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arte sui francobolli

VITALE DA BOLOGNA

CA.  1309 - 1361

Il 13 settembre 1997 per la serie "tesori dei musei" viene emesso un francobollo raffigurante un'opera di vitale da bologna, custodita nella pinacoteca nazionale di bologna. la vignetta raffigura il dipinto: san giorgio e il drago, capolavoro dell'artista  dove la ricerca di movimento e di espressione si spinge ad una contorsione forzata del cavallo

 900 L. Pinacoteca nazionale di Bologna policromo Dent.13¼×14 p • Stampa: rotocalco • Stampato da: I.P.Z.S. Roma • Fogli da: 50 • Dim.: 30 × 40 (mm) • Tir.3.000.000
 


vitale da bologna (Vitale di Aimo de' Cavalli o de Equis). - Pittore (n. prima del 1309 - m. tra il 1359 e il 1361, documentato a Bologna dal 1330). Artista raffinato, influenzato dall'arte toscana e dal modello giottesco, contraddistinse la sua opera attraverso la linea irrequieta e la vivacità degli atteggiamenti e delle espressioni, lasciando un decisivo contributo per la pittura emiliana del Trecento.

Di lui si hanno notizie per il periodo compreso tra il 1330 e il 1359, attraverso i documenti che testimoniano della sua attività. Opere sue sicure sono:  la Madonna dei battuti, Roma, Pinac. Vaticana; gli affreschi della cappella di S. Niccolò (1349) nel duomo di Udine; il polittico (1353) in S. Salvatore a Bologna. In queste opere e in un'Ultima cena per il convento di S. Francesco (ora nella Pinacoteca di Bologna), a lui attribuita e databile al 1340 circa, sono visibili le sue caratteristiche di raffinatezza, ma anche l'irrequietezza della linea e il modo vivace di rendere atteggiamenti ed espressioni (negli affreschi di Udine a queste caratteristiche si aggiunge una compostezza monumentale che richiama l'arte di Giotto).

 I pannelli laterali del polittico di S. Salvatore con la loro intensità decorativa sono un momento essenziale per la comprensione di altre opere a lui assegnate  e precisamente per gli affreschi della chiesa di Mezzaratta (parte dei quali è ora alla Pinacoteca di Bologna), per gli affreschi dell'abside di Pomposa (1351) e per i pannelli con l'Adorazione dei Magi (Edimburgo, National Gallery of Scotland) e con Storie di s. Agostino (Bologna, Pinacoteca). Caratteristica di questo gruppo di opere è la modulazione discontinua dello spazio, continuamente proposto e negato, che genera una tensione decorativa che si presenta anche nei gesti melodrammatici delle figure, imprimendo all'insieme una forte carica di intensità emotiva.

un capolavoro è la tavola con san giorgio e il drago (1330) della pinacoteca nazionale di bologna, dove la ricerca di movimento e di espressione si spinge ad una contorsione forzata del cavallo. nella madonna dei denti vitale mostra, attraverso il sorriso della vergine, una serenità umanizzante mai viste prima.

 


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