Formazione
1) Moro V.
2)
Pisacane
P.
3)
Garbagnati M.
4)
Garbagnati A.
5)
Mercuri A. 6)
Campone A. (De Marchi C. )
7)
Campone R.
A disposizione
8)
Giudici L.
9)
De Marchi A.
10)
Farina D.
11)
Carraretto M.
Gol
Garbagnati
M.
Garbagnati
A.
Ammoniti
Mercuri
A. (proteste)
Espulsi
nessuno
Tempo
Nuvoloso
Temperatura
5°
!!!
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Migliore
in campo A.S.B.
De
Marchi Claudio Autocelebrazione.... Entra
a 8 minuti dalla fine sullo 0-2, dà la carica a tutti, e la partita
termina 2-2. Veramente
il premio lo meriterebbero tanti altri... Vittorio
per la parata decisiva nel finale, Andrea
per il gol del pareggio e la mole di gioco espressa, Marco
per la punizione pennellata e la direzione d'orchestra a centrocampo, Piero
per l'ennesima prova impeccabile in difesa, Sandro
e Roberto Campone per l'abnegazione e i numerosi tentativi da gol, Alessandro
M., per la nuova posizione in campo e per esser diventato donna a fine
partita, ma
forse più di tutti il Mister Manzato per la mossa a sorpresa a 8 minuti
dalla fine...
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La
cronaca: Il
posticipo della 25a giornata
offre un piatto ricco sul
neutro di Mariano : Arredi SPD – Bulgorello, le due squadre dominatrici
del girone di Andata (ma ahimè solo di quello).Tra il pubblico
rappresentanti del Mauri Macchine e del Bulldog; mancavano solo, tra le
capolista, gli emissari del Vertemate, forse perché era una serata fredda
e umida, o forse soprattutto perché al Gigante c’era la promozione 3x2,
con le figurine omaggio dei calciatori… Il
Mister , tra lo stupore generale un po’ di tutti (ma quelli che ne sanno
di calcio annuivano con il capo), schiera una formazione inedita,
prettamente offensiva, con 4 centrocampisti schierati a rombo, 1
difensore, e il Folletto in attacco; chiaramente c’era anche il
portiere, e alla fine si è fatto notare! Sin
dalle prime battute si nota una gran voglia di fare da parte del
Bulgorello che prende in mano la partita , con Garbagnati M. che fa girare
un centrocampo formato dal
volitivo Mercuri (che verso la fine partita si trasformerà in eunuco), e
da due veri e propri stantuffi sulle fasce: il redivivo Campone A. e il
“dopato” Garbagnati A. (crediamo abbia fatto chiaramente uso di
sostanze stupefacenti per fare tutti quei chilometri con lucidità). Le
occasioni cominciano a fioccare, ed il portiere SPD si dimostra il
migliore del torneo, negando il gol in più occasioni agli orange: prima
su colpo di testa ravvicinato di Campone A., poi su 2 tiri insidiosi dal
limite. Come se non bastasse ci si mette anche il palo a negare il gol
a Campone A., ed infine è l’arbitro che annulla un gol di
Campone R., per presunto fallo di mano ( proprio la sera prima in
Champions è stato
convalidato un gol analogo al Monaco…. Che gli arbitri C.S.I. siano più
bravi di quelli internazionali?). Gli Arredi nel
primo tempo si fanno vivi ben poche volte dalle parti di Moro, ma nella
loro prima vera occasione colpiscono un palo su punizione da tre quarti
campo. Il primo tempo si chiude con tante
recriminazioni da parte dei bulgorellesi, e con qualche battibecco tra le
due panchine: chiaramente gli Arredi, secondi in classifica, credevano di
fare un sol boccone di una squadra, il Bulgorello, che aveva già dato
tutto in questo campionato. La
legge del calcio però è uguale… per tutti , resta ed è quella! Quindi
nel secondo tempo i primi a segnare sono gli Arredi , su una bella azione
manovrata di contropiede. Il Bulgorello ha un black-out psicologico, e per
una decina di minuti arretra il proprio baricentro, lasciando agli Arredi
il dominio del centrocampo. Basta però una
strigliata del mister, e il Bulgorello avanza la propria linea di manovra
e si rende ancora pericoloso con il Folletto Campone R. e con un diagonale
insidiosissimo di Campone A., che si vede ancora negare la gioia del gol
da un portiere avversario in piena forma (che difetta però leggermente in
etica morale e comportamentale). A 20
minuti dalla fine mister Manzato fa la sua prima mossa “Luca ,
scaldati”. E Luca inizia il riscaldamento. La
partita nel frattempo prosegue con rovesciamenti di fronte, ed il
Bulgorello, sbilanciato in attacco , è costretto a subire qualche
contropiede. Ma è su calcio d’angolo che gli Arredi, a 10 minuti dalla
fine raddoppiano, con una bella incornata (anche se il giocatore
avversario ha inzuccato in piena libertà...). A
questo punto, a 8 minuti dalla fine,
la vera mossa vincente della partita: Manzato dopo aver fatto
scaldare fino all’ebollizione Giudici, inserisce a sorpresa De Marchi C.
, per un Campone A. che aveva dato tutto; Mercuri scala in fascia e la
squadra passa da un 1-4-1 ad un più collaudato 2-3-1. I
conoscitori di calcio a questo punto avrebbero detto: ma come, Mister,
perdi 0-2 e togli un centrocampista per mettere un difensore? Ma i
super-conoscitori di calcio sanno che la palla è rotonda e che nel calcio
esiste anche il fattore psicologico, che influisce molto sull’andamento
delle partite di calcio, e non solo. Così, una
partita praticamente persa si trasforma in una mini impresa. De
Marchi C. distribuisce adrenalina ai compagni, e a 5 minuti dalla fine Garbagnati M. trasforma una punizione dai 20 metri solo come lui sa fare,
uccellando il portiere sul proprio
palo. I ragazzi cominciano a crederci; la partita
diventa un arrembaggio all’area degli Arredi. Garbagnati
A. , ma in questa occasione chiamiamolo ANDREA G., estrae dallo zaino le
bombole d’ossigeno di riserva, e ben imbeccato dal fratello, fa partire
un diagonale (penserete voi : micidiale?), no, veramente un po’ loffio,
ma talmente preciso e angolato che il portiere avversario può solo
sfiorarlo con le dita e guardarlo infilarsi nell’angolino: tripudio in
campo e delirio in panchina, con la protezione civile allertata per
fermare un Deda scatenato, e molte volte sopra le righe. A
questo punto vi chiederete: ma Moro cosa è venuto a fare a Mariano?La
risposta a questo enigma la dà personalmente, con una parata spettacolare
ed efficace a mano aperta nei minuti di recupero: questa parata vale un
gol! (però non te lo segniamo nella classifica cannonieri).La partita
termina così 2-2; un pareggio giusto che ha visto di fronte 2 belle realtà
del calcio C.S.I. comasco. Chi
ha visto la partita a questo punto potrebbe dire: “Ma del guardalinee
del Bulgorello (non facciamo il nome per la legge sulla privacy) non ne
parlate? Eccome
se ne parliamo, anche se censuriamo l’episodio; aggiungiamo però, in sua discolpa,
che la bandierina non voleva lanciarla contro la panchina
avversaria, ma gli è solo scivolata di mano! E poi , il lancio della
bandierina sta per diventare disciplina olimpica, e ricorda guardalinee: Atene
è vicina! Il primo lancio a Cirimido è andato male, ma in questo di
Mariano si può notare il tuo impegno nell’allenamento… Come
ultima nota segnaliamo un cambiamento nel Coordinamento Ultras
pro-Bulgorello: Franco C. ha seguito le orme del figlio Michele
(allontanato dalla squadra per motivi disciplinari), e la sua posizione è
stata assunta da Sandro e Carmine (ma non erano del Bulldog?), sempre
presenti, impegni permettendo, ad incitare la squadra bulgorellese.
Gemellaggio in vista?
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