Stelle cadenti in Valgrisenche
12 agosto 1998

L'Associazione Valdostana Scienze Astronomiche ASVA si propone di osservare il cielo e di utilizzare la tecnica nel campo astrofilo, nonchédi sensibilizzare il pubblico ad avvicinarsi all'astronomia.
A tal scopo, in occasione della manifestazione del 12 agosto 1998 tenutasi in Valgrisenche Aosta, prima dell'osservazione vera e propria, un relatore ha intrattenuto il pubblico illustrando la materia e spiegando quali fwnomeni fisici stanno alla base degli oggetti celesti visibili durante la serata.
Per ottenere il massimo risultato varie apparecchiature video ed informatico . Mediante un mixer video è stato possibile visionare sia una cassetta video sia un CD-Rom, mentre una telecamera era predisposta per un'eventuale ripresa delle stelle cadenti.
Le due uscite video video del mixer sono state collegate ad un proiettore video e, via modem, inviate alla pagina web http.//xoomer.virgilio.it/astroradioper diffondere in diretta via Internet le immagini riprese.
Il pubblico ha molto gradito l'iniziativa , dimostrando interesse e curiosità gratificando il nostro lavoro.

12 agosto 1999: serata di osservazione pubblica a Valgrisenche

Anche quest'anno, in occasione del massimo dello sciame meteorico delle Perseidi, l'AVSA, in collaborazione con la Pro Loco di Valgrisenche, ha organizzato una serata di divulgazione e di osservazione astronomico.
Il tempo meteorologico ci ha tenuti con il fiato sospeso fino all'ultimo. Quando siamo arrivati in paese, nelle prime ore del pomeriggio, il cielo non prometteva nulla di buono: grosse nubi si profilavano a partire da nord ovest. La notte precedente si era abbattuto un grosso temporale, le persone residenti di Valgrisenche ci dicevano che non si sarebbero sorprese se la cosa si fosse ripetuta.
Dopo una lunga valutazione dei pro e dei contro, decidiamo di sfidare la sorte e cominciamo a scaricare l'attrezzatura. Vengono installati i due computer, il proiettore video e vengono fatti i collegamenti con il telescopio. Luciano comincia ad effettuare una serie di riprese della zona con la telecamera portatile e le invia in diretta su Internet. Io comincio a montare il telescopio e ad eseguire alcune procedure preliminari. Lo strumento è un rifrattore apocromatico Meade da 102 mm, 500 mm di focale (f/9) assemblato su montatura Vixen GP Polaris assistita da un sistema di puntamento automatico (Sky Sensor)
Dopo una mezz'ora, manco a dirlo, comincia a piovere. Per fortuna eravamo attrezzati anche per questa evenienza, e nel giro di pochi istanti tutta l'attrezzatura si trova al sicuro sotto i teli di plastica, contrappesati da alcuni pesi in quanto soffia anche un vento forte. Concordiamo con gli organizzatori del paese che in caso di persistenza del maltempo avremmo rinviato tutto al giorno seguente. Nel frattempo molte persone, tra cui turisti e residenti, avvicinavano a curiosare e a chiedere informazioni.  
Verso le 19 andiamo a cena in un ristorante poco lontano dal capoluogo. Anche qui sentiamo parlare di astronomia, rispondiamo volentieri a tutte le domande che ci vengono fatte. Dopo un'oretta decido di andare a fare l'ennesima puntata fuori, per vedere come è il tempo e...sorpresa! Verso sud si sta aprendo un imponente squarcio fra le nubi, che ad ovest risultano assottigliate. Decidiamo di agire. Dopo esserci accomiatati (purtroppo un po' di fretta) dal ristorante ritorniamo al piazzale della chiesa, luogo già prescelto l'anno scorso come "osservatorio". Nel frattempo sta già cominciando ad imbrunire e molta gente si sta sedendo di fronte al telone di proiezione.
La prima parte della serata è stata dedicata ad un'introduzione all'astronomia. Come supporto didattico abbiamo utilizzato come spunto un CD-ROM preparato a suo tempo da Luciano, ideato per un corso di astronomia tenuto da quest'ultimo. Naturalmente il nostro obiettivo per questa serata era quello di dare alle persone presenti una sorta di "infarinatura" sulle varie tematiche dell'astronomia senza rinunciare ad una certa rigorosità  e completezza e soprattutto senza annoiare. Grazie alla straordinaria flessibilità dello strumento informatico, siamo riusciti a dare gli strumenti sufficienti per poter inquadrare le osservazioni successive in un quadro logico e coerente.
Nel frattempo la notte astronomica era iniziata, regalandoci uno spettacolo incredibile, grazie al cielo tersissimo e sufficientemente buio (l'amministrazione comunale aveva provveduto allo spegnimento di alcuni lampioni vicini). Poteva iniziare la seconda parte della serata, forse quella più attesa. Una luminosissima Perseide ha solcato il cielo proprio nel momento in cui annunciavo l'inizio delle osservazioni.
Mentre Luciano intratteneva il pubblico esponendo i principi di funzionamento delle varie apparecchiature,io mi accingevo a puntare alcune stelle brillanti con il telescopio in modo da configurare correttamente il sistema di puntamento automatico di cui è dotato. All'oculare abbiamo poi sostituito il sensore CCD ed abbiamo dato inizio alle osservazioni. Il segnale proveniente dal CCD era collegato sia al proiettore video sia al secondo PC, che gestiva il collegamento su Internet.
Al momento fatidico...nulla! Lo schermo del PC non visualizza niente! In brevissimo tempo verifichiamo tutta la catena strumentale: telescopio, CCD, PC, proiettore. Tutto sembra essere in ordine e funzionante. Eseguiamo ancora un tentativo che non va a buon fine. Luciano spiega al pubblico che stiamo effettuando in "tempo reale" alcune operazioni piuttosto delicate. Dopo l'ennesimo tentativo, come d'incanto, appare sul monitor e sul telone l'immagine, chiara e luminosa, della nebulosa planetaria M27, detta anche "Dumb-bell", nella costellazione della Volpetta
Da questo punto in poi il telescopio ed il suo sensibile occhio elettronico, il CCD, non hanno mai sbagliato un colpo. Successivamente abbiamo puntato  le due galassie M81 ed M82, nell'Orsa Maggiore, l'ammasso globulare M15 nella costellazione di Pegaso e l'ammasso aperto M103, nella costellazione di Cassiopea.
Avendo spiegato nella parte introduttiva della serata le varie tipologie di oggetti, è stato facile far capire alla maggior parte degli astanti a quale tipo di realtà si riferivano quelle immagini e quei nomi, rendendo così più interessante e formativa questa esperienza. A tal fine non abbiamo tralasciato di dare alcune informazioni sulla mitologia e la storia delle costellazioni che via via andavamo a "visitare", cercando di interessare anche coloro che magari di solito sentono parlare più di astrologia che di astronomia (cosa che succede puntualmente in televisione!).
La serata si è conclusa con l'invito a coloro che erano interessati, ad osservare gli oggetti del cielo direttamente al telescopio. Sono state puntate alcune stelle doppie. Purtroppo i pianeti più interessanti (Giove e Saturno)dovevano sorgere più tardi, come avevamo preventivamente verificato con un programma al computer
Come già avevamo notato l'anno scorso, anche quest'anno abbiamo potuto verificare che l'interesse della gente nei confronti dell'astronomia è in generale più diffuso di quanto non si creda, sia dal punto di vista della quantità (la piazza è stata gremita per tutta la prima parte della serata, le prime "defezioni" credo siano arrivate più a causa del freddo che di una caduta dell'interesse) che della qualità. Dalle domande che venivano rivolte trapelava sempre una certa curiosità e, in molti casi, anche una certa conoscenza degli argomenti trattati.
In particolare gli aspetti tecnico-strumentali sono stati tra quelli maggiormente oggetto di  chiarimenti ed approfondimenti: come funziona un telescopio, un CCD, qual'è la distanza massima a cui si può vedere, quanti ingrandimenti fa uno strumento, fino alla più prosaica ma legittima domanda: ma...quanto costa?
Per noi questa esperienza è stato un ottimo banco di prova poter verificare le nostre capacità sia sul versante della divulgazione che su quello tecnico. Nonostante alcuni inevitabili imprevisti, siamo riusciti a raggiungere praticamente tutti gli obiettivi che ci eravamo posti. In particolare questa volta, al contrario dell'anno scorso in cui il maltempo ci ha impedito ogni tipo di osservazione, abbiamo potuto sperimentare l'idea, da lungo tempo perseguita, di inviare delle immagini astronomiche in diretta su Internet.
Questa procedura, come si può immaginare, è ricca di sviluppi potenziali sia per la divulgazione che per la ricerca.
Crediamo di aver offerto alle persone che hanno partecipato un buon intrattenimento e ci piace sperare che qualcuno di loro possa aver ricevuto uno stimolo ad approfondire questa scienza meravigliosa che è l'Astronomia.
Desideriamo ringraziare la Pro Loco di Valgrisenche, che ci ha seguito puntualmente durante tutto il giorno e tutte le persone che si sono fermate a chiacchierare e a dare una mano o un consiglio.

Relazione di Paolo Recaldini