INDIA: IL CORAGGIO DI PARTIRE 

  

    

Una nuova pagina si sta scrivendo nel libro della Congregazione, attraverso la provincia italiana. Sollecitata dalla missione *Ad Gentes * e dal desiderio di rivitalizzare la Provincia, le Suore della Misericordia di S.M.Maddalena Postel stanno aprendo nuovi orizzonti apostolici in India, nello stato del Kerala.

Esse sono state chiamate qui nella persona di Padre Johnson Joseph, studente indiano a Roma, per offrire la propria collaborazione nel campo educativo e nella cura dei poveri. E perché no? Per avere giovani suore nella provincia.

Esse si muovono spinte dalla carità di Cristo e animate dallo spirito missionario della fondatrice, S.M. Maddalena Postel che desiderava ardentemente portare la parola di Dio fino ai confini della terra. Spesso soleva dire: *Andrei anche in capo al mondo pur di guadagnare un'anima a Gesù Cristo, fosse anche in India* E qui Ella aspettava le sue suore. Infatti queste, arrivando, hanno trovato la storia della sua vita tradotta in lingua locale, (il malajalam ) fin dal 1954.

Interprete e protagonista del nuovo itinerario apostolico è Suor Paola Maria, Superiora Provinciale. Ella, con l'approvazione della Madre Generale Suor Maria Michel e guidata dal soffio dello Spirito Santo, il 21 giugno 1994, varca i confini dell'Europa guidando la prima comunità di Suore della Misericordia in India. Il gruppo è formato da Suor Maria Antonietta, Suor Maria Bernardetta, Suor Maria Della Croce e una laica di Fondi, Amelia Fiore.

Fedeli compagni di viaggio sono: il coraggio del rischio, l'umiltà ed il fiducioso abbandono nel Signore, dal quale scaturisce la forza di piantare il seme dell'amore di Dio là dove Lui chiama.

A Suor Maria Della Croce, a Suor Maria Antonietta e a Suor Maria Bernardetta il non facile impegno di farlo germogliare e crescere perché questo seme possa diventare un albero fecondo di frutti per il popolo indiano,  per la Chiesa,  per la Congregazione.

   

La certezza che l' incontro con Cristo, nella duplice mensa della Parola e della Eucaristia, darà vigore alla radice della nuova missione, questa certezza è la molla di ogni azione apostolica.

Il viaggio da Trivandrum a Punalur, sede della nostra missione, è allietato dalla varietà della vegetazione che spegne un po' del calore afoso e umido dei monsoni. L'attenzione è attratta dalle palme di cocco che svettano esili e superbe in un cielo greve di caldo torrido e di umidità, ondeggiando leggere al di sopra di tutto.

Il  sole  di  mezzogiorno  picchia  forte,  quando  la  piccola Comunità arriva a Punalur. Sempre guidata da Padre Johnson Joseph, nostro cofondatore in India, dopo un breve saluto al Vescovo di Punalur, Dr. Mathia Kappil, esse vengono accolte calorosamente dalle Suore dei Poveri, le quali hanno provveduto alla funzionalità della casa messa a disposizione dalla Diocesi, in Villakkudj.

Nel pomeriggio una visita: Kalà, una signora indù e la prima nostra amica indiana. Non abbiamo parlato, ma con il sorriso ed i gesti abbiamo comunicato a lungo.

Giorno dopo giorno le amicizie crescono e gli aiuti si moltiplicano: sono Sacerdoti, sono Suore, sono famiglie.

Presto la gente si accorge della nostra presenza e la nostra casa diventa meta per tutti; particolarmente per i bambini che vengono per avere una penna o una caramella, diventa principalmente meta di poveri,  sicuri di avere un piatto di riso e qualche rupia.

Dopo i primi timidi contatti si comincia con l'attività missionaria più semplice: la visita alle famiglie.

La difficoltà della lingua? Viene superata magnificamente dalla lingua del cuore che tutti esprimono e comprendono a meraviglia, poiché l'uomo non e importante per quello che possiede o produce quanto piuttosto per quello che è e che sente.

Dopo due settimane arriva la prima aspirante che facilita molto i nostri contatti poiché con l' aiuto di Amelia che conosce l' inglese, impara presto l'italiano. Poco dopo arriva la seconda, poi la terza aspirante, così piano piano il gruppo aumenta.

Anche il numero delle Suore cresce: il 4 marzo 1995 arriva Suor Maria Madeleine dalla Francia e il 14 settembre dello stesso anno arriva Suor Marie Claire dall' Inghilterra.

Mentre ci si dedica alla formazione delle aspiranti ed alla missione fra la gente, si costruisce la nostra casa di Alimukku.

Il 9 novembre arriva il *forzato* trasferimento alla nuova casa fra le lacrime della gente locale che non vuole lasciarci partire. La nostra casa di Piravantoor manca ancora dei servizi più urgenti; così per un lungo periodo si rimane accampate nella casa sfitta del parroco che si trova in prossimità della nostra casa in costruzione. L' unica stanza funge da studio, da refettorio e da dormitorio.

Ad Alimukku tutto ricomincia, ma grazie a Dio, con meno difficoltà poiché le aspiranti conoscono l'italiano e l'inglese e noi abbiamo imparato qualche parola di malajalam. Quando parliamo la gente ride, ma anche questo è un modo di entrare in contatto con essa.

    

I PRIMI FRUTTI

Dopo cinque anni di presenza nel Kerala la congregazione raccoglie finalmente i primi frutti della sua messe, quando Dora Mary , Mary Delina, Merly, Metilda, Sheeba e Pushpalatha fanno la prima professione, l'8 dicembre 1999, nella Cattedrale S. Maria di Punalur, venti Sacerdoti hanno concelebrato la S. Messa presieduta da S. E. Mathia Kappil, Vescovo di Punalur.

La Madre Generale suor Cecile Banse, accompagnata dalla madre Provinciale Suor Paola Maria e da Suor Celine, consigliera generale, ha accettato i loro voti.

La Cattedrale era letteralmente gremita di gente: parenti delle professande, Suore, amici e parrocchiani. Tutti I partecipanti alla cerimonia ( più di seicento ) sono stati invitati al pranzo servito nei locali della scuola *S.Maria Goretti*.

   

E LA STORIA CONTINUA

Mai potremo dimenticare I preziosi aiuti materiali , morali e spirituali ricevuti dal nostro *buon Angelo* padre Felix Arikariparambill vicario generale, di padre Johnson Joseph nostro cofondatore, di padre Stefano Thomas nostro parroco ad Alimukku.

Ma la nostra imperitura riconoscenza va ai nostri benefattori : Mons Vincenzo Maria Farano, arcivescovo di Gaeta, che ha dato tutto ciò di cui disponeva per la costruzione della missione di Alimukku e a Salvatore Aucello, l'ingegnere che ha progettato la casa e che tante volte è venuto in India per seguire da vicino i lavori, rinunciando spesso a ferie e famiglia.

  

  

PROGETTI

Questi sono i progetti della nostra missione:

- La pastorale parrocchiale

- La pastorale presso le famiglie

- L'attività educativa (pensiamo di iniziare con la scuola materna)

- L'attività di taglio cucito e ricamo per le ragazze che non vanno a scuola o si fermano alle prime classi elementari

- Il dispensario

- L'accoglienza e la cura dei poveri, dai molteplici volti.