India:
Notizie generali |
L'
India, nel mondo, è il settimo paese più esteso e il secondo più popoloso,
dopo la Cina; ha un'area di 3,287,263 kmq ed oltre 1 miliardo di abitanti. Secondo le attuali previsioni è
destinata a superare la Cina nel 2030.
Può
essere divisa in quattro regioni principali: l' Himalaya, le pianure
settentrionali, l'Altopiano di Deccan e la regione di Ghats. È la più grande
pianura alluvionale del mondo e comprende la parte maggiore dei bacini
dell'Indo, il Gange e il Brahmaputra . Occupa più di due terzi dell'area del subcontinente indiano, ed
ha
la maggior parte dei depositi minerali del subcontinente, molti di essi non
sfruttati appieno.
Le
origini razziali e culturali diverse sono legate con quelle degli altri paesi
come Pakistan, Bangladesh, Nepal, Bhutan, e Sri Lanka; il paese ha 18 lingue
maggiori e più di 1.000 minori. La costituzione indiana ha tentato di sradicare
il sistema delle caste che nega da secoli l'opportunità di avanzamento sociale
ai più derelitti, gli Intoccabili (o Harijans, "bambini di Dio", come
Gandhi li chiamò ). I maggiori gruppi religiosi sono indù (82 %), musulmani
(12.1 %), Cristiani (2.3 %), e Sikhs (1.94 %). Altre minoranze religiose
importanti sono buddisti, jains, e parsis. L'ascesa di nazionalismo religioso e
fondamentalismo in India durante gli anni 1980 e 1990 ha aumentato tensioni
politiche e sociali in alcune aree, sfociate nel 1992 e 1993 con violente
insurrezioni nel Punjab. L'India è un paese secolare che ha assorbito
tradizionalmente e ha dato nascita a una varietà di religioni e sette
religiose. La maggioranza di indiani attuali è indù, comunque, e questo è
riflesso in molti aspetti della cultura condivisa attraverso il paese. L'
Induismo stesso ha, durante il corso di secoli, assorbito e evoluto un numero di
filosofie diverse, dall'Advaita filosofico di Shankara alla devozione del Bhakti.
Il
governo ha prestato la particolare attenzione ai problemi della salute ma,
nonostante sforzi notevoli in aree di medicina preventiva, igiene, e nutrizione,
le condizioni della salute rimangono precarie, anche se epidemie di colera,
dissenteria, e elefantiasi non siano più comuni. Molta della popolazione,
comunque, continua a patire malnutrizione. Progressi notevoli si sono avuti nel
combattere la lebbra, la malaria e la tubercolosi. La previsione di vita è
ancora bassa: 63 anni.
Dall'
indipendenza del 1947, l' India ha cercato di sviluppare un sistema di scuola
moderno, ma l'istruzione della
grande e giovane popolazione indiana, con le sue complessità sociali e
religiose non è stata facile. La percentuale di analfabetismo è ancora vicina
al 50%.
I
giovani rappresentano una grande risorsa: più del 33% della popolazione ha meno
di 15 anni!
Storia
Si
hanno pochissime notizie dell' India preistorica e tutte basate su ritrovamenti
archeologici. Si ha qualche dato dal 1200 a.C. sul
Veda, raccolta di scritture sacre. Nel 326 a.C. spedizione di Alessandro
il Grande, dal 320 d. C. dinastia di Gupta. Nel V secolo invasioni e crollo
dell' impero Gupta. Conquiste musulmane con Mahmud di Ghaznì (999-1030), di
Ala-ud-chiasso (1296-1316). Nel 1398 distrusse Delhi, massacrando i suoi
abitanti. Nel 1526 Babur, un discendente di Tamerlano, fondò l' impero Mughal.
Akbar, suo nipote conquistò il Punjab, Rajputana e Gujarat, il Bengala, il
Kashmir ed il Sind. L' età d'oro dell'Impero di Mughal arrivò con Shah Jahan,
che costruì il Taj Mahal.
Varie
potenze europee cercarono una strada
nuova per l'Estremo Oriente. Dopo inserimenti portoghesi, olandesi e francesi la
spuntò, dopo varie battaglie, la Compagnia delle Indie orientali, che mantenne
lo stato di ditta commerciale e privata fino a che nel 1773 divenne un'agenzia
del semi-ufficiale del governo britannico. Si dovette far fronte a numerose
rivolte, la più importante delle quali fu la rivolta dei Sepoy, il 10 Maggio
1857. Nel 1876 proclamazione della regina Vittoria ad Imperatrice delle Indie.
Nella prima metà del 1900 fondamentale fu la lotta condatta dal Mahatma Ghandi,
con metodi nuovi di boicottaggio non violento quali la tessitura e la produzione
del sale. Si arrivò alla seconda guerra mondiale e Ghandi, sentendo ormai
vicina la liberazione, fece del tutto per evitare la divisione che la "pax
britannica del divide ed impera" andava promovendo. Il 15 Agosto 1947,
India e Pakistan furono stabiliti come stati indipendenti. Aree prevalentemente
abitate da indù furono assegnate all' India, quelle con una popolazione
prevalentemente musulmana al Pakistan. Le conseguenze di questa dissennata
decisione sfociarono in sanguinose battaglie ed in decine di milioni di morti e
di rifugiati, in un paese e nell' altro. Nel 1961 annessione degli ultimi domini
portoghesi: Goa, Daman, e Diu. Nel 1962 le dispute di frontiera tra India e Cina
sfociarono nello sconfinamento dei Cinesi in territorio indiano. Nel 1966, due
anni dopo la morte di Nehru e subito dopo quella di Shastri (primo ministro in
quel periodo) andò al potere Indhira Ghandi che favorì l' indipendenza del
Bangladesh dall' odiato Pakistan. Nel 1980 Indhira vinse le elezioni generali.
Nel 1984 occupazione armata di Amritsar, tempio sacro sikh ed uccisione di
Indhira; il potere passa al figlio Rajiv. Catastrofe di Bhopal, con l'
espolsione della fabbrica della Union Carbide che uccise almeno diecimila
persone.
Durante
i primi anni 1990 le tensioni tra India e Pakistan sul Kashmir
erano aumentate ed il primo ministro pakistano Benazir Bhutto sostenne
apertamente i ribelli musulmani nel Kashmir indiano. Nel 1993
un terremoto a circa 320 km ad ovest di Hyderabad provocò la morte di
almeno diecimila persone e la distruzione di centinaia di villaggi. Nel 1997 il
nuovo primo ministro Gujral annuncia lotta alla "piaga della
corruzione", inondazioni nel Himachal Pradesh, morte di Madre Teresa di
Calcutta che per oltre 50 anni aveva dato assistenza ai più poveri dei poveri.
Nel
1998 esplosione della bomba atomica indiana, Nel 1999 prima distensione dei
rapporti col Pakistan, con l' inaugurazione di un servizio di autobus tra i due
paesi. Nel 2001 un terremoto nello stato del Guyarat provoca decine di migliaia
di morti ed innumerevoli feriti e dispersi.
Lo
stato del Kerala
Situato
nell'India sud-occidentale, delimitato a nord dallo stato del Karnataka, ad est
dallo Stato Tamil Nadu e a sud e ovest dal Mare Arabico. Kerala è uno dei più
piccoli di stati indiani, avendo un'area di 38,863 km2 ma anche uno
dei più popolosi (popolazione circa 40 milioni). Una cintura di bassopiani da
16 a 19 km si estende lungo la costa. Il retroterra è una pianura alluvionale
larga da circa 48 a 64 km. Nella sezione orientale si trovano i Ghats
Occidentali, un altopiano con altezza sino a 2,134 m. I prodotti agricoli
principali dello stato sono riso, tapioca, cocco, noci di areca, semi da olio,
pepe, canna dello zucchero, gomma, tè, caffè e cardamomo; quasi tutto il pepe
nero e la gomma dell'India vengono prodotti nel Kerala. Vengono allevati bufalo indiano ed altri bovini, pecore e capre.
La maggior parte delle installazioni industriali nello stato è posseduta o
patrocinata dal governo. Industrie private sono dedicate alla lavorazione dell'
anacardio (un tipo di noce molto apprezzato) e a una fibra derivata dalla noce
di cocco. Si fabbricano inoltre tegole, tessili, ceramiche, fertilizzanti,
prodotti chimici e vetro. In aggiunta numerose fabbriche trattano i prodotti
agricoli e minerali dello stato. Anche la pesca è un'attività fiorente. Il
capitale del Kerala è Trivandrum. Cochin è un porto importante.
Lo
stato di Kerala fu formato nel 1956 da territori presi dai precedenti stati di
Travancore-Cochin State e Madras, includendo la maggior parte della Costa di
Malabar.
A
seguito dei rapporti commerciali sia con l'area del Mediterraneo che con quella
dell'estremo oriente, il Kerala ha diverse popolazioni e culture. Il commercio
delle spezie con la Grecia e Roma, in particolare, era fiorente nei primi secoli
A.C.. C'è una antica comunità ebrea, e una setta di Cristiani Siriani che ha
le sue radici in una visita di S. Tommaso, l'apostolo nel 1 secolo D.C.. I
commercianti arabi hanno portato l'Islam nell'VIII secolo, Vasco Gama sbarcò
vicino a Calicut nel 1498. A partire dall'indipendenza indiana il Kerala,
assieme al Bengala occidentale, è stato una roccaforte del comunismo indiano,
ancora molto forte ai nostri giorni.
La
lingua parlata nel Kerala è il Malayalam, una lingua Dravidiana originata dal
Tamil ma che ha incorporato un numero considerevole di vocaboli sanscriti. Ha
una ricca letteratura e, nel campo delle arti, il Kerala è specialmente noto
per una danza: il Kathakali. Anche l'antica arte marziale Kalari ha origine in
questo stato.
Sebbene
sia uno degli stati più piccoli, il Kerala è peculiare per molte ragioni.
Anche se a forte maggioranza indù, lo stato ha significative minoranze
musulmane e cristiane, che generalmente convivono senza particolari problemi. Le
donne hanno tradizionalmente una posizione sociale alta e in alcune comunità,
come i Nairs, si segue il sistema del matriarcato. Questo aspetto, da cui deriva
un alto livello di istruzione fra le donne è probabilmente un fattore chiave
per la percentuale di alfabetizzazione che supera il 90%, la bassa mortalità
infantile e la salute. Nello stato vi sono anche cinque università e le cure
mediche sono migliori che in altri stati dell'India. Il livello alto di
disoccupazione, comunque, resta un problema molto importante da risolvere.
In
molte parti dello stato, ed in particolare nelle zone in cui si trovano le due
comunità delle Suore della Misericordia, la situazione è molto critica ed è
quindi necessaria un'azione capillare per il sostegno dei più negletti. È in
questi posti che si tenta di essere sempre e senza esitazione alcuna "dalla
parte dei poveri" seguendo il carisma della congregazione.
Nota:
Questo
sito è dedicato alla Suore della Misericordia di S. M.M. Postel in India
ma ritengo utile dare anche qualche informazione sul PIME e sulla Chiesa
Il
PIME in India
La
prima missione del Pime, dopo l'Oceania, è stata l'India, in cui i nostri
missionari sono entrati nel 1854, quattro anni dopo la fondazione dell'Istituto.
In India e Bangladesh il Pime ha fondato (o contribuito a fondare) 14 diocesi,
quasi la metà del totale di diocesi iniziate dai nostri e poi passate al clero
locale. Da una quarantina d'anni il governo indiano ha dapprima ridotto e poi
bloccato quasi del tutto l'ingresso di missionari stranieri: per cui attualmente
vi sono in India solo una trentina di missionari del Pime, alcuni dei quali
indiani.
Il
Pime lavora soprattutto nello stato dell'Andhra Pradesh (sud est dell'India),
dove ha fondato l'arcidiocesi di Hyderabad e altre cinque diocesi ed è ancor
oggi presente in tutte: Vijayawada, Warangal, Eluru, Nalgonda e Khammameth, per
un lavoro di evangelizzazione volto in particolare ai non cristiani e ai «fuori
casta», fra i quali continua un buon movimento di conversioni.
Fra
le iniziative attuali dei missionari del Pime che si possono ricordare, le più
importanti sono: le scuole tecnica e secondaria di Eluru dirette dai missionari
laici del Pime, con migliaia di studenti; lebbrosari, cooperative e case di
ospitalità per handicappati
Un
buon gruppo di indiani fa oggi parte del Pime e questo anche grazie ai due
seminari di Eluru e di Pune.
La
Chiesa cattolica
Cattolici: 16.016.000 | Preti
diocesani:
9.655 |
Seminaristi: 9.525 |
Diocesi: 133 | Preti stranieri: 6.938 | Catechisti: 40.673 |
Vescovi: 147 | Fratelli: 3.671 | |
Parrocchie: 7.247 | Religiose: 73.030 |