Rimozione tatuaggi

Prima dello sviluppo dei sistemi laser ad impulso breve le possibilità terapeutiche per la rimozione di tatuaggi erano limitate a metodiche estremamente invasive quali dermoabrasione, saloabrasione, chemoabrasione, escissione chirurgica. Nel passato, sono state anche impiegate sorgenti laser quali CO2 e ARGON. Ma tutte queste metodiche possono determinare gravi danni cicatriziali per l'assoluta mancanza di selettività. Come per le lesioni pigmantarie i sistemi laser a impulso breve (con durata di impulso nell'ordine dei nsec) ed in particolare i Q-switched laser hanno rappresentato il più grande progresso nel trattamento dei tatuaggi, grazie alla loro capacità di interagire preferenzialmente con le strutture tissutali dermiche contenenti il pigmento esogeno.

MECCANISMO D'AZIONE: l'interazione della luce laser con il cromoforo determina profonde variazioni molecolari del pigmento stesso grazie ad una complessa interazione di svariati meccanismi fotobiologici, quali l'effetto fototermico, fotomeccanico e fotochimico, cui consegue sia la frammentazione delle particelle di inchiostro che modificazioni ottiche del pigmento stesso. I meccanismi coinvolti nella successiva rimozione del pigmento del tatuaggio sono in gran parte sconosciuti. Parrebbe dimostrato che la frammentazione del pigmento indotta principalmente dall'effetto fotoacustico del raggio laser, favorisca l'eliminazione del pigmento più profondo da parte delle cellule fagocitarie, mentre quello più superficiale verrebbe eliminato per via transepidermica, grazie al suo repentino passaggio allo stato gassoso dovuto alla rapida espansione termica del target.

NUMERO DI SEDUTE ED INTERVALLI TRA SEDUTE: il trattamento di un tatuaggio è una procedura che necessita di un numero elevato di sedute, che dipendono da numerose variabili. Alcune di queste sono legate a scelte dell'operatore quali l'affluenza e lo spot del raggio laser utilizzato e anche l'opportuna scelta dell'intervallo tra una seduta ed un'altra. Ma esistono altri fattori del tutto indipendenti dall'operatore e principalmente legati alla tipologia ed alle modalità di esecuzione del tatuaggio, che influenzano in modo sostanziale il numero di sedute ed il buon esito del trattamento stesso.


Dopo 10 sedute di trattamento.
Rimane da completare parte della zona superiore.
La parte inferiore è stata trattata 2 volte con schiarimento, poi il paziente ha preferito tenerla e sovrapporre in seguito un altro tatuaggio.


Dopo 4 sedute di trattamento.


Dopo 3 sedute di trattamento.