(1995)
Non ci sono più certezze neppure a Gotham City. E' quanto si sussurrava alla vigilia della grande anteprima americana di questo terzo episodio sulla saga dell'uomo pipistrello. In altre parole, anche nello spazio fantastico, fumettistico e supereroico in cui Superman può ancora saettare nel cielo e Batman avvolgere la città nel suo oscuro mantello, le personalità si moltiplicano e i ribaltoni si sprecano. Ci eravamo abituati a un Batman "figlio della notte", tra il "dark" e il "surreale" partorito dal genio visionario di Tim Burton (il regista di "Edward mani di forbice"). Le due Bat-puntate, lo raffiguravano come il dominatore del "lato oscuro della forza" in una Gotham City dai multipli livelli sotterranei: la Bat-caverna, le fogne di Pinguino. Ma a mescolare le carte ci ha pensato la casa produttrice Time-Warner, dopo aver fatto dei semplici calcoli. Il primo episodio aveva fruttato una cifra enorme: 410 miliardi di vecchie lire. Il secondo soltanto la metà: 263. Troppo "dark" quella Gotham City, era stato detto. Troppo complessi i significati, troppo violente ed inquietanti certe scene. Batman, sotto la spinta del suo nuovo papà Tim Burton, viaggiava a ritroso nel tempo verso le sue origini più remote: lo spaventoso film del '26, intitolato appunto "The bat", che Roland West aveva tratto da un romanzo di Mary R. Rinehart. Film citato dallo stesso Bob Kane, padre del fumetto vero e proprio, come fonte di ispirazione per il suo personaggio. Ma andare a ritroso può essere molto pericoloso. E quando Don Romanelli, vice presidente della Time-Warner, ha sondato l'interesse delle aziende di merchandising per una eventuale terza puntata, ha trovato un interesse tiepido tiepido. E allora ecco servito il ribaltone. Via Tim Burton, sostituito da Joel Schumacher (già regista di "Un giorno di ordinaria follia" e "Il cliente"), disponibile a fare un film <<più leggero, puù luminoso, più spumeggiante dei precedenti due, in cui Batman è più sexy, più eroe>>. Via il rigido protagonista Michael Keaton (colpevole anche del fatto di aver chiesto troppi soldi: 23 miliardi di vecchie lire più le percentuali su incassi e merchandising) per lasciare posto all'atletico Val Kilmer. E basta anche con i "cattivi di turno", dal Joker di Jack Nicholson al pinguino di Danny De Vito. A sostituirli ecco lo sfigurato Two Face interpretato da Tommy Lee Jones e The Riddler, l'inventore pazzo, mago dell'indovinello, l'iperattivo Jim Carrey in tuta verde mela. Grossa novità, la comparsa del compagno di avventure di Batman, Robin, giovane e audace, cui dà vita Chris O'Donnell. Ma il ribaltone non si ferma qua. Ridisegnati completamente anche i costumi (quello di Batman è il lattex e pesa ben 18 chili). Ora i muscoli e forme saltano fuori con maggiore potenza. E per Gotham City, ora luminosa e colorata, sono stati utilizzati per la prima volta anche set esterni come il Museum Center e la Union Terminal di Cincinnati. L'unica sicurezza che rimane è che l'immaggine accanto all'eroe continuerà a essere bionda e flessuosa: dopo Kim Basinger e Michelle Pfeiffer ecco la terza bellezza di Hollywood, Nicole Kidman. |
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CAST |
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Warner Bros., USA |
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Batman/Bruce Wayne | Val Kilmer |
Robin/Dick Grayson | Chris O'Donnell |
Alfred Pennyworth | Michael Gough |
Commissario Gordon | Pat Hingle |
The Riddler | Jim Carrey |
Two Face | Tommy Lee Jones |
Dr. Chase Meridien | Nicole Kidman |
Regia | Joel Shumacher |
Produzione | Tim Burton e Peter MacGregor-Scott |
Produttori esecutivi | Benjamin Melniker e Michael E. Uslan |
Scenografie | Barbara Ling |
Storia | Lee Batchler & Janet Scott Batchler |
Sceneggiature | Lee Batchler&Janet Scott Batchler e Akiva Goldsman |
Direttore della fotografia | Stephen Goldblatt a.s.c. |
Musica | Elliot Goldenthal |
Editore | Dennis Virkler |
Tecnico del suono | Jack Goodrich |
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