Beata Marta Le Boutellier

 

 

A 20 chilometri da Saint-Lô, capoluogo del dipartimento della Manche, Percy è un paese molto calmo, circondato da dozzine di umili casali: la Cannière, la Henrière.

Il 2 dicembre 1816, tutti partecipano alla gioia della nascita di una bambina nella famiglia Le Bouteiller.

Aimée-Adèle è il suo nome di battesimo e difficilmente si può immaginare un'origine più umile. Alla povera famiglia contadina, già provata dalle malattie, viene a mancare il padre, ad appena 39 anni, quando Aimée ne aveva 11.

 

Aimée, era dei suoi genitori.

Aimée di Dio, questo era il suo segreto .

Né la povertà,

né la morte prematura di un padre,

né il dolore di una madre,

né la durezza della condizione in cui vive,

niente potrà toglierle questa felicità .

 

Quando torna da scuola, Aimée-Adèle diviene l'aiuto prezioso di sua madre ma essa sogna una vita religiosa. Quando? E' ancora un segreto.

A 25 anni decide di entrare nella comunità fondata da Madre Marie-Madeleine Postel, a Saint-Sauveur-le-Vicomte e il 14 settembre 1842 prende l'abito da novizia e riceve il suo nuovo nome: suor Marta.

Si occuperà successivamente dei lavori nella cucina, negli orti e nella fattoria, ma l'attività della dispensa sarà per 30 anni la sua maggiore occupazione. Per più della metà della sua vita religiosa sarà lieta di fornire anche un buon sidro, preparato con tanto amore. Una vita semplice ed umile, di oscurità e di servizio per gli altri.

Divenuta religiosa la sua vita si trovò in pericolo ma per intercessione della sua Madre ottenne la guarigione e conservò questo segreto fino alla morte della Fondatrice.

Una vita senza rumore, nella pace del cuore, fino al 18 marzo 1883 quando si addormenta dolcemente, dolcemente come aveva vissuto.