Il film "Uccidete la democrazia" racconta il falso. Autore: Investigatore Frank....:-). Inviatemi le vostre segnalazioni
a investigatore@gmail.com
Ho visto il film "Uccidete la democrazia" di
Enrico Deaglio e Beppe Cremagnani. Ne avevo sentito parlare in questi
giorni e mi aveva incuriosito moltissimo. Il film cerca di dimostrare
che nelle elezioni politiche del 9 e 10 aprile 2006, circa un 1.200.0000
schede bianche siano state "convertite" in voti per Forza Italia.
In due ore sono riuscito a raccogliere informazioni sufficienti per poter
affermare che le prove per dimostrare i presunti brogli, così come
sostenute dai due autori, siano completamente infondate.
Il film dura un'ora e mezza, ma si può riassumere
in due minuti: è un fatto che nell'elezioni del 2006 ci sia stato
un crollo delle schede bianche. Da circa 1.600.000 nel 2001 si è
passati a quasi 450.000. C'è quindi una differenza di 1.250.000
schede bianche. Questo dato è sicuramente anomalo, ma non è
detto che sia statisticamente impossibile. La cosa che fa nascere molti
dubbi è l'omogeneità con cui le schede bianche si siano
distribuite su tutto il territorio nazionale. In altre parole, mentre
nelle scorse tornate elettorali era frequente vedere un 10% di schede
bianche in una provincia calabrese o un 7% in una provincia campana, piuttosto
che un 2% di schede bianche in una provincia lombarda - questa volta -
tutte le province hanno una percentuale di schede bianche compresa tra
l'1 e il 2%. Tanto a Reggio Calabria quanto a Belluno hanno votato scheda
bianca l'1 o il 2% della popolazione. E' effettivamente un dato che sorprende
a prima vista, ma che, come vedremo, è solo un'"illusione
ottica".
Ma procediamo per gradi.
A questo punto ci si chiede: se le schede bianche sono
state falsificate, in quale momento ciò è avvenuto? Nei
seggi elettorali? In sede ministeriale? O durante la trasmissione dei
dati? E' quello che si chiedono anche i due autori che ovviamente proveranno
a dare una risposta.
Nel film viene intervistato un programmatore americano
che ha realizzato un software che permette di "truccare" la
percentuale di schede bianche durante la trasmissione dei risultati dalle
sedi locali a quella centrale. E' proprio ciò che ipotizzano i
due autori del DVD.
E' infatti improponibile l'ipotesi in cui in ogni seggio
elettorale ci siano state persone che abbiano alterato il risultato: fortunatamente
i seggi sono presieduti da rappresentanti di lista e forze dell'ordine.
Inoltre, per fare in modo che in tutta Italia le schede bianche si attestassero
su percentuali dell'1 o 2%, sarebbe stata necessaria un'organizzazione
enorme, così capillare che avrebbe potuto cedere da un momento
all'altro: prima o poi qualcuno avrebbe parlato. E infatti questa tesi
è improponibile e viene subito abbandonata da Deaglio e Cremagnani.
Allora non resta che ipotizzare che i dati siano stati "truccati"
durante il trasferimento telematico dalle varie prefetture al ministero
degli Interni. Quindi, per dirla in breve, il baro sarebbe stato l'allora
ministro degli interni Beppe Pisanu. L'ipotesi sembra essere più
verosimile anche in considerazione degli strani comportamenti avuti da
Pisanu in quella famosa notte: una prolungato e inspiegabile ritardo nella
diffusione dei risultati, le interruzioni di comunicazioni con le circoscrizioni
locali oltre ai 2 o 3 incontri sospetti che Pisanu ebbe con Silvio Berlusconi
mentre doveva presiedere le operazioni di scrutinio. A ciò si aggiunge altro: a tutt'oggi il ministero degli
Interni non ha ancora rilasciato i dati ufficiali delle elezioni. Non
si sa ancora per via ufficiale quante siano le schede bianche a distanza
di diversi mesi dalle elezioni e ciò non fa altro che alimentare
i dubbi.
E allora cosa sarebbe successo? Secondo i due autori,
un software installato probabilmente nel server centrale del ministero
avrebbe modificato i dati provenienti dalle diverse prefetture. Più
precisamente avrebbe spostato i voti "bianchi" in voti per "Forza
Italia". Ecco perché le schede bianche hanno una percentuale
così bassa ed ecco perché Forza Italia avrebbe preso più
voti di quanti pronosticati negli Exit-Polls.
Ma ecco il colpo di scena: la giornalista del documentario
riesce in qualche modo da infiltrarsi (non si sa dove) e ad ottenere i
dati in possesso del ministero: "erano proprio lì dove dovevano
essere", dice. E proprio grazie a queste tabelle riesce a fare un
confronto con le passate elezioni e a verificare l'anomalo dato delle
schede bianche.
A questo punto si intuisce che le tabelle in possesso della giornalista
siano quelle "falsificate", cioè NON quelle che riportano
il numero esatto di schede bianche provenienti dalle prefetture, ma
quelle in cui le schede bianche sono state modificate in voti per Forza
Italia.
Già, ma se hai in mano queste tabelle e vuoi verificare
se il dato in esse contenute è effettivamente quello trasmesso
dalle prefetture, cosa fai? Se sostieni che durante il passaggio dalle
prefetture al ministero, i dati siano stati modificati illecitamente,
come fai a dimostrarlo? Beh sarebbe bastato andare presso una, due, dieci
prefetture e richiedere i dati ufficiali della provincia così come
comunicati al ministero: se questi dati non coincidono allora hai dimostrato
il broglio! E mi chiedo: perchè non lo hanno fatto? Del resto non
ci vuole molto e lo si può fare stando seduti davanti al PC: infatti
basta andare sui siti ufficiali delle prefetture e scaricare i documenti
relativi ai risultati locali delle elezioni. Non ci sono andati? No, non
hanno fatto nemmeno una ricerca su Internet. Ma come è possibile?
Dicono che nel passaggio dalla prefettura al ministero i dati siano stati
"truccati", riescono ad ottenere i dati del ministero (truccati)
e a quel punto non ti preoccupi di andarli a confrontare con quelli delle
prefetture locali? Sarebbe la pistola fumante... E invece i due cercano
di dimostrare il broglio proprio utilizzando come prova la bassa percentuale
di schede bianche: in altre parole usano l'indizio come una prova.
Beh io c'ho messo dieci minuti per trovare i documenti sui vari siti delle
prefetture. Ora si suppone che i documenti siano attendibili, a meno che
non si voglia ipotizzare che un gruppo di hacker di Forza Italia sia penetrato
nei diversi siti delle prefetture ed abbia cambiato anche i loro dati
ufficiali.
Facciamo qualche esempio:
Nel DVD (timer: 01:03:25) viene mostrata la seguente
tabella:
Il dato che più balza agli occhi è quello
di Benevento: è passato dal 10,4% di "bianche" del 2001
al 2,1% nel 2006. Statisticamente anomalo ma non impossibile. Bene, andiamo
sul sito della prefettura di Benevento, Ufficio territoriale del governo.
Più precisamente all'indirizzo http://www.utgprefetturabn.it/Sala%20Stampa%20politiche%202006/File%20PDF/00)%20Riepilogo%20dati.pdf
troviamo un documento in cui, a pagina 24, è riportata la seguente
tabella:
Guardate! Le schede bianche dichiarate dalla prefettura
di Benevento sono 4.134 (il 2,13%) cioè esattamente le stesse
della tabella del ministero degli Interni: quindi di sicuro la trasmissione
dei dati da Benevento a Roma ha funzionato bene, i dati delle "bianche"
non sono cambiati.
Ma andiamo anche in un'altra provincia. Dopo 1 ora, 3
minuti e 57 secondi, il filmato mostra la seguente tabella:
Guardate il dato di Cosenza perché questo è un caso singolare
e divertente: 9.598 schede bianche (dato del ministero, quindi
truccato!). Beh andiamo all'indirizzo http://www.prefettura.cosenza.it/media/doc_comunicazioni/VotiCamera.htm
dove troviamo la seguente tabella (dato rllasciato dalla Prefettura):
Attenzione alle schede bianche: la prefettura di Cosenza
dice che sono 9.589. Qui effettivamente un errore di trasmissione
c'è stato, ma in questo caso le schede bianche contate dal ministero
sono addirittura aumentate!!!
Ancora in calabria con la provincia di Reggio Calabria.
Nella tabella di sopra risultano 5.980 schede bianche pari all'1,9%.
Andiamo all'indirizzo http://www3.reggiocal.it/intranet/Prefettura/ELEZIONI-P/Riepilogo-Camera.pdf
dove troviamo il seguente documento ufficiale rilasciato dalla prefettura
di Reggio Calabria:
Le schede bianche sono esattamente 5.980. Quindi
anche in questo caso non c'è stata nessuna manipolazione durante
la trasmissione dei dati dalla prefettura al ministero.
Passiamo alla Sicilia. Il DVD mostra la seguente tabella:
Nel riquadro arancione è indicato il numero di
schede bianche: esattamente 2831, come nella tabella "truccata"
del ministero. Anche il trasferimento da Caltanissetta a Roma ha funzionato
correttamente.
Abbandoniamo il sud, per verificare se al nord le cose
stanno diversamente:
Provincia di Brescia. Ecco la tabella riportata nel DVD
Le bianche sono 7.812 sia per il comune di Brescia
sia per il ministero: anche al nord il trasferimento dei dati ha funzionato.
Beh le ricerche che ho fatto non hanno mostrato nessuna incongruenza.
Non ho visto i dati di tutte le prefetture perché dopo averne verificato
una decina ho ritenuto di avere prove sufficienti per ritenere infondate
le ipotesi di Deaglio e Cremagnani che vogliono che ci sia stata manipolazione
dei dati nel passaggio dalle circoscrizioni locali al ministero. Ma voi
potete farlo semplicemente andando su google e digitando il nome della
città seguito da "prefettura". Nel 90% dei casi i siti
delle prefetture riportano i dati delle passate elezioni politiche.
Ma un altro dato balza agli occhi ed evidenzia quanto
siano ignoranti in matematica coloro che hanno realizzato il documentario.
Ad un certo punto, confrontando le tabelle relative alle schede bianche
del 2001 e del 2006, cercano di dimostrare che, mentre nel 2001 le percentuali
erano molto variabili da provincia a provincia, nel 2006 invece sono tutte
molto simili tra di loro. Anzi scrivo testualmente ciò che dice
l'attrice nel DVD sulle "percentuali": "... una volta erano
tutte diverse, cinque anni fa, adesso invece sono tutte uguali. Tutti
omologati intorno all'1%. E la Lombardia con la sua storia così
diversa, con i mantovani, i cremonesi, gli emiliani, i varesotti, i leghisti:
beh adesso son tutti uguali? Si sono tutti omologati intorno a un piccolissimo
0,8%? Ecco la fiera Liguria con il ponente che vota a destra tradizionalmente
e il levante che vota a sinistra. Beh adesso tutti d'amore e d'accordo?
Si sono allineati intorno allo 0,8%! Questo è davvero clamoroso:
la Campania! Qui le schede bianche oscillano tra l'8 e il 10% (nel 2001
ndr). Deve esserci stato il passaggio di un meteorite. 250.000
persone hanno abbandonato lo scetticismo. Il risultato è uguale,
tutti intorno all'1,4%." (nel 2006 ndr)
Beh, basta confrontare i risultati delle tabelle del 2001 con quelle del
2006 per rendersi conto che la diminuizione delle schede bianche è
perfettametne proporzionale. Certo, se leggo che a Biella nel 2001 votavano
"bianca" il 3,9% mentre nel 2006 lo hanno fatto solo l'1,1%
mentre a Cuneo nel 2001 votavano "bianca" il 5,5% mentre nel
2006 lo faceva solo l'1,5%, d'istinto penserei che i due autori hanno
ragione. E mi verrebbe anche da dire (perché è un fatto)
che mentre nel 2001 i dati oscillavano dal 3,9% al 5,5% (ampia oscillazione!)
ora invece oscillano dall'1,1% al 1,5% (piccolissima oscillazione!!).
E' soltanto un'impressione "visiva", un'illusione ottica, perché
se vedo percentuali tipo 1,2% o 1,8% credo sempre che si tratti dell'1%.
Mentre se leggo 3,6% o 5,9% ho l'impressione che le percentuali siano
molto diverse e "distanti" tra loro. Quello che invece bisogna
fare è il rapporto tra la percentuale del 2001 e quella del 2006
per verificare se la diminuizione sia proporzionale in tutte le provincie
e compatibile con il dato nazionale.
Allora se a Biella nel 2001 hanno votato scheda bianca il 3,9% mentre
nel 2006 lo ha fatto l'1,1%, vuol dire che nel 2006 c'è stata
una diminuizione di schede bianche pari al 71,8% rispetto al 2001:
infatti la differenza tra 3,9% e 1,1% (cioè il 2,8%) è esattamente
il 71,8% di 3,9 (il calcolo è il seguente: 2,8 / (3,9/100)). Allo
stesso modo a Cuneo, la diminuizione dal 5,5% del 2001 al 1,5% nel 2006
corrisponde esattamente ad un decremento del 72,7% in meno rispetto
al 2001! E' praticamente la stessa percentuale!!!
Faccio un altro esempio, molto semplice, a beneficio
di Deaglio e Cremagnani che sicuramente non hanno capito il concetto appena
esposto:
Supponiamo che nel 2001 e nel 2006 abbia votato 1 milione di persone,
a Napoli e a Milano. Ipotizziamo che nel 2001 a Napoli votavano scheda
bianca 60.000 persone, pari al 6% di un milione. A Milano invece
votavano scheda bianche solo 35.000 persone, pari al 3,5% di un milione.
Beh è una differenza enorme: 6% contro 3,5%.
Ora supponiamo che nel 2006 ci sia stata una diminuizione del 70%
di elettori che hanno votato scheda bianca, ma che gli elettorri complessivi
siano sempre 1 milione, sia per Napoli che per Milano.
Allora: 60.000 del 2001, meno il 70% fa: 60.000 - ((60.000/100) * 70)= 60.000 - 42.000 = 18.000 schede bianche Mentrea Milano, 35.000 meno il 70% fa: 35.000 - ((35.000/100)*70)
= 35.000 - 24.500 = 10.500 schede bianche
Ora ricalcoliamo il valore percentuale delle schede bianche in relazione
al milione di elettori: 18.000 è pari all'1,8% di un milione, mentre 10.500 è
pari all'1,05% di 1 milione.
Ma come è possibile? E' asssurdo! Ci sono stati sicuramente brogli
perché mentre nel 2001 le percentuali erano così distanti
(6% contro 3,5% con uno scarto di 2,5 punti percentuali) ora sono tutte
omologate intorno all'1%! (1,8% contro 1,05% con uno scarto infinitesimale
dello 0,75%). Effettivamente la matematica fa brutti scherzi!
Analizzando i dati regione per regione si nota come il
decremento delle schede bianche è del tutto compatibile con le
nuove percentuali del 2006. L'analisi fatta dai due autori del DVD è
di una superficialità incredibile: bastava fare una banalissima
proporzione per rendersi conto di come i dati siano spaventosamente proporzionali
e questo lo si vedrà nelle tabelle riportate di seguito.
E' un po come dire che per arrivare al punto A devo percorrere 390 metri
e per arrivare al punto B ne devo percorrere 510. Sembra che i due punti
siano molto distanti tra loro. Ma se dico che per arrivare al punto A
devo percorrere 0,39 Km e per arrivare a B ne devo percorrere 0,51Km (che
praticamente significa dire la stessa cosa) sembra che tra i due punti
ci siano due passi. Ciò perché, otticamente, diamo importanza
solo a quello zero in comune che c'è prima delle cifre decimali
e non prendiamo in considerazione le cifre che sono dopo la virgola.
Così è facile dire che prima le percentuali oscillavano
dal 7 al 10% mentre ora sono tutte tra l'1 e il 2%. In realtà le
nuove percentuali sono perfettamente compatibili e proporzionali alle
precendenti.
Ecco di seguito la tabella della Lombardia:
2001
2006
Percentuale di decremento risp. 2001
Bergamo
3,0
0,9
70
Brescia
3,1
1,0
68,1
Como
2,8
0,8
71,43
Cremona
3,9
1,2
69,24
Lecco
3,5
1,0
71,43
Lodi
3,1
1,0
68,1
Mantova
4,3
1,2
72,1
Milano
1,8
0,6
66,7
Monza
-
Pavia
4,9
1,2
75,6
Sondrio
5,0
1,3
74
Varese
2,7
0,8
70,38
Totale
2,8
0,8
71,43
Il dato a livello nazionale è di 1.600.000 schede
bianche del 2001 e 450.000 schede bianche nel 2006: la percentuale di
decremento nazionale è esattamente 72%.
Quindi se si è verificata quella riduzione a livello nazionale,
era normale attendersi uguale diminuizione a livello locale: le cifre
sono prefettamente proporzionali provincia per provincia, altro che dati
omologati tra l'1 e il 2%.
Anche per le altre regioni il decremento delle schede bianche delle varie
provincie nel 2006 è perfettamente proporzionale al valore riscontrato
nel nel 2001 e compatibile con il dato nazionale.
Conclusioni
Alla fine della storia l'unica cosa che si può
affermare è che tra il 2001 e il 2006 c'è stata una rilevante
diminuizione di elettori che ha votato scheda bianca. Questo è
un dato anomalo, ma non è né statisticamente (ne tantomento
matematicamente) impossibile. Potrebbe essere spiegato col fatto che il
ritorno al propozionale abbia fatto aumentare il numero di coloro che
esprimono una preferenza (infatti bisognava mettere solo una croce su
un simbolo, senza scrivere nomi e cognomi dei candidati). Si potrebbe
spiegare in virtù dell'accesa campagna elettorale e della mobilitazione
popolare che ne è conseguita. Ad ogni modo questo dato non è
una prova che possa in alcun modo dimostrare la presenza di brogli.
Non è verificato che i dati delle prefetture siano stati manomessi
durante il trasferimento al Viminale (dai documenti che ho reperito i
due dati coincidono perfettamente).
Non può assolutamente essere rilevante il fatto che le percentuali
di schede bianche in tutte le province si attenstano su percentuali che
vanno dall'1 al 2% e che ciò dovrebbe dimostrare la presenza di
brogli. Ciò perché, considerando la riduzione nazionale
delle schede bianche, le percentuali locali sono esattamente quelle che
bisognava attendersi; sono cioè perfettamente propozionali al dato
di riduzione nazionale. Anzi, questa "inconfutabile prova" è,
come ho dimostrato, una cantonata di proporzioni bibliche.
Alla luce di tutto ciò, l'unico fatto dimostrabile è che
ho speso venti euro per sapere che le schede bianche nel 2006 sono scese
a 450.000 e che in America c'è un programmatore che sa scrivere
un programma che quando vede un 5% lo cambia in un 2%. Lo so fare anche
io, ma non è detto che sia stato usato per le truccare le elezioni.
Dov'è la prova?
Certo, i brogli potrebbero esserci stati: ma il film "Uccidete la
democrazia" non dimostra assolutamente niente. Anzi le presunte prove
dimostrerebbero il contrario.
Quindi, se Deaglio e Cremagani passano su questo sito, gentilmente mi
restituiscano i soldi. Mi contattino per email per tutti i dettagli.
Prima di salutarvi vi dico che odio Berlusconi e tutta la sua schiera
e fin quando ci sarà lui voterò a sinistra. Ma di fronte
alla verità non ho orientamenti politici.
Con la speranza che tutte le verità prima o poi vengano a galla,
vi ringrazio dell'attenzione.
Autore: Investigatore Frank....:-). Inviatemi le vostre
segnalazioni a investigatore@gmail.com
Attenzione! Dopo aver pubblicato questa pagina ho ricevuto decine e decine di mail (alcune anche molto offensive) di persone che mi chiedevano di commentare alcuni fatti strani delle passate elezioni al fine di dimostrare l'esistenza di brogli elettorali. Preciso che io in questa pagina non sostengo che i brogli NON ci siano stati e che tutto sia stato regolare. Sostengo solo (e dimostro) che il tipo di brogli descritto da Deaglio e Co. è infondato. Di sicuro ciò che sostiene Deaglio è FALSO, ma se poi la destra (o la sinistra) abbia corrotto i prefetti o abbia imbrogliato in altro modo, non posso saperlo.
Siti utili in rete:
Segnalo un sito per l'invio SMS che permette di inviare messaggi SMS multipli a pił destinatari contemporaneamente, Infine segnalo con piacere un sito per smettere di fumare che presenta un metodo davvero innovativo ed efficace per vincere la dipendenza dalla sigaretta.