OSSERVATORIO LETTERARIO
*** Ferrara e l'Altrove ***
ANNO VIII – NN. 39/40 LUGLIO-AGOSTO/SETTEMBRE-OTTOBRE 2004 FERRARA
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E d i t o r i a l e
______________di Melinda
Tamás-Tarr ______________
Gentilissimi Lettori,
Quest'anno è il settimo centenario della
nascita di Petrarca, un padre della letteratura italiana ed europea. Sono state
organizzate molte e prestigiose manifestazioni dedicate a Francesco Petrarca, e
tra gli enti promotori ci sono anche
l'Ente Nazionale
Petrarca, l'Accademia Petrarca di Arezzo, dove il poeta nacque nel 1304… Anche
nella Regione Veneto, ad Arquà Petrarca, dove il poeta morì nel 1374, è
stato proposto un nuovo allestimento della casa-museo. Nel 1874 Petrarca fu
riscoperto, oggi però egli merita di essere considerato ancora di più: un profeta dell'Umanesimo e dell'Europa.
La sua opera latina è stata davvero fondatrice della nuova cultura umanistica e
rinascimentale, quella cultura che ha rappresentato il momento più europeo
della storia del nostro Paese. «Celebrare il Petrarca nel 2004 significa
verificare attraverso la figura di uno dei suoi massimi protagonisti l'identità
della cultura moderna fondata sui valori e sull'eredità incatenata della
civiltà classica medievale cristiana umanistica illuministica. Lo scambio poi a
livello mondiale delle culture e l'accelerazione del processo di integrazione
impone verisimilmente anche una prospettiva più ampia di quella
tradizionalmente ristretta all'Europa. Poiché, se è prudente non attribuire
alla civiltà occidentale il ruolo guida, non è eccessivo riconoscerle un posto
decisivo nella storia. La crescita del numero delle traduzioni
petrarchiste in tutti i paesi del
mondo e la recente entrata del Canzoniere nelle lingue giapponese e cinese con
imprese eroiche (quella giapponese di Kiyoshi Ikeda è stata premiata dall'UNESCO)
testimoniano di un «bisogno universale di Petrarca» e, se vogliamo, di
rinnovato bisogno di umanesimo».» [Michele Arcangelo Feo dal sito del Comitato
Nazionale Celebrazioni)] Potrete leggere il servizio nella rubrica «Saggistica
generale».
Collegandoci a Petrarca Vorrei
accennare il seguente fatto:
Il 23 marzo scorso il postino mi
ha portato una lettera dalla mia casa natia, dall'Ungheria: il prof. Gyula
Paczolay; mi ha inviato una fotocopia del quotidiano nazionale «Nazione Ungherese
- Magazzino») del febbraio 14 contenente l'articolo intitolato «La poesia
oppure quello che volete» di Gabriella Lőcsey.
Qui ringrazio il professore per
la gentilezza d'avermelo inviato
per mia conoscenza.
In questo articolo vengo a sapere che nel giorno
sopraccitato, alle ore 11 di mattina nella Sala degli Arazzi dell'Hotel Gellért
di Budapest sono state consegnate le due spade commemorative di Balassi al
poeta magiaro subcarpatico - territorio odierno non appartenente all'Ungheria
d'oggi - László Vári Fábián e al traduttore italiano Armando Nuzzo per le sue traduzioni
balassiane. Dato che vivo e lavoro in Italia nel campo della letteratura e
della cultura mi concentro sul traduttore italiano. Avendo queste notizie ho
quindi fatto delle ricerche in internet per trovare qualche notizia italiana.
Risultato: niente! Mentre sto scrivendo queste righe ( il 21 maggio) so
soltanto, grazie ad una lettera indirizzata personalmente a me da parte di un
giornalista ungherese del periodico «Heti Válasz», che la spada di Balassi del
prestigioso Premio Letterario «Balassi» vinta dal dottor Nuzzo - premio
nominato dal grande poeta rinascimentale e petrarchista ungherese - arriverà in
un prossimo futuro in Italia, per via diplomatica. Per sapere della data
precisa dell'arrivo mi sono messa in contatto col premiato: egli mi ha risposto
tempestivamente comunicandomi di non sapere niente di ciò. In seguito ho
scritto ad una persona competente nell'argomento presso l'Accademia d'Ungheria
a Roma, per ricevere informazioni precise, però con poche speranze, dato non è la virtù dell'ente - salvo qualche
eccezione - di rispondere ai comuni cittadini mortali... É desolante che
nonostante gli avvisi
tempestivi per gli organi di stampa ungherese in Italia,
dell'assegnazione del premio letterario in Italia non si ha avuto alcuna notizia!
Veramente sarebbe lungo e doloroso spiegarne i motivi di questo silenzio … Però purtroppo tutti possiamo
immaginarli! Anche di questo potrete leggere un mio articolo - dal 23 marzo
disponibile anche internet - nella rubrica «Epistolario».
Adesso è arrivato il
momento di tornare a noi. Prima di
tutto vorrei informarvi che a causa di gravi e tanti impegni redazionali ed
organizzativi non riuscirò a
terminare l'antologia «Almanach 2004» entro luglio come già progettato e previsto. Quindi slitterà
la realizzazione, ma dovrà uscire entro il dicembre di quest'anno. Così anche
la comunicazione dell'elenco definitivo dei selezionati ritarderà. Purtroppo
sono da sola e a causa di varie ed inaspettate gravi difficoltà non riesco a gestire gli impegni
come dovrei e purtroppo non posso
affidarli a nessuno. Vi chiedo gentilmente comprensione per questo slittamento.
Infine ringrazio i Lettori per il rinnovo e per le nuove adesioni
all'abbonamento. Vi auguro buona lettura e buone ferie estive. A risentirci
nell'autunno!
OSSERVATORIO LETTERARIO
***Ferrara e l'Altrove ***
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