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| Con l'A.E.R. 1 del 1948 Luigi Pellarini che era evidentemente una persona tenace e un progettista di notevoli risorse, fece un ulteriore sforzo per conseguire un risultato concreto. L'A.E.R.1 era un monoplano triposto interamente metallico ad ala alta, controventata a gabbiano. La cabina conservava in gran parte la struttura e la forma dei precedenti modelli, mentre il trave di coda in questo caso era stato sdoppiato e diveniva ribaltabile in avanti per i tratti su strada. Il motore utilizzato era un Lycoming a quattro cilindri contrapposti, raffreddato ad aria, in grado di erogare 125 CV. a 2.600 giri. Il carrello, del tipo triciclo anteriore, con elementi dotati di ammortizzatori a campana in gomma S.A.G.A. era stato anch'esso modificato. In questa nuova macchina il progettista aveva curato particolarmente la riduzione dell'ingombro frontale nella trasformazione automobilistica. L'ala divisa in tre parti, si ripiegava infatti a scatola sopra la fusoliera racchiudendo l'elica, ma lasciando a quest'ultima la possibilità di rotazione. Il motivo era che in questo, come nei precedenti prototipi, la spinta, anche su strada, era assicurata unicamente dall'elica, il che, se semplificava le cose per il costruttore, creava però gravi inconvenienti, quali l'eccessivo riscaldamento del motore e non ultimi il rumore e la polvere con conseguente disturbo per gli altri utenti della strada riducendo così, gia in partenza le possibilità di affermazione della macchina. All'inizio del maggio 1948 l'A.E.R. 1 fu più volte provato su un tratto autostradale nelle vicinanze di Milano con esito positivo, si ha notizia anche dell'effettuazione di alcuni voli, sicuramente di due, compiuti il 10 e l'11 maggio. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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