Cammino di Santiago di Compostela

Agosto 2012

Salita di O Cebreiro
Alto di San Rocco
Leboreiro

 

10/08/2012 Venerdì
Prendiamo il volo Ryanair da Orio al Serio alle 16.40 ed arriviamo alle 19.30 a Santiago.
L’aeroporto è a 10 km dal centro raggiungibile facilmente con un mezzo pubblico.
Avevamo prenotato il bus dell’Elsa per le 21.30 che ci porta alla prima tappa del Cammino a Villafranca del Bierzo. Pernottiamo all’Hotel San Francesco visto l’ora tarda. Piuttosto squallido e pure costoso ( 55€ la doppia ) valutando lo standard Galiziano.

11/08/2012 Sabato - 1° tappa 20Km
Partiamo da Villafranca ed arriviamo a Las Herreiras. Scopriremo dopo che Villafranca è una delle 2,3 più grandi cittadine fino a Santiago. Attraversiamo qualche paesino o più precisamente  assembramento di case quali:  Pereje, Trabadelo,  Vega de Valcarce dove ci fermiamo per un caffè e successivamente per un bocadillo de tortilla.
La tappa è certamente tra le più brutte in quanto il percorso condivide e costeggia  la strada statale ed il fondo è asfaltato.
Dormiamo in piccolo ostello da 17 pp che porta il nome del paese. Cena condivisa con gli altri pellegrini. 5€ + 7€. Alle 22 tutti a nanna.

12/08/2012 Domenica – 2° tappa 30 km
Apprendiamo che i pellegrini sono molto mattutini e partono dalle 5 i primi risvegli. Dove vanno a quell’ora rimarrà un mistero tenendo conto che fino alle ore 7,30 è ancora buio pesto. Ci adeguiamo e per ultimi verso le 8 affrontiamo la salita per O Cebreiro in una giornata molto bella che offre uno splendido panorama sulle vallate circostanti. Tappa caffè nel primo pueblo a La Faba e poi l’arrivo a O Cebreiro a quota 1.300 msl. Da vedere la chiesa di  Santa Maria del Real che contiene il caliz del milagro, legato al miracolo eucaristico. Il paese presenta caratteristiche case dei pastori dette pallozas  dal tetto in paglia. Affrontiamo la discesa che in verità è un continuo saliscendi fino a Triacastela.
Passiamo l’alto di San Roque con un monumento al pellegrino, l’Alto do Poio, poi  Fonfria e O Biduedo.
L’arrivo a Triacastela verso le 16 ci vede immediatamente penalizzati in quanto tutti gli ostelli sono occupati e pure gran parte degli alberghetti. Troviamo una buona soluzione vicino alla chiesa in una habitaciones. Una camera con bagno a 35 €. Lezione importante che ci fa capire che se vuoi pernottare in ostello o prenoti oppure ti godi la passeggiata pomeridiana, solitamente meno frequentata, e  trovi da dormire dove capita.
La sera andiamo messa ed assistiamo ad uno strano episodio. Il prete, molto sui generis, invita tutti a rimanere seduti e fa leggere in varie lingue ai partecipanti estratti dalla liturgia. Tutto questo, peraltro piacevole e pervaso da spirito d’integrazione, trova la forte opposizione di un gruppo di ragazzi dell’Opus Dei con la maglietta Crossroads Pro Life, integralisti cattolici simil ciellini, probabilmente non della corrente Formigoni (Minetti ? :-) )
, i quali contestano l’operato del povero curato e polemizzando abbandonano la chiesa tra lo sconcerto generale.
Alla cena proviamo il menù del pellegrino caratterizzato da una zuppiera di caldo galliego.

13/08/2012 Lunedì – 3° tappa 24 Km
Oggi tappa di recupero, almeno nelle nostre intenzioni per arrivare a Sarria.  Ci sono due percorsi disponibili e decidiamo di prendere quello del monastero di Samos. Sentiero molto bello e poco frequentato. Dopo 10 km di natura siamo a Samos.  Notevole il Monastero mentre la cittadina offre qualche bar e un alimentari.  Cosa non scontata.
Riprendiamo la strada per Sarria dove arriamo verso le 15. Teniamo conto che questo percorso è più lungo di quello storico di ca. 3-4 Km.

Sarria pernottiamo nell’Ostello Dormimiento prendendo una camera da 3 letti a 30 € .

14/08/2012 Martedì – 4° tappa 21 Km
Lasciamo Sarria, peraltro il primo paese degno di nota da quando siamo partiti  e notiamo che la comitiva s’è ampliata. Distando 109 km da Santiago questa località è la prescelta per avere la Compostela. Attraversiamo Barbadelo per la pausa caffè poi qualche altro pueblo per arrivare a Portomarin verso l’una. Parecchi pellegrini già aspettano l’apertura degli ostelli, noi troviamo una  habitaciones  a 27 €. La sera per cena assaggiamo il pulpo galliego o pulpo a la feira, specialità galiziana.

15/08/2012 Mercoledì – 5° tappa 40 Km
Avendo recuperato le fatiche delle tappe precedenti, arriviamo facilmente a  Palas del Rei verso l’una dopo 22Km che siamo ancora in forza. Stessa scena vista a Portomarin. Pellegrini accampati fuori dagli ostelli in attesa dell’apertura per il pernottamento. Decidiamo di proseguire. Passeggiare il pomeriggio non è male perché sei quasi in solitaria,  ti godi il silenzio ed il paesaggio. Comunque arriviamo a Melide, mentre è in corso la sagra paesana dedicata alla Madonna. Anche il questo caso troviamo una camera doppia a 25 € bagno in comune. Melide è molto conosciuta per il pulpo e quindi lo riassaggiamo. Vale la pena.

16/08/2012 Giovedì – 6° tappa 33 Km
Ripartiamo da Melide con una certa stanchezza della giornata precedente nonostante il percorso ormai sia da considerarsi pianeggiante. Puntiamo per Arzua dove verso mezzogiorno facciamo rifornimento per poi proseguire in direzione Pedrouzo. Commettiamo un errore perché arrivando verso le 16 troviamo il tutto esaurito. L’unico posto è un agriturismo a 3 km da la Rua, però fortunatamente un pickup viene a prenderci presso l’efficiente ufficio turistico, che si trova lungo il sentiero, che ci prenota anche l’albergo a Santiago. Va detto che l’agriturismo ci fa dormire in una casa di campagna molto bella così come anche la cena si presenta di alta qualità. Tutto questo si rivela costoso per gli standard del posto 40 € per la camera e altrettanti per la cena.

17/08/2012 Venerdì – 7° tappa 20 Km
Il mattino ripercorriamo a piedi il tratto per ricongiungerci al cammino ed attraverso altri boschi di eucalipti  entriamo nella cintura di Santiago, prima  costeggiando l’aeroporto poi tortuosamente convogliati attraverso località periferiche per uscire a Monte Gozo. Qui c’è un monumento  che ricorda la visita dei Giovanni Paolo II nel 92. Sicuramente un protagonista della rinascita di  questo pellegrinaggio.
Si entra in città dalla Porta do camino per poi arrivare alla Cattedrale di Santiago.
Emozionante l’arrivo in piazza con molti pellegrini che festeggiano e si sdraiano a terra stanchi ma appagati.
All’ufficio del pellegrino passiamo a ritirare la Compostela. Fanno testo i timbri applicati durante il percorso. Vale la pena abbondare perché abbiamo notato qualcuno servirsi del bus, per non parlare dei cartelli indicanti la chiamata taxi. Questi comportamenti  paiono non infrequenti vista la pignoleria dei funzionari nel rilasciare il documento.

Non deve mancare la visita alla cattedrale,  l’abbraccio al Santo e la messa del pellegrino alle 12. Se capitate in un giorno festivo vedrete in funzione anche l’enorme turibolo detto botafomiero fatto oscillare spettacolarmente da sei tiraboleiros  tra le due campate laterali.

Cattedrale di Santiago Finisterre

280/08/2012 Sabato - Finisterre
Immancabile la trasferta a Finisterre. Il bus della Monbus ci conduce tramite la strada costiera in una giornata di tempo Galliego; nuvolo e pioggia. Il paese è particolarmente brutto. Molto meglio le spiaggette che avevavamo incontrato lungo il viaggio. Dal centro parte la strada di 3 km che ci porta al faro ed alla croce del pellegrino al Km 0. La nuvolosità non ci fa vedere nulla di panoramico ma  notiamo nella scogliera, nonostante i divieti, segni di fuochi e di indumenti bruciati secondo la tradizione.
Noi molto educatamente noi gettiamo i panni sporchi in un poco romantico ma ecologico  cassonetto dei rifiuti e chiudiamo l’esperienza del Cammino.

Conclusioni.
Nel percorrere i luoghi di questo pellegrinaggio si riscoprono i valori dello stare insieme nella condivisione di un ambiente povero. Anche se non necessariamente finalizzato alla religione, il cammino accomuna i pellegrini nella sofferenza e nella scelta di una vita sobria dove i rapporti interpersonali vengo posti in primo piano.  Lo zaino rappresenta bene senza tante metafore il peso delle cose non indispensabili che ci trasciniamo. Purtroppo, pare ci siamo persi il tratto migliore cioè il primo, da Sait Jean fino a Leon. In effetti il cammino diventa sempre più commerciale e congestionato tanto più ci si avvicina alla meta. Pensate che in agosto vengono emesse ca. 40.000 Compostela.

Consigliamo uno zaino leggero con 2 pantaloni; uno corto e  uno lungo con le cerniere da far diventare corto, 3 magliette,  3 calzini, 3 mutande, una maglia maniche lunghe, un antivento, un poncho ed uno coprizaino. Pedule da  trekking o comunque scarpe che conoscete bene adatte a suoli accidentati e a lunghe percorrenze. Un paio di calzature leggere alternative e un infradito. Cercate di rimanere sotto i 10 Kg.

Le temperature hanno oscillato tra i 15 e 26 gradi ma la variabilità del tempo è imprevedibile. Quando c’è sole conviene sempre lavarsi i panni e farli asciugare durante il percorso.
Rimanendo negli ostelli e sfruttando il menù del pellegrino risulta anche essere una “vacanza” economica, cosa che ai giorni nostri non guasta.

Ultreya !


Pasquale Calderan pcalderan(at)libero.it
http://xoomer.virgilio.it/camperstory/