Ex Oratorio di Foramagno - Secoli VII - XVI per localizzare la sua posizione sullo stradario QUADRO N,(M8)
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Il terzo monumento, dopo il
castello Borromeo e il castello di Lomghignana. è la chiesetta o oratorio di Via Martiri
di Cefalonia a Foramagno. Mentre i primi godono di ottima considerazione e
richiamano l'attenzione di turisti e pittori, l'oratorio giace negletto e ignorato dalla
maggiorparte della cittadinanza. Le dimensioni molto piccole giocano a suo sfavore, ma
quanto ad antichità merita il massimo rispetto. Le sue origini risalgono giù giù nei
secoli, all'epoca della dominazione Longobarda. |
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Il prof. Leondi ci informa che sono iniziati i lavori di restauro del monumento e ci narra la sua storia. La chiesetta divenne luogo di culto dell'insediamento longobardo che si stabilì sulle rive del fiume Lambro dopo avervi piazzato un accampamento militare per sorvegliare il guado del fiume, quando questo popolo si convertì alla religione cristiana. Il culto vi fu celebrato fino verso la metà dell'Ottocento; successivamente finì abbandonata fu poi sconsacrata ed il locale adibito a magazzino e pollaio. Nel catino absidale si intravedono ancora antichi affreschi: alcuni tardo-medievali, altri rinascimentali. Manca l'altare, rimosso e usato per completare l'altare maggiore della chiesa di S.Martino a Zelo. Il soffitto a cassettoni di legno è danneggiato, ma recuperabile. L'edificio fu donato dai proprietari Parapini al Comune, a novembre 2003 sono partiti i restauri, curati dall'architetto Paolo Malcaus. I lavori ripartiti in vari lotti prvedono prima la sistemazione del tetto, poi la messa in sicurezza degli affreschi e infine tutto il resto. Data la criticità dei lavori non si concluderanno in breve tempo. L'obiettivo della ristrutturazione è quello di rivitalizzare la struttura ed inserirla nel circolo della vita sociale e culturale della città.
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