indice

arte sui francobolli

JOANN HEINRICH TISCHBEIN

1751 - 1829

per il 250° anniversario della nascita di johann wolfgang goethe, il 28 agosto 1999 viene emesso un francobollo commemorativo. la vignetta riproduce il celebre quadro "goethe nella campagna romana" conservato alle stadtische gallerie di francoforte opera di johann heinrich tischbein, artista tedesco che conobbe e frequentò goethe a partire dal 1783    

-     4000 L. - 2,07 € Ritratto di Goethe policromo Dent.14×13¼ p • Stampa: rotocalco • Stampato da: I.P.Z.S. Roma • Fogli da: 50 • Dim.: 40 × 30 (mm) • Dis. di Centro filatelico I.P.Z.S. • Tir.3.000.000


pittore e incisore tedesco autore di ritratti e di opere di soggetto mitologico nel gusto del rococò francese, fu attivo a berlino come ritrattista di corte (genere in cui poi doveva divenire celebre); successivamente venne in italia e a roma eseguì nel 1786 il famoso ritratto "goethe nella campagna romana". dal 1787 al 1799 visse a napoli, dove fu nominato direttore dell'accademia di belle arti. durante il soggiorno italiano l'artista svolse tra l'altro attività di archeologo.

Formatosi presso gli zii:  a Kassel, ad Amburgo, poi in Olanda dove studiò la pittura del '600 e in Svizzera a contatto col movimento dello Sturm und Drang. Nel 1777 fu a Berlino, attivo come ritrattista.

 A Zurigo nel 1781,  entrò in contatto con Goethe. Di questi anni sono le tele, entrambe conservate al Goethe Nationalmuseum di Weimar, Götz e Weislingen e la Vista dal San Gottardo, quest'ultima una tra le prime interpretazioni romantiche del paesaggio svizzero.

Nel 1783 con una seconda borsa di studio, ottenuta grazie a Goethe, fu di nuovo in Italia, dove aderirà al movimento neoclassico, cambiando anche le sue iconografie.  se agli inizi continuerà a trattare temi ispirati alla storia nazionale tedesca, presto passerà a temi tratti dall’antichità classica.

Del 1787 è il monumentale Ritratto di Goethe nella campagna romana, conservato alle Städtische Gallerie di Francoforte, in cui presenta lo scrittore in posa meditabonda e solenne sullo sfondo dell'Appia antica, tra resti di sculture, rovine di acquedotti e in lontananza il profilo dei Castelli, non un semplice ritratto-souvenir, ovvero come un ricordo del Grand Tour intrapreso da Goethe, ma la consacrazione del Grand Tour come un rito irrinunciabile e iniziatico per tutta una generazione di cultori dell'antico.

 Nel 1791 approntò la pubblicazione delle incisioni dei vasi antichi di William Hamilton.   Con la conquista francese della città partenopea tornò, nel 1800, in Germania.

Inizio pagina

Home