STOCCOLMA          

Stoccolma dą subito un'impressione di giovinezza e salute, di una bellezza spontanea e quasi acerba; qui la natura ha ancora il sopravvento sull'architettura e per questo i due periodi pił amati e pił belli sono il pieno inverno (il momento pił intimo e romantico, che ha il sapore delle saghe, le strade deserte spazzate dalla tormenta della neve) e la primavera avanzata, quando la natura si risveglia: dopo il lungo letargo, gli alberi e i fiori esplodono in tutto il loro lussureggiante vigore e la gente si nutre di sole, sull'erba o sulle panchine del centralissimo Kungstrad Garden. Nella piana del Gardet, un'immensa e selvatica distesa verde, anatre, fagiani, cani, lepri e persino pecore, scorazzano intorno ai bambini che giocano con gli aquiloni a due passi dal centro storico.

E davvero, il fiordo di Lilla Varrten, con gli isolotti tra il mar Baltico e il lunghissimo lago Malar, era il luogo ideale per costruirvi un fiorente snodo commerciale: eppure solo nel 1523 Stoccolma, porto della Lega Anseatica a tratti sommessa alla Danimarca, divenne capitale del regno svedese.

                    

.