Teresita: la Venerabile Maria Teresa Gonzalez-Quevedo

della Congregazione Mariana di Madrid - 2

Egidio Ridolfo s.j.
(sulla base della biografia di Maria Luisa Lopez de Uralde C.a Ch.)

Verso la scelta decisiva -- La notizia! -- Ingresso in Noviziato e... Neve !...

Maria-Teresa González-Quevedo catechista

Verso la scelta decisiva

Siamo nel 1947. Teresita ha 17 anni. D'estate la famiglia va a Fuenterrabía, nel nord della Spagna, per le vacanze al mare, in un tratto di costa non lontano dal confine francese. Lì Teresita si trova magnificamente: amava pescare i calamari con i pescatori, giocare a tennis, e amava partecipare alle  tipiche danze basche sulla piazza del paese. Ma non trascurava l'impegno a favore degli altri. Partecipava infatti attivamente alle vendite di beneficenza a favore delle missioni, andando in giro per le botteghe artigianali per procurarsi il necessario.

E' evidente che attirava l'attenzione dei ragazzi, presi dalla sua bellezza, dall'eleganza del vestire e dalla spontanea allegria del suo comportamento. Ridevano, scherzavano,  cantavano con lei, tuttavia molti di loro diranno poi che nei suoi confronti sentivano di non poter andare oltre a una sana amicizia, perché vedevano in Teresita qualcosa di indefinibile, che invitava a un grande rispetto,   presentivano forse che il suo orizzonte andava oltre quello che normalmente una ragazza di quella età sogna e desidera...

Sappiamo anche di un ragazzo in particolare che si era innamorato di lei, Luis José González-Gillén, oggi ingegnere dell'aereonautica, che le mandò un bellissimo mazzo di fiori bianchi il giorno della vestizione. Così ne ha parlato la madre di Teresita nel 1983, l'anno in cui la figlia venne dichiarata Venerabile: «Era un bravo ragazzo di ottima famiglia, molto bello, veramente le sue qualità non potevano essere migliori, ma Teresita aveva aspirazioni molto alte e certamente non ebbe dubbi.»

Difatti Maria-Teresa aveva ormai chiara la decisione di fare il "grande passo", di chiedere l'ingresso in Noviziato tra le Carmelitane della Carità. Ma era una decisione che nessuno ancora conosceva, e che anzi avrebbe colto molti di sorpresa.

Finita l'estate, riprende l'anno scolastico. Poi alla fine di ottobre qualcosa fuori dell'ordinario: la partecipazione a un convegno della "Gioventù Missionaria" che le carmelitane organizzano a Tarragona. Circa 400 giovani giungono in questa città da tutta la Spagna, e il gruppo di Madrid è guidato proprio da Maria-Teresa. Una partecipazione come al solito attiva ed entusiasta.

A Tarragona il tema del convegno sono le missioni in Cina. Teresita - già sensibile a questi temi - viene conquistata ancora di più dall'ideale missionario, tanto che si può dire che questo costituisce una delle motivazioni che l'hanno spinta a scegliere la vita religiosa, il sogno cioè di voler partecipare in prima persona al lavoro missionario. Nel frattempo infatti aveva già "adottato a distanza" un bambino delle missioni, inviando delle offerte per la sua educazione.

Durante il suo Noviziato manifesterà esplicitamente questo suo desiderio: "Ho una evidente vocazione di missionaria, la mia vocazione è chiarissima". Ma come avvenne per S.Teresa di Lisieux - che avrebbe voluto lasciare la Francia per andare in un Carmelo del Vietnam - la malattia le impedì di realizzare questo sogno, almeno su questa terra...

La notizia!

Il 21 novembre 1947 decise di comunicare la sua scelta alla zia Suor Carmen, che sta a Carabanchel, proprio dove c'è il Noviziato. La zia comprende la serietà del passo della nipote, ma cerca di farla riflettere:

"Sei troppo giovane! - le dice - dovresti aspettare almeno fino ai vent'anni, come zia Irene, come me..."

"Zia, temo che tu non mi abbia capita - replica Teresita - Ho deciso davvero. Ci penso da tempo. Anche il Padre Múzquiz approva. Ma non dire niente a casa, perché voglio essere io la prima a dirlo a papà..."

Maria-Teresa González-Quevedo a 18 anni

Il Padre Múzquiz le suggerisce - vista la particolare devozione di Teresita verso la Vergine Maria - di comunicare alla famiglia la sua decisione per la festa dell'Immacolata, l'8 dicembre. Ma anche su questo punto Teresita ha un suo progetto preciso: rivelando uno squisito senso di delicatezza sceglie di comunicare la notizia solo dopo l'Epifania, in modo che il periodo natalizio trascorra serenamente.

Il 20 dicembre le alunne si riuniscono in Cappella per pregare insieme prima di separarsi per le vacanze di Natale. E qui Adelaide Muñoz - una sua compagna - nota in Teresita delle lacrime silenziose... Evidentemente Teresita avverte ora più chiaramente il peso del distacco che l'attende, distacco dalla famiglia, dagli amici, dai compagni di scuola... ma è solo un momento, e con grande forza d'animo presto riprende la sua allegria abituale...

Qualche giorno dopo, la vigilia di Natale, scrive una delle sue ultime lettere "sbarazzine", parlando all'amica Marisa della nuova automobile acquistata dal padre: "E' bellissima, di color verde chiaro, con aria calda e fredda e molte cose belle; manca solo la radio..." Racconta poi di aver partecipato a una festa: "Ieri Maruja Parrella, sai chi è, ha fatto la festa dei 18 anni: mi hanno dato il permesso di andarci, sebbene sia finita alle due e mezzo della mattina... Mi sono divertita un mondo e ci siamo fatte dei vestiti da grandi: una gonna di velluto nero quasi sino ai piedi... La cosa più interessante è che mi sono messa i tacchi..." Ma alla fine della lettera scrive: "Se vuoi farmi il favore di pregare per una mia intenzione, te ne sarò molto riconoscente". L'amica non sa ancora cosa ha in mente Teresita, nè certo avrebbe potuto indovinarlo dal tenore spensierato della lettera...

Ed eccoci - finito il perido Natalizio - al 7 gennaio 1948. Teresita, come aveva deciso, comunica al padre la "grande notizia"... Il padre comprende... conosce sua figlia, sa che se si è decisa a questo passo è perché è sicura di quello che fa,  ma cerca ugualmente di farla ancora riflettere:

- "Ma Teresuca, ti rendi conto di ciò che dici? Tu che sei tanto vivace e allegra, tu che ti diverti tanto alle feste..."
- "Niente di questo mi soddisfa, papà!"
- "Tu lo sai, vero, che se diventerai una religiosa ti aspetta una vita di molto sacrificio?"
- "Sì, lo so. Ma è proprio ciò di cui vado in cerca."

E comunica al padre anche la data da lei scelta per l'ingresso in Noviziato, il 23 febbraio!... Al padre che un po' sorpreso le chiede il motivo di questa data così precisa, Teresita risponde molto semplicemente aprendo le dita della sua mano... "Perché guarda, papà: due più tre fa cinque... Maria!..."

Ingresso in Noviziato e... Neve!...

Naturalmente la notizia si propagò subito tra parenti, amici e compagni di scuola, e fu grande sorpresa per tutti... Come è naturale i pareri furono i più vari: chi dice che è l'esaltazione di adolescente, altri commentano che è proprio un peccato che una ragazza bella, elegante e intelligente come Maria-Teresa vada a chiudersi in un convento, rinunciando a un avvenire che per lei certo sarebbe stato radioso!... Altri superano la sorpresa, cominciano a ricordare, a riflettere...  e dicono che sì, sarà certamente un'ottima religiosa...

Il desiderio della neve per il
23 febbraio...

(Dis.di Amelia Ippolito)

Il 23 febbraio si avvicina... Un’altra passione di Teresita era stata sempre la neve, che non manca a Madrid durante l'inverno. E per le battaglie a palle di neve la grande piazza d’Oriente era proprio l'ideale! come anche il cortile della scuola, dove, eludendo la vigilanza, Teresita si sdraiava sulla coltre di neve, fra allegre risate!...

All’approssimarsi del famoso giorno, l'amica Consuelo la chiama al telefono:

"Sei contenta?"
"Contentissima! Sarà un giorno felice per me. E se la Madonna mi concedesse un piccolo desiderio..."
"Quale? Dimmelo!"
"Che il giorno 23... nevichi. Vorrei che quel giorno tutto, tutto fosse bianco..."

Un desiderio che ne richiama un'altro uguale, espresso tanti anni prima in Francia da Teresa di Lisieux, per il giorno della sua Professione... E come Teresa, anche Maria-Teresa González-Quevedo sarà accontentata...

La vigilia della partenza, il 22, viene a salutarla l'amica Amparo... e con meraviglia ammira il raffinatissimo vestito che indossa Teresita... Sembra sorpresa di tanta eleganza... Teresita capisce e sorride: "Tu lo sai, Amparìn, a me piace vestire bene e tutte queste cose mi fanno piacere, ma quando entrerò in Noviziato tutto questo finirà. Voglio arrivare ad essere santa, non voglio mediocrità".

Più tardi Consuelo la chiama ancora al telefono:
"Tere, ti richiamo per dirti addio!..."
"Adiós, Consola! Ma vedi che bella notte? Non ci sarà nulla di quello..." 

Niente neve dunque? Ma come con Teresa di Lisieux, anche qui avviene l'imprevedibile... Nella notte una fitta nevicata veste di bianco la grande città di Madrid... e il mattino del 23 febbraio Teresita, felice, ringrazia il Signore per questa "delicatezza" nei suoi confronti... Coincidenza? Ma è il  suo giorno, e il fatto è che ora tutto è completamente bianco di neve, come aveva desiderato...

E qui Teresita ha ancora uno stratagemma in serbo per evitare alla madre l'ultima pena del distacco... Con uno "studiato" ritardo, quando la madre l’aspettava ancora per andare a messa, convince il padre e il fratello Luis ad accompagnarla di corsa al Noviziato di Carabanchel!...

Al Noviziato l'accoglie la Superiora, Suor Maria-Teresa Rodríguez, che senza sapere del desiderio dell'aspirante novizia commenta: "Chissà se Teresita ha chiesto al Signore la neve, come S.Teresa del Bambino Gesù?"... Teresita risponde solo: "Mi piace molto la neve..."


1 - Maria-Teresa González-Quevedo e la Compagnia di Gesù -- I primi anni -- La Congregazione Mariana -- Una preghiera carica di... conseguenze
2 - Verso la scelta decisiva -- La notizia! -- Ingresso in Noviziato e... Neve !...
3 - Teresita Novizia a Carabanchel -- L'ultimo mese di Maggio -- Gli ultimi Esercizi Spirituali -- Verso il termine della vita terrena -- "Mi è toccato il primo premio!"


Home Page

E-mail:
gesunv@tin.it

Link alla rivista di
S.Giuseppe Moscati: