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Nell'ottobre del 1965 su vari quotidiani italiani apparve un breve trafiletto in cui si annunciava che l'attore Adam West era stato scelto dalla 20th Century Fox per girare una serie di telefilm ispirati a Batman. Pensando che il lettore non capisse di chi si stava parlando, anche se le avventure dell'uomo pipistrello erano da anni pubblicate anche nel nostro paese, qualcuno aggiunse che si trattava di "un eroe popolarissimo, spesso mascherato e avvolto in un ampio mantello nero, cugino statunitense di Judex e di Diabolik". Poco mancò che non fosse definito un'imitazione!

Trasmessi dall'American Broadcasting Company (ABC), una delle più grandi società radiotelevisive statunitensi, i telefilm della serie andarono in onda bisettimanalmente a partire dal 12 gennaio 1966. Nel giro di poche settimane questa serie conobbe un successo senza precedenti e negli Stati Uniti esplose una vera Batmania. Il motto dei batmaniaci americani era <<For Batman we accept nothing as impossible>> (In nome di Batman noi non consideriamo nulla come impossibile). Taluni critici sostennero che Batman era stato imposto come eroe "autarchico" da opporre al dilagare dell'agente segreto inglese James Bond. Ma questo non spiega certo il suo enorme quanto immediato successo. Così come non lo hanno in fondo spiegato i soliti "tuttologi" parlando di "narcosi asociale da video", di "evasione nel fantastico per noia della realtà" o di "bisogno dell'eroe in cui identificarsi". Gli Stati Uniti impazzirono per Batman. La testimonianza più significativa (e nello stesso tempo più preoccupante) si ebbe mercoledì 16 Marzo 1966, quando il telefilm di Batman, come la maggior parte delle principali trasmissioni in onda in quel momento sulle reti televisive americane, venne interrotto per trasmettere un darammatico comunicato: gli astronauti Neil Armstrong e David Scott, a bordo della Gemini 8, "impazzita" dopo il congiungimento con l'Agena, lottavano per la propria salvezza. Bene, almeno 1400 telefonate di protesta furono registrate in pochi minuti dalla rete telivisiva ABC per aver sospeso il programma in un momento di particolare tensione.

Il Batman televisivo era decisamente umoristico. Non era occorso un grande sforzo, perchè col tempo Bob Kane, l'autore del fumetto, aveva preso un tono decisamente leggero. Era stata celebre una storia dell'immediato dopoguerra basata sulla crisi degli alloggi in cui Batman si salva esponendo un cartello AFFITTASI, con i suoi carcerieri che venivano travolti da un'orda di vecchiette e possibili inquilini. Alla fine della storia Batman e Robin svenivano addirittura come nei cartoons, con i piedi in aria, per aver appreso una cattiva notizia. Nelle storie di Kane si era introdotto il nonsense, che si affermava come una specie di iper-realismo. Nelle abituali lotte sui tetti, Batman balzava su un'insegna a forma di tubetto di dentrificio e ne sprizzava fuori del dentrificio vero, enorme serpente bianco che andava ad avvolgere i cattivi. Quindi la serie televisiva non faceva altro che rappresentare il fumetto così com'era, caricandolo leggermente. Bastava dar corpo alle storie e ai personaggi, per renderli umoristici. Se un eroe dice "ah, i turpi!" dentro un ballon è sopportabile, ma se lo fa un personaggio in carne ed ossa, fa ridere fino alle lacrime. I cattivi incarnati, poi, diventavano irresistibili. Il pinguino era tale e quale a quello disegnato, ma vederlo andare in giro oscillando come gli uccelli omonimi e facendo "Queck"... che ridere. E il Joker? e la Donna Gatto, che si strofinava a se stessa miagolando? Fantastico!

Il successo del telefilm di Batman portò a un intenso sfruttamento pubblicitario e all'autorizzazione di almeno 500 articoli in un modo o nell'altro ispirati al personaggio: giocattoli, magliette, profumi, suppellettili varie, tappaezzerie, uniformi, giochi da giardino, dischi e gadgets di ogni tipo. Era previsto che la vendita di questi prodotti avrebbe fruttato entro il 1966 (secondo un sondaggio della Licensing Corporation of America, la società incaricata della vendita dei diritti relativi al nome e alla figura di Batman) circa 100 milioni di dollari. Ma la realtà dei fatti ha probabilmente superato le già ottimistiche previsioni

                               
                               
                               
CAST di massima per il telefilm del 1966-1968
ABC,   120 episodi
                              
Batman/Bruce Wayne Adam West
Robin/Dick Grayson Burt Ward
Alfred Pennyworth Alan Napier
Commissario Gordon Nail Hamilton
Comandante O'Hara Stafford Repp
Zia Harriet Cooper Madge Blake
The Joker Cesar Romero
The Riddler Frank Gorshin
The Penguin Burgess Meredith
The Catwoman Julie Newmar
The Catwoman (terza stagione) Earth Kitt
Batgirl/Barbara Gordon (terza stagione) Yvonne Craig
Warden Crichton David Lewis
Hegghead Vincent Price
Re Tut Victor Buono
Maggiore Linseed Byron Keith
Circe Joan Collins
                                  
Produttore esecutivo e narratore William Dozier
Produttore Howie Horwitz
Produttore associato William P. D'Angelo
Direttore dei dialoghi Cherles Hoffman
Musica Nelson Riddle
Sigla Neal Hefti
                              
                              
Lista Completa Episodi Originali.gif (2108 byte) Lista Completa Episodi Italiani.gif (1862 byte)

                              

                              

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