OSSERVATORIO LETTERARIO 

*** Ferrara e l'Altrove ***

 

ANNO VIII – NN. 37/38   MARZO-APRILE/MAGGIO-GIUGNO 2004   FERRARA

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L'ECO & RIFLESSIONI ossia FORUM AUCTORIS

 

 

Edizioni IO/17, Salerno, ottobre 2003, pp. 120 s.p.

 

 

LUCE E MARE ― SÁNDOR MÁRAI A SALERNO

 

 

L’Associazione  Culturale  Ungherese  della  Campania  con  la  mostra e la  pubblicazione  del libro-catalogo ha coronato un suo sogno: rendere «visibili» gli anni trascorsi  dallo scrittore ungherese Sándor Márai a Salerno dal 1968 al 1980.

Era prima di tutto un nostro dovere come segno di riconoscenza verso il grande scrittore e l’amata moglie, Matzner Lola, per aver avuto tante parole di affetto verso la cittŕ e i loro amici salernitani.

Per noi č stata un’emozione enorme scoprire l’autentico tesoro che Sándor Márai ha donato ai suoi amici e, cosě, alla cittŕ di Salerno: foto, immagini, libri, dediche manoscritte, la sua macchina da scrivere e lettere inedite dove, come srive in una di esse da San Diego: Pensiamo spesso a quanto Salerno rappresentasse «casa» per noi.

E anche quanto si preoccupassero per il terribile terremoto del 23 Novembre 1980 rievocando i luoghi a loro cari dimostrando cosě un affetto intenso verso la cittŕ,  i loro amici e conoscenti.

La nostra sensazione č quella che anche dopo tanti anni dalla sua partenza lo scrittore volesse stabilire ancora una volta un legame profondo verso la cittŕ e i suoi amici, legame fatto di gratitudine e amore.

Ed č per questo che il nostro piů profondo ringraziamento va verso tutti coloro che hanno conservato per tanto tempo il ricordo dei coniugi Márai in Via Trento 64: come la famiglia Iorio dove discorrendo con il signor Mario e la moglie Carmelina si puň «vedere ad occhi aperti» dai loro ricordi la vita di tutti i giorni della famiglia Márai: le lunghe passeggiate, i concerti al Duomo e a Ravello, i bagni d’estate al mattino presto e le cene di Natale con le pietanze ungheresi, momenti di vita quotidiana semplici e di grande umanitŕ, tanto da far scrivere allo scrittore: Gli anni trascorsi a Salerno sono stati i migliori del nostro lungo esilio.

Oltre non andiamo, poiché nel leggere queste lettere ci troviamo di fronte alla parte piů intima e difficile che lo scrittore abbia dovuto affrontare: la malattia, la morte dei suoi cari, la solitudine e un senso di commozione ci prende alla gola.

Ma anche nel dolore  una sorta di ponte lo collega verso la sua amata Salerno e l’ultimo pensiero č sempre rivolto agli amici e allo zio della moglie, Luigi Marton, figura leggendaria che tanto ha aiutato la famiglia Márai e innumerevoli profughi ungheresi negli anni bui e difficili dell’esilio  e che ora riposa nel cimitero di Salerno.

Quanto a noi, proveremo a seguire uno dei tanti insegnamenti che Sándor Márai ci ha lasciato: come diventare finalmente cittadini consapevoli della nuova Europa.ą

 

 

 

TENGER  ÉS FÉNY –  MÁRAI SÁNDOR SALERNÓBAN

 

 A Campania tartományi Magyar Kulturális Társaság a kiállítás és a katalógus-könyv kiadásával álmait váltotta valóra: „láthatóvá” tenni Márai Sándor magyar író 1968-tól 1980-ig terjedő, Salernóban eltöltött éveit. 

Először is kötelességünknek éreztük, hogy ilyen módon nyilvánítsuk ki hálánkat a nagy író és szeretett felesége Matzner Lola előtt, akik sok kedves szóval illették a várost és salernói  barátaikat.

Óriási hatással volt ránk  annak a valódi kincsnek a felfedezése, melyet Márai Sándor adományozott barátainak és így Salerno városának. Fényképek, mozgó képek, könyvek, kézzel írt dedikációk, saját írógépe és a kiadatlan levelek, melyeknek egyikében így ír San Diegóból: Gyakran gondolunk arra , hogy Salerno mennyire az otthont jelenti számunkra . És mennyire aggódtak az 1980. november 23-i rettenetes földrengést követően, felidézvén a számukra kedves helyeket, kinyílvánítva mély szeretetüket a város, barátaik és ismerőseik felé.

Azt érezzük, hogy az író sok évvel távozása után is még mindig szeretne szorosan kötődni a városhoz,  barátaihoz, s ennek a kötődésnek a hála és a szeretet az alapja.

Nagy köszönetet mondunk azoknak az embereknek, akik hosszú ideig megőrizték Máraiék  emlékét a via Trento 64-ben. A Iorio család, Mario úr és felesége Carmelina elbeszéléseiből nyitott szemmel is látni lehet a Márai család mindennapi életét: a hosszú sétákat, a dómbeli és ravellói koncerteket, nyáron a kora reggeli tegeri fürdéseket, a karácsonyi vacsorákat magyar ételekkel, a mindennapi élet egyszerű és nagyon emberséges pillanatait. Ahogy az író lejegyzi: A Salernóban eltöltött  évek  voltak  hosszú  emigrációnk  legjobb  évei .

Többet ennél nem is kell mondanunk, a leveleket olvasva elénk tárul az író életének legintimebb,    legnehezebb része, amivel szembe kellett néznie: a betegség, kedvesei halála, az egyedüllét. Torkunkat szorítja a meghatottság.

De a fájdalomban is egy bizonyos híd köti össze szeretett Salernójával, egy gondolat repül barátai és szeretett felesége nagybátyja, Marton Lajos felé, aki a sötét és nehéz évek legendás alakjaként segített a Márai családnak és megszámlálhatatlan magyar kivándorlónak. Most a salernói temetőben nyugszik.

Ami minket illet, megpróbáljuk követni Márai Sándor egyik ránk hagyott tanítását: hogyan váljunk  végre  tudatos  polgárai az új Európának.

                                                                 Renato Mazzei

                                A Campania tartományi Magyar Kulturális Társaság Igazgatója

 

Az ismeretlen anyagok felkutatását és feldolgozását a Campania tartományi Magyar Kulturális Társaság nevében Renato Mazzei és Greksa Erzsébet végezte el.

 

 L’Associazione Culturale Ungherese della Campania con sede in Napoli presso il Consolato Ungherese ha al suo attivo numerose iniziative culturali, scientifiche e letterarie.

La nostra fortuna č quella di abitare in una cittŕ, Napoli, e in una Regione, la Campania, ricche di numerose e importanti testimonianze della cultura e della storia ungherese che risalgono a tempi immemorabili a partire dalla Regina Maria d’Ungheria sposa di Carlo II d’Angiň.

Infatti, ogni anno in occasione della festa nazionale ungherese del 15 Marzo organizziamo una cerimonia nella splendida chiesa di «Santa Maria Donna Regina Vecchia», dove č sepolta Maria d’Ungheria, in cui  ogni ungherese residente in Campania e ogni cittadino italiano amante dell’Ungheria puň partecipare.

Eccellente č anche il nostro rapporto di collaborazione con i militari ungheresi di stanza a Bagnoli presso il Comando NATO di Napoli, oltre duecento famiglie ungheresi vivono e lavorano a Bagnoli e per loro organizziamo visite guidate in tutta la Campania: Pompei, Paestum, il Cilento, la Costiera Amalfitana e  le altre bellezze storiche e paesaggistiche presenti in Campania.

Abbiamo anche un coro polifonico l’Associazione «Musica Nova» che canta in perfetto ungherese l’inno nazionale e altri canti ungheresi che riscuote sempre, per la sua bravura e simpatia, un grande successo in ogni occasione importante come la visita ufficiale del Presidente Mádl a Napoli e l’apertura della mostra su Sándor Márai a Salerno alla presenza del Ministro della Cultura Ungherese Hiller.

Questa importanta mostra si č svolta dal 27 Settembre al 22 Ottobre del 2003 a Salerno ed č stata ammirata da migliaia di visitatori che hanno potuto vedere non solo la mostra itinerante in Europa e nel Mondo realizzata dal Museo Letterario «Petőfi» di Budapest ma anche tutti i documenti inediti ritrovati da noi a Salerno.

Tutto questo č stato possibile grazie a sei mesi di duro ed iininterrotto lavoro  che č stato coronato dalla pubblicazione del libro-catalogo «Luce e mare. Sándor Márai a Salerno» che sarŕ presentato il 23 Aprile a Roma presso l’Accademia d’Ungheria in via Giulia.

 Altro motivo di grande soddisfazione č stato anche il protocollo d’intesa che la nostra Associazione ha realizzato tra la II Universitŕ di Napoli e l’Universitŕ «Semmelweis» di Budapest, con l’intento di favorire ricerche scientifiche ad altissimo livello nel campo della medicina bio-medica.

Altro ancora stiamo pensando di realizzare per favorire sempre di piů i rapporti e gli scambi culturali e scientifici tra la Campania e l’Ungheria di cui ne parleremo in altra occasione, poichč il senso piů profondo del nostro impegno č quello di realizzare nel nostro piccolo un’autentica «Diplomazia-Popolare» che a partire da noi stessi contribuisca a costruire quell’Europa Unita di pace e prosperitŕ che i grandi uomini come Sándor Márai hanno sempre sognato.

 

                                                 Renato Mazzei˛

 

ą La ricerca e l’elaborazione dei materiali inediti č stata effettuata da Renato Mazzei ed Erzsébet Greksa  dell’Associazione Culturale Ungherese della Campania.

˛ Direttore dell’Associazione Culturale Ungherese della Campania.      

 

 

 

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