Combattere la violenza
Estratto dal documento "Violence prevention" ottenibile on line al sito http://www.who.ch/hpr
Insieme dobbiamo costruire e sviluppare per il futuro una cultura di pace basata sulla non-violenza, il dialogo, il mutuo rispetto e la giustizia sociale. E' un obiettivo non facile e non immediato ma è comunque possibile e, in questi tempi che vedono nuove forme di conflitti e di violenze, è assolutamente necessario Il Dalai Lama, genn 1995 Terrorismo, genocidi, assassini politici, crimini violenti, abusi, assalti, torture, moleste, vessazioni ed altri modi di forza, in violazione dei più basilari diritti umani, sono purtroppo ormai diventati parte della nostra esistenza quotidiana. Carlyle Guerra de Macedo |
Cosa si intende per "violenza"? Si intende l' uso intenzionale di forza o potere, minacciato o attualizzato, contro se stessi, un' altra persona, un gruppo o una comunità e che provoca, o può provocare, danni fisici o morali, morte, sottosviluppo o privazioni. Può essere autoinflitta (suicidio), interpersonale (in alcune famiglie nei riguardi delle donne, abusi sessuali, rapine etc) o organizzata (da gruppi sociali, religiosi o politici nei riguardi di altri gruppi)
Quali sono le cause della violenza? Le cause della violenza sono complicate e variano a seconda dei differenti contesti culturali ed economici, si ritiene comunque che le seguenti caratteristiche individuali possano contribuire ad alimentarla.
conoscenza, attitudini nel proprio ambiente e mancanza di comunicazioni col mondo esterno
utilizzo di alcool e droghe
l' essere stati vittime o testimoni di atti di violenza interpersonale (es. abusi sessuali)
facile accesso ad armi e munizioni
Elementi che contribuiscono, in ambito familiare:
mancanza di affetto
esposizione alla violenza in casa propria
punizioni fisiche ed abusi minorili
genitori o parenti coinvolti in atti di violenza
Fattori, economici e sociali che possono contribuire:
ineguaglianza socio-economica, povertà, urbanizzazione spinta e sovraffollamento
rapido sviluppo economico con alti livelli di disoccupazione giovanile
influenza dei mass-media
norme sociali che supportano un comportamento violento
disponibilità di armi
Perchè focalizzare l' intervento nelle scuole? Le scuole naturalmente non possono controllare molti fattori che influenzano la violenza, come spese militari, vendita di armi, corruzione nei membri del governo e della polizia, ma senz' altro il settore educativo può aiutare a costruire una rete di istituzioni che lavorano per identificare ed eliminare il ciclo della violenza. Il particolare la scuola può:
creare una politica pubblica che promuova la salute
sviluppare la capacità a risolvere conflitti interpersonali in modo non violento
riorientare i servizi sulla salute
sviluppare ambienti favorevoli alla repressione della violenza
mobilizzare le azioni della comunità
CONVINCERE GLI ALTRI CHE LA PREVENZIONE DELLA VIOLENZA NELLE SCUOLE E' IMPORTANTE PERCHE' LA VIOLENZA:
inibisce il benessere ed il potenziale di apprendimento di milioni di bambini nel mondo
è un problema socio-economico di tutte le nazioni
si impara, talvolta nei primi anni, e quindi si può anche "disimparare"
può, attraverso metodi efficaci, pratici e tempestivi essere prevenuta nelle scuole6
le valutazioni su vari progetti ha dato risultati molto promettenti
Una volta che si sia concordato che sono necessari interventi di prevenzione della violenza nell' ambito di una scuola è necessario che si formi un comitato composto sia da docenti che studenti, genitori, membri esterni della comunità, associazioni giovanili etc.
E' anche importante che si esegua un' analisi della situazione attuale e dei problemi, onde meglio conoscere le peculiarità della situazione locale. Questo serve anche per coinvolgere eventualmente le autorità politiche sulla necessità di un eventuale supporto, serve come base per affrontare i singoli problemi, per pianificare e valutare gli interventi.
Nel valutare la situazione locale la risposta alle seguenti domande può essere una base di approfondimento:
Quanto sicura è la scuola? Quali percezioni di sicurezza hanno studenti, docenti, amministratori? Qual' è la natura dell' ambiente? Quanto sono sicuri gli studenti fuori della scuola? Quanto sicure sono le strade di accesso alla scuola? Vi sono problemi di droga? Viene usata violenza nelle manifestazioni studentesche? Quali risorse, economiche o umane, sono disponibili? Esistono già dei programmi di intervento ai quali questo può essere affiancato?
E' molto importante che vengano chiaramente fissati degli obiettivi e delle attività di cui si possano misurare anche i risultati.
INTEGRAZIONE DELLA PREVENZIONE DELLA VIOLENZA NEL PROGRAMMA DI "PROMOZIONE DELLA SALUTE" NELLA SCUOLA
Educare il bambino di oggi significa prevenire il criminale di domani Carlyle Guerra de Macedo
I docenti devono, in ambito interculturale, aiutare alunni e studenti ad acquisire informazioni accurate circa:
vari tipi di violenza: es. autoinflitta, familiare o extrafamiliare, abusi sessuali, abbandoni, politica o organizzata, negli stadi e negli assembramenti, religiosa, etnica etc
differenti contesti in cui la violenza ha luogo: es. casa, scuola, strada etc
conseguenze della violenza
rischi per i più piccoli (esposizione alla violenza, alcool, droghe, abusi) da cui non sanno difendersi e di cui talvolta non conoscono gli effetti
ruolo dei mass media ( televisione, cinema, giornali)
cosa può proteggere i giovani dalla violenza: es. conoscenza del problema, abilità ad utilizzare soluzioni alternative, a prevedere conseguenze
ruolo e partecipazione delle famiglie, identificazione di eventuali problemi in maniera chiara e non discriminante ( altrimenti dovrebbe farsi anche un corso parallelo sul razzismo).
il significato reali dei diritti umani nella loro forma più ampia.
E' sempre da ricordare che anche in questo caso vale la legge che "prevenire è sempre meglio".
Esempi di obiettivi specifici, per gradi, nella prevenzione della violenza.
Asilo
Discutere come dire no a situazioni dannose per la salute o il benessere proprio o di altri bambiniGrado 1
Identificare situazioni in cui è necessario saper dir di no (es. ad una proposta di rubare) ed esaminare come un approccio positivo o la richiesta di aiuto possa risolvere un conflitto.Grado 2
Identificare altre situazioni in cui è necessario saper dir di no e metterle in pratica. Vedere il conflitto come una parte normale delle relazioni interpersonali e controllare l' importanza di una buona comunicazione, dell' analisi dei fatti e di un eventuale compromesso per risolverlo.Grado 3
Dimostrare le attitudini ad un ascolto attivo e ad una efficace comunicazione interpersonale che comporti attenzione, considerazione e rispetto. Mettere in pratica queste attitudini.Grado 4
Rendersi padroni dell' uso positivo della comunicazione, discutere e metterein pratica esempi di mediazione. Analizzare le conseguenze dei due sistemi (violento e non violento) nella risoluzione dei conflittiGrado 5
Proporre delle linee guida per una comunicazione efficace ed utilizzare il processo di mediazione nella risoluzione di conflitti. Identificare problemi familiari e mettere in pratica le linee guida per una comunicazione efficace nell' ambito della propria famiglia.Grado 6
Identificare importanti decisioni prese negli anni precedenti ed analizzarne cause ed effetti nel breve e lungo periodo. Descrivere i benefici delle decisioni prese in gruppo e le carattersitiche per diventare un buon membro di un gruppo.Grado 7
Dimostrare le strategie per risolvere conflitti e situazioni particolari, descrivere le cause di tali situazioni tra i giovani nelle scuole e comunità, analizzare i fattori ambientali che possono contribuire e le barriere, risorse e servizi per la prevenzioneGrado 8
Dimostrare l ' abilità a comunicare idee e lavorare assieme per un obiettivo comune (gruppo) Identificare le ragioni per cui alcuni possano cadere nella depressione e, al limite, arrivare a pensare al suicidio e descrivere come si può afrontare questi problemi. Identificare i fattori nella famiglia, nella scuola o nella comunità che possono diminuire la violenza, identificare anche le caratteristiche peculiari degli aggressori e delle vittime. Esaminare i sistemi con cui i conflitti possono essere risolti, lebarriere alla comunicazione e potenziali catalizzatori per la violenza.Scuole superiori Dimostrare l ' abilità a lavorare in gruppo ed a risolvere i conflitti in maniera pacifica. Differenziare le situazioni di emergenza che mettono a rischio la vita da quelle meno gravi ed esaminare azioni per ognuna di esse, dimostrare la potenzialità a portare aiuto ed a simulare risposte in situazioni di emergenza. Valutare situazioni di violenza e determinare come è meglio evitarle o risolverle.