natura. I paesaggi e le persone semplici sono inseriti nel ciclo eterno delle stagioni.

 Assieme a Ferdinand Hodler Giovanni Segantini impersonò il mondo delle Alpi svizzere. La sua fama internazionale, di cui godette già in vita, come anche il valore storico-artistico delle sue opere, sono fondati sulla singolare trasposizione sulla tela della natura osservata molto analiticamente e, al contempo, sull’attribuzione di un contenuto profondamente simbolico.

Il pittore riuscì a raffigurare il paesaggio alpino senza far ricorso ad un illusionismo troppo accentuato, trasponendolo minuziosamente in immagini allegoriche di straordinaria luminosità . Per le sue visioni alpine Giovanni Segantini è noto come uno dei maggiori rappresentanti del Simbolismo europeo di fine secolo, mentre il Divisionismo italiano, di cui è uno tra i principali esponenti, gli attribuisce il merito di grande innovatore della tecnica pittorica.

 La tecnica del Divisionismo - l’accostamento di sottili pennellate di colore puro - è il suo contributo decisivo all’avanguardia dell’epoca. In ciò sta anche il segreto della luminosità dei suoi dipinti. 


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