A képen bekarikázottott fej Szergej Ivanov Antonové, a Balkan Air vezérigazgatójáé

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«Volt egy rövid hír arról, hogy az olasz parlamentben (szenátusban ?) bejelentették, bizonyítékok vannak arról, hogy a II. János Pál pápa elleni merényletet nem a KGB, hanem a GRU, a szovjet katonai titkosszolgálat szervezte bolgár közreműködéssel»...

  

Valójában szovjet merénylet és nem bolgár: a GRU egyenesen Politburótól és Brezsnyevtől kapott parancsot a pápa  megölésére.   Ezt állítja Paolo Guzzanti, akinek Brugiere bíró feltárta, hogy biztos biznonyítékai vannak a fentiekben megfogalmazottakra! (Ld. a Corriere della Sera» cikkét).

 

A fentieket az alábbi oldalak bizonyítják régebbről és mostanról:

 

 

03.03.2006: Un rapporto tardivo (Késői jelentés): http://vistidalontano.blogosfere.it/2006/03/un_rapporto_tar.html

 

02.03. 2066: Corriere della Sera:

Lo scatto del
13 maggio 1981

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ROMA — Era Serghei Ivanov Antonov quell’uomo coi baffi e gli occhiali scuri fotografato il 13 maggio 1981 in piazza San Pietro vicino ad Ali Agca pochi istanti prima che il terrorista turco tentasse di uccidere Karol Wojtyla, il Papa polacco che di lě a qualche anno avrebbe contribuito alla caduta all’impero sovietico. Č positivo anche il risultato della seconda perizia chiesta dalla commissione Mitrokhin su quelle foto, stavolta commissionata dal capogruppo ds in commissione Walter Bielli alla polizia scientifica. Dopo le conclusioni delle analisi precedenti che certificavano la «totale compatibilitŕ» tra il volto del caposcalo bulgaro della Balkan Air a Fiumicino e quelle immagini.

I lavori della commissione Mitrokhin si chiudono cosě, con l’arrivo di nuovi elementi a sostegno della pista bulgara. «In realtŕ sovietica» sottolinea il presidente della commissione Paolo Guzzanti puntando il dito contro Mosca e il suo servizio segreto militare: il Gru. «Il giudice Brugiere, massimo esperto europe di terrorismo, - racconta il senatore azzurro -mi ha rivelato di avere certezze obiettive sul fatto che il Gru ricevette ordine direttamente dal Politburo e da Breznev di eliminare il Papa». La commissione era nata per indagare sulle omissioni che accompagnarono l’arrivo in Italia della lista di spie italiane al soldo del Kgb, fornita dal capo dell’archivio della Lubianka, Vassiliev Mitrokhin, alla Gran Bretagna che lo aveva accolto a braccia aperte nel ’92 nella sua fuga in Occidente.

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/03_Marzo/02/piccolillo.shtml

 

 

2005:

AVVENIRE: "UN PROIETTILE FIRMATO MOSCA"

24.02.2005 - Mosca:
http://www.bulgaria-italia.com/bg/news/news.asp?body=1375

 

2003:

18 febbraio 2003 - PAPA: 30 GIORNI, COME IL KGB SPIAVA IL CARD.WOJTYLA
ANSA:
L' ufficio a Cracovia del Kgb, il servizio segreto russo, negli anni Settanta punto' sul polacco padre Andrzej Bandecki per spiare l' allora card.Karol Wojtyla. Lo scrive, oggi, il mensile '30 giorni', diretto dal sen. Giulio Andreotti, che pubblica un estratto del volume L'archivio Mitrokhin, le attivita' segrete del Kgb in occidente, dello studioso inglese Cristopher Andrewaa. Padre Bandecki, assistente del card.Karol Wojtyla che incontrava ogni 15 giorni, era controllato da due elementi del Kgb, Gennadiy Bliyabin in codice 'Bogun' e Ivan Ivanovic Bunky soprannominato 'Il Filosofo'; il primo in azione dal 1971 e il secondo dal 1977. Commenta Andrewaa: "Senza dubbio il Kgb non prevedeva nel 1971 che meno di otto anni piu' tardi Wojtyla sarebbe diventato il primo papa polacco, ma mostro' una certa capacita' di intuizione nell' identificarlo come potenziale minaccia al regime comunista". In relazione al tentato assassinio del Papa da parte del killer turco Ali' Agca, nel pomeriggio del 13 maggio 1981 in piazza San Pietro, ancora Andrewaa rileva: "Se il Papa fosse morto, senza dubbio il Kgb sarebbe stato felicissimo. Eppure non troviamo traccia in nessuno degli archivi esaminati da Mitrokhin del suo coinvolgimento nell' attentato".

Forrás: http://web.tiscali.it/almanacco/agca.htm - Itt olvasható korábbiakról az összes ezzel kapcsolatos hír

Un Papa globale contro il capitalismo, la fame e la guerra
Dopo l’elezione di Giovanni Paolo II, secondo indiscrezioni, l’allora capo del Kgb Andropov ordinň un’analisi dell’evento. Un Papa polacco sarebbe stato il frutto di una cospirazione tedesco-americana per destabilizzare la Polonia e distruggere il Patto di Varsavia.
Vere o false, queste indiscrezioni trovarono di lě a poco conferme storiche. La caduta del comunismo, infatti, iniziň con il viaggio di Wojtyla in Polonia nel giugno del 1979. Ad attenderlo una manifestazione di unitŕ sociale su grande scala, pacifica e ben organizzata. Il popolo polacco contro lo Stato-partito. Nel 1989 il muro cede in tutto l’Est e Wojtyla č il picconatore.

Itt olvasható a fenti: http://www.bloog.it/articolo_33.html

 

 

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