Pulizie di primavera inoltrata
 
Volevo comunicare a tutti la mia leggerezza.
Finalmente sono riuscito a finire il cambio di stagione inoltrata passando dai maglioni di lana alle canottiere di cotone....
Ma non è tutto, ho scoperto che in quell’armadio si erano accumulati cumuli di ossa, scheletri e ricordi di un passato ancora molto vicino, nel mettere a posto e ripulire ho catalogato quasi tutti i pezzi ossei ora mi tocca solo riordinarli cronologicamente, appena avrò un po’ di tempo e lo stomaco per farlo, non mancherò, però mi sento più leggero e sereno, e questo, penso, sia la cosa più importante.
Nel rivedere quelle ossa comunque un velo di melanconia mi ha preso e, devo dire, se non fosse stato per gli eventi del mattino, forse, sarei stato molto triste, è per questo che voglio ricordare e ringraziare una persona, che ora non è più su questa terra ma che col suo ultimo grido ha scosso, spero, le coscienze di qualcuno, un po’ anche la mia, mostrando a tutti in tutti questi anni, che nella vita tutte le difficoltà, tutti i momenti brutti, si affrontano, possibilmente col sorriso, o stringendo i denti, non dimenticando che intorno a noi ci sono altre persone ma non dimenticando che anche noi abbiamo il diritto ed il dovere di vivere.
Da mesi desideravo incontrarla, spesso sono passato davanti la porta di casa, parcheggiavo la macchina lì a poche decine di metri, eppure non ho trovato il tempo per bussare...
Cercando di guardare il mio sacco dietro le spalle ho scorto ancora una volta una grave mancanza: del bene che vuoi ad una persona te ne accorgi solo dopo che l’hai persa... è molto brutto, brutto è poco, ma non so dire altro...
Che senso avrebbe la vita terrena senza la forza dell’amore?
Grazie Rita, Fortis cadere cedere non potest, alla fine sei caduta ma non hai mai mollato.
Guardare Avanti, Sempre
giovedì 25 maggio 2006