EDUCAZIONE
Per educazione si intende quel processo di insegnamento
che consente al nostro fedele amico di apprendere le regole di comportamento
necessarie per una corretta convivenza con i proprietari, un buon inserimento
nella società umana e un perfetto adattamento alle varie situazioni in
cui è destinato a vivere.
Il termine educazione deriva dal latino ex-ducere, che significa portare fuori
ed è un modo per aiutare il cane (qualunque ne sia l'età, il sesso
o la razza) ad integrarsi nel nostro mondo.
Significa, quindi, inserirlo con
gradualità nell'ambiente domestico e cittadino, insegnandoli fin
da cucciolo le regole di convivenza con l'uomo: dove sporcare, dove dormire,
non tirare il guinzaglio, accorrere al richiamo, non mordere, saper interagire
in modo corretto con i propri simili. L'educazione ha molteplici sfaccettature, ma vuol dire, prima di tutto, dare al proprio cane una sicurezza di rapporto e una completezza di esperienze tali, che siano favorite le sue interazioni positive con il mondo, piuttosto che quelle negative. |
Al contrario di quanto capita di sentir dire, essa
non è affatto una forzatura della natura canina, poiché è
caratterizzata dalla congruità con le caratteristiche innate della specie
ed è finalizzata a stabilizzare o migliorare gli atteggiamenti sociali
positivi. I cani, infatti, non sono più animali selvatici, perché
si sono adattati alla vita domestica da migliaia di anni, sviluppando un'ottima
capacità di comunicazione e dimostrando grandi possibilità di
apprendimento.
L'educazione, quindi, è rivolta al cane, ma anche al suo proprietario,
che deve imparare ad interpretare i segnali del cane e riuscire, a sua volta,
a farsi capire, diventanto un buon leader (in senso canino!).
Perchè educare il proprio cane
Tutti i cani di città andrebbero educati, nel senso che ogni proprietario dovrebbe saper gestire ed avere sempre sotto controllo il proprio cane, per il quale imparare gli esercizi basilari di obbedienza, significa essere maggiormente stimolato ed avere l'opportunità di collaborare ed occupare un ruolo all'interno del suo branco/famiglia.
Un cane educato è inserito
in modo armonico nell'ambiente e nel branco umano in cui vive, ha imparato
a comprendere quello si desidera da lui e a farsi, a sua volta, capire:
sarà quindi un cane felice, perché potrà seguire
ovunque il suo padrone, senza creare problemi con il suo comportamento
e godrà anche di maggiore libertà, rispetto ad un cane indisciplinato.L'educazione
porta il cane a comprendere come alcuni dei suoi comportamenti siano vantaggiosi,
perché gli permettono di ottenere premi e coccole e, pertanto,
impara ad esibirli su richiesta. Per ottenere "obbedienza",
è pertanto, fondamentale che il cane capisca cosa si vuole da lui
e il primo passo è imparare a comunicare nel modo giusto.
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La differenza tra addestramento ed educazione esiste solo come principio: il cane, in entrambi i casi, deve avere voglia di collaborare e, attraverso i medesimi meccanismi, impara a capire e ad eseguire un comando. Per l'umano, invece, esiste una differenza di approccio: l'addestramento, infatti, ha lo scopo di insegnare un esercizio a fini agonistici, mentre l'educazione quello di impartire le regole di vita per una serena convivenza con l'uomo. Addestrare, quindi, significa eseguire esercizi, con un'elevata qualità di esecuzione, per finalizzarli ad una gara, dove il cane deve essere in grado di dare risposte precise e codificate, ma le sue abilità sono richieste solo sui campi di lavoro, per cui un cane addestrato può rivelarsi diseducato nella vita quotidiana.
L'educazione, al contrario, è una forma di "addestramento" non competitiva, finalizzata a stabilizzare o migliorare gli atteggiamenti sociali positivi e rivolta a qualunque cane e proprietario: le lezioni di educazione non mirano alla perfetta esecuzione di un esercizio, quanto piuttosto al saper rispondere correttamente ad un comando in qualunque circostanza. In questo caso, conta la sostanza e non la forma, visto che gli esercizi sono il mezzo e non il fine dell'educazione. Anche l'educazione, come l'addestramento, però, richiede costanza, coerenza e tempo.
L'educatore è un professionista che orienta
i suoi interventi al miglioramento del rapporto tra cane e proprietario. Il
suo compito è insegnare al proprietario la migliore gestione del proprio
cane, rafforzare il rapporto di collaborazione esistente ed aiutarlo nell'indirizzare
i comportamenti del cane verso atteggiamenti positivi e costruttivi, mettendolo,
quindi, in condizione di saperlo gestire nella totalità delle situazioni
sociali in cui si viene a trovare.
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In sostanza, l'educatore sarà
utile dove occorra correggere problemi educativi e potrà essere
di aiuto per insegnare ai proprietari come diventare buoni leader (in
senso canino!).
Un educatore gentile, in particolare, userà esclusivamente metodi dolci e insegnerà al conduttore come far leva sulla motivazione e sulla collaborazione del proprio cane: non bisogna mai costringere il cane a fare qualcosa, basta semplicemente convincerlo. |
I metodi gentili (N.B. "gentile" è
tutto ciò che non crea stress al cane e che non richiede coercizione)
si basano sulla capacità di premiare i comportamenti desiderati e
di ignorare quelli indesiderati, rendendo inutile, se non controproducente,
qualsiasi forma di costrizione.
Le tecniche "dolci" fanno leva sulla motivazione, sulla collaborazione
e soprattutto sulla perfetta comprensione del comportamento e dei meccanismi
di apprendimento.
Il metodo gentile si basa sulla
capacità del cane di imparare a preferire e, quindi, ripetere un
certo comportamento, in cambio di qualcosa di gradito (un boccone, un giocattolo):
sfruttando il desiderio di collaborazione e il legame affettivo esistente,
si fa leva proprio sulla voglia del cane di compiacere il proprio conduttore,
il quale imparerà come aumentare tale desiderio di collaborazione
e quali metodi usare per indurre l'amico a 4 zampe ad obbedire. Perché un cane faccia quello che gli viene chiesto, infatti, ci sono due alternative: convincerlo o costringerlo. Per costringere bastano un collare, un guinzaglio e un po' di muscoli. Per convincerlo, invece, serve tempo, pazienza e cervello, ma il risultato dimostrerà quanto ne sia valsa la pena!! Nella scuola gentile, è importante che il cane impari PRIMA a fare qualcosa, e DOPO a farla a comando: occorrono, pertanto, segnali a lui comprensibili, che sfruttino il linguaggio naturale proprio della specie. |
Sono mirati a migliorare la convivenza con il cane e hanno le seguenti caratteristiche:
Contenuti | socializzazione, rapporto cane-proprietario, inibizione al morso, rudimenti dei comandi principali, abitudine al kennel, all'automobile e alla museruola. | |
Durata | 1,5 h (corso collettivo) - 1 h (corso individuale) | |
Cadenza | mono o bisettimanale | |
Info a: | Chiara (Castelli Romani) & Patrizia (Ostia e XIII Circ.) |
Contenuti | il branco-famiglia, seduto, terra, in piedi, richiamo, condotta al guinzaglio, lascia, resta, uso della museruola e del trasportino | |
Durata | 1 h circa | |
Cadenza | personalizzata (circa una volta a settimana) | |
Info a: | Chiara (Castelli Romani) & Patrizia (Ostia e XIII Circ.) |
Contenuti | condotta senza guinzaglio, posizioni a distanza, resta con conduttore non in vista, tenuta dell'oggetto, invio in avanti e composizione di più esercizi. | |
Durata | 1 h circa | |
Cadenza | personalizzata |
Sull'esempio positivo dei paesi anglosassoni, anche in Italia si sta diffondendo l'idea di un patentino per verificare il livello di responsabilità nella gestione del proprio cane. Il superamento di questa prova non competitiva, attesta il grado di sintonia raggiunto dal binomio e la piena capacità di controllo di ciascun proprietario sul proprio cane in ambiente domestico, cittadino e in quegli ambiti che usualmente risulterebbero problematici (luoghi affollati, mezzi pubblici, ecc). | |
Il corso è rivolto alla preparazione del binomio per il superamento della prova. |
Il servizio si rivolge a tutti i neo-proprietari di cani o aspiranti tali, per avere indicazioni utili nella SCELTA del tipo o della razza di cane (in funzione delle preferenze personali e del contesto in cui il cane si troverà a vivere) e per ottenere informazioni essenziali per la corretta gestione del cane in casa.
Chiara Pedace 328 / 01.87.258 zona Castelli RomaniPatrizia Trapanese 328 / 21.57.354 XIII Circoscrizione (Ostia)