Devo ammetterlo: è passato qualche giorno, sono sempre in ritardo, è vero, ma sembra che sia ieri. Parlerò, quindi, di ieri: sabato 6 Maggio 2006, giornata intensa, vissuta tutta di corsa, tra prove, tavole del palco, luci: un bel daffare fino a sera, alle fatidiche 20,30. Il momento tanto atteso in questi mesi, di lì a poco la liberazione. Dopo tanti martedì e giovedì passati a provare ascoltare e riprovare, inventare, cazzeggiare, scimmiottare, cantare, finalmente tutto sarebbe finito. Non pensate che per me sia stato un peso, ma un impegno è sempre un impegno ed un palco, davanti a tante persone, conoscenti e non, è sempre un palco, la sera della prima è sempre la sera della prima, per quante volte hai potuto provare, per quante volte ti sia ripetuto che ce la puoi fare, per tante volte che hai allontanato le angosce e l’ansia, lei è sempre lì ad attenderti: penso che la sera della prima,  per un attore come per un regista o uno spettatore, sia come nascere una volta ancora, una emozione particolare, che spesso è difficile descrivere, e che non si può dimenticare. Forse non l’ho ancora fatto e credo che sia il tempo di farlo ora: ringraziare tutti,  i presenti, il regista, gli attori, la mia ragazza, soprattutto questi ultimi per la pazienza nei miei confronti, conoscendomi, sanno che, durante le prove sono spesso esagerato e mi lascio trasportare dal mood della giornata.

Eccoci qua. Cerco un Dio è finito, portandosi dietro un piccolo grande vuoto, cosa faremo adesso? Saremo tutti in pensione? Ci metteremo tutti a giocare a Bocce? Forse non proprio.... che bello se si potesse partire per una piccola tourné.... già, che bello ma... chissà. Intanto pensiamo alle altre imminenti scadenze, poi si vedrà.

Grazie a tutti e alla proxima.......