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arte sui francobolli

TINTORETTO

JACOPO ROBUSTI     -     ca. 1519 - 1594

Il 31 maggio 1994, nel quarto centenario della morte, viene emesso un francobollo dedicato a Jacopo Robusti detto il Tintoretto.  La vignetta riproduce il dipinto "Arianna, Venere e Bacco", conservato nel Palazzo Ducale di Venezia     -  

  

750 L. Arianna, Venere e Bacco, dipinto del Tintoretto policromo Dent.14 p • Stampa: rotocalco • Stampato da: I.P.Z.S. Roma • Fogli da: 25 • Dim.: 48 × 40 (mm) • Tir.3.000.000
 

REPUBBLICA DI SAN MARINO

 serie "unione latina" - nella vignetta opere di tintoretto e botero

 


 

 

Tintoretto fu uno dei principali artisti del secondo Cinquecento, lo sfruttamento teatrale della luce e il dinamismo dei suoi lavori avrebbero influenzato il successivo stile barocco.

Creatore di mondi immaginari, di visioni irreali fu invece ritrattista di un realismo illuminato da esigenze d'espressione d'interiorità.

Le sue opere si rivelarono ricche di intensi modi espressivi in cui i contrasti della luce riescono a cogliere i personaggi nella loro più intensa umanità.

figlio di un tintore di panni da cui deriva il soprannome, tintoretto trascorre l'intera vita nella città di venezia, fatta eccezione per un viaggio a roma e una visita a mantova.

della sua vita si sa davvero poco, persino la data di nascita rimane incerta. è il necrologio di san marziale che ha acconsentito di ascriverla all'anno 1519, visto che in esso si fa riferimento alla morte avvenuta il 31 maggio 1594 all'età di settantacinque anni.

le fonti parlano anche di un breve alunnato presso tiziano, che lo avrebbe però ben presto cacciato dalla sua scuola, probabilmente per divergenza artistica e caratteriale.

le sue prime opere pubbliche sono databili alla fine del quarto decennio del cinquecento: del 1548 è la "liberazione dello schiavo", dipinto realizzato per la scuola grande di san marco con il quale tintoretto si impone all'attenzione generale, come si desume da una lettera di pietro aretino che lo elogia.

nel maggio 1564 i consiglieri della scuola grande di san rocco decidono di far decorare a proprie spese il soffitto dell'"albergo" (la sala delle riunioni della giunta) nella nuova sede costruita dietro l'abside della chiesa di santa maria gloriosa dei frari. inizia così una collaborazione destinata a durare un ventennio, che farà sì che le sale della scuola di san rocco si riempiano di opere dell'artista, fino a costituire un immenso poema figurato, la cui importanza è stata talvolta paragonata a quella della cappella brancacci di firenze o della cappella sistina di roma.

il tema trattato sulle pareti è la "passione". le scene rivelano uno stile ormai maturo e una linea figurativa che risente di una spiccata teatralità nell'illustrazione narrativa e di una notevole sensibilità per i valori spaziali e dinamici.

mentre si dedica alle tele della scuola di san rocco, tintoretto dipinge anche per i privati, per le chiese, per il governo. fra le sue ultime fatiche, la decorazione di una parete della sala del maggior consiglio in palazzo ducale, con la raffigurazione del "paradiso", immensa tela affidata per lo più ai suoi collaboratori, che rivela altresì il notevole sforzo ideativo da lui profuso.

negli ultimi dipinti, realizzati fra il 1592 e il 1594 per il presbiterio di san giorgio maggiore, la tensione drammatica tipica delle sue composizioni raggiunge accenti talora accesamente visionari, talora di più intima concentrazione spirituale.

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