1969

LUCIO BATTISTI

 

 

·  Un'avventura

·  Nel sole, nel vento, nel sorriso e nel pianto

·  La mia canzone per Maria

·  Prigioniero del mondo

·  Uno in più

·  Non è Francesca

·  Nel cuore, nell'anima

·  29 Settembre

·  Per una lira

·  Balla Linda

·  Io vivrò

· Il vento

 

Le note biografiche relative a Lucio Battisti non fanno parte delle intenzioni di questo saggio essendo state minuziosamente fornite da libri e siti anche se non possiedono originalità aneddotiche da tramandare; propongono però segnali su una personalità timida a cui fanno da contrappeso i segni di una grande volontà e sicurezza nei propri mezzi.

Si può cominciare nel descrivere il primo disco di Battisti dell’incontro con Giulio Rapetti (in arte Mogol), già allora paroliere di successo, il quale, pur non rimanendo colpito dai testi proposti dal ragazzo ne comprende il valore delle musiche e l’originalità della voce. Comincia così una collaborazione ultradecennale che darà risultati talmente positivi da sfiorare l’incredibile.

Battisti, dopo una gavetta reale e abbastanza dura, comincia a comporre canzoni di successo per gruppi e cantanti del beat italiano, e poi esordisce finalmente come solista, con alcuni singoli di immediato risalto sotto l’egida di Rapetti che più tardi ricorderà la decisione di curare i testi del cantante con queste parole: “Io ho sette anni più di lui e a quei tempi ero già famoso: gli promisi di dedicargli un po’ del mio tempo. Fare canzoni con Battisti diventò il mio spazio libero, il mio non lavoro. Con lui realizzai la mia aspirazione a scrivere al di là di ogni condizionamento perché con lui era un caso, un’avventura senza futuro. E Lucio ha sempre ammesso che la sua fortuna è stata quella di dare retta a un matto. Ho ingaggiato una battaglia durissima con il direttore della Ricordi. Anche la Rai lo bocciò come cantante”.

Un anno dopo partecipa al Disco per l’Estate con il brano “Prigioniero del mondo” e al Cantagiro con “Balla Linda” che venderà 170 mila copie). Nel frattempo ha già conosciuto Grazia Letizia Veronesi, che all’epoca lavorava presso la sede dell’etichetta discografica “Clan” di Adriano Celentano e da cui avrà un figlio, Luca.

Il successo arriva in maniera clamorosa nel 1969, quando vince il suo Festivalbar e pubblica il suo primo Long Playing monopolizzando, nel contempo le classifiche di vendita anche con i brani scritti per Mina.

Si era costituito e cominciava ad andare sempre più velocemente quel motore micidiale che avrebbe influenzato tutta la musica leggera italiana.

“Lucio Battisti” va in stampa nel 1969, in un’Italia alla fine del suo boom economico, che canticchia le canzoni adolescenziali di Gianni Morandi e Rita Pavone, i Re Mida della musica giovanile e della RCA.

C’è qualcosa nell’aria che lascia prevedere una trasformazione dei gusti del pubblico: i Beatles, di fatto, si sono sciolti e il beat, comincia a spegnersi per trasformarsi nel rock progressivo, psichedelico, hard. 

Rimangono a proporre brani più che dignitosi complessi come i Dik Dik, i New Trolls, i Corvi, i Giganti, i Ribelli del povero e grandissimo Demetrio Stratos, e qualche gradino più in alto, la già citata Equipe 84 i Nomadi. Fra le voci femminili capita sovente di ascoltare quella di Ornella Vanoni e le belle vocalità (supportate da canzoni di rara bruttezza) di Milva e di Iva Zanicchi. L’unica cantante rock italiana è Patty Pravo. L’unica che coniuga voce, interpretazione, e qualità è senza tema di smentita Mina.

Il primo album di Battisti, leggermente appesantito dagli inserimenti, in alcuni brani, degli archi di Detto Mariano, é un sorprendente debutto.

Il ragazzo di Poggio Bustone dimostra di avere già maturato una voce e una forza interpretativa nervosa e poetica, che deve qualcosa a cantanti soul come Otis Redding e Al Green, ma anche alle geniali ruvidezze dei Rolling Stones e alla vocalità di Bob Dylan.

Una voce tanto compiuta da superare in scioltezza le trappole di ogni opera prima, ad esempio quelle dei testi, orientati, alla descrizione di momenti di vita giovanile.

Nonostante sia per una buona metà una raccolta di 45 giri, il lavoro possiede ugualmente una certa coesione e nei suoi undici brani, testimonia l’inizio di una carriera che avrà un seguito ancora più straordinario.

Uno dei singoli più famosi contenuti in “Lucio Battisti” è “Un’avventura” canzone con cui  partecipa al Festival di Sanremo, in coppia con Wilson Pickett l’indimenticabile interprete di “In The Midnight Hour”. Nel brano una linea melodica semplice e briosa e l’uso dell’organo Hammond e un ritornello grintoso accompagnato dai fiati testimoniano una mai sopita passione del cantante per la musicalità soul.

“Un’avventura” si accompagnerà alla prima e ultima apparizione sanremese di Battisti che comunque, in quell’edizione della rassegna canora, entrerà in finale per poi classificarsi al nono posto.

Già in quella occasione, i rapporti del cantante con la stampa avvenuti sulla riviera ligure non sono entusiasmanti: si rammentano poche interviste e una certa timidezza nello scoprire le proprie opinioni.

Le testimonianze fotografiche di quell’edizione del Festival sono immagini scattate in foto di gruppo con gli altri partecipanti alla gara e qualcuna da solo, che evidenzia come i suoi capelli siano talmente ricci da rivaleggiare con la lana del giubbotto alla pecorara che il cantante indossa assieme ad un foulard al collo. Lo stesso abbigliamento apparirà pari pari sulla copertina del fortunatissimo singolo “Acqua azzurra, acqua chiara”.

Altro, splendido brano è “29 settembre”, per molti esperti è il primo pezzo “beat” composto da un musicista italiano, ovvero un brano che musicalmente parlando, presenta un’accentuazione dei tempi forti.

La canzone, aveva già fatto la fortuna dell’Equipe 84 di Maurizio Vandelli che conquistò il primo posto della Hit Parade, inanellando in questo modo il primo importante riconoscimento alla coppia Mogol-Battisti. 

In “29 Settembre”, il basso, l’incrocio delle due chitarre, l’inusuale utilizzo di strumenti come il fagotto e i fiati, la concitata accelerazione finale rendono molto bene l’innovazione portata anche nella penisola dalla “Swinging London”.

“La mia canzone per Maria”, ha un ritmo flamenco che inaugura anche il primo, ironico testo di scarso contenuto femminista, della produzione di Battisti. “Nel sole, nel vento, nel sorriso e nel pianto” celebra la felice riuscita di un rapporto d’amore in cui lei è la pietra di paragone della vita del suo compagno. “Uno in più” è invece canzone di aggregazione, ovvero stile in “on the road” a miscelare buonsenso giovanile e ribellione generazionale, dando un colpo al cerchio e uno alla botte, ovvero la partenza, il viaggio, la ricerca di una vita diversa sull'onda di una contestazione giovanile abbastanza casereccia.

“Per una lira” (che il produttore Alessio Colombini fece incidere in una bella versione ai già citati Ribelli dopo aver portato Battisti all’etichetta “Clan”) in malinconico e delicato incedere musicale narra di una amara constatazione: “Per una lira io vendo tutti i sogni miei, per una lira ci metto sopra pure lei. E’ un affare sai, basta ricordare di non amare...”. Si sbaglierebbe a sottovalutare questa canzone che sembra davvero scritta ieri, e possiede un testo che lascia spazio a una interpretazione da brividi su una musica sorretta da una sezione fiati molto incisiva e soul.

Appena inferiore al brano precedente è  “Prigioniero del mondo” che risulta uno dei rarissimi pezzi in cui Battisti non appare come autore; è infatti a firma di Donida-Mogol. Le liriche ricalcano ancora una volta i temi dell'insoddisfazione per una vita spesso delineata dalle esigenze della società, facile avallo ai temi del ‘68 (anno in cui uscì il singolo) ma trattate  con convinzione da Battisti. La canzone venne stampata su un altro fortunato 45 giri assieme a “Balla Linda”, malinconica storia di una disillusione per una donna che si contrappone ad un’altra per un amore senza sovrastrutture e ipocrisia, che si ama con sincerità, senza calcoli, “tu non dici che resti insieme a me però non  mi abbandoni mai...”. Canzone prima affidata ai Dik Dik rappresenta il primo 45 giri pubblicato da Lucio Battisti come autore, in quanto la sua voce era apparsa per la prima volta in “Ladro”, lato B del singolo dell’Equipe 84, di “Io vivrò (senza te)”. Si tratta di un brano lento, immancabile per un lavoro che rappresenta il primo Long Playing, ha un arrangiamento orchestrale e si avvale di un’interpretazione accorata e drammatica che usa la voce supplendo con una intonazione perfetta alla mancanza di potenza vocale e dell’inserimento di un oboe, strumento inusuale per la musica leggera.

“Nel cuore, nell’anima”, vide invece un’altra, ottima versione da parte dell’Equipe 84 e presenta un testo che anticipa in alcune figurazioni il Mogol più complesso. In essa si ascolta per la prima volta  il riferimento al verde:  “Nel mio cuor, nell’anima, c’è un  prato verde che mai, nessuno ha mai calpestato” che rivedremo in seguito nei “Giardini di marzo” e in tanti testi che hanno come metafora e sfondo la natura. Sul fronte musicale si avverte l’influsso beatlesiano nell’arrangiamento vocale.

“Il vento” (interpretata un anno prima dai Dik Dik), sembra essere il seguito logico di “Io vivrò” perché narra nuovamente un abbandono, la sofferta decisione di seguire un istinto che porta a lasciare gli affetti per intraprendere un'altra vita.

Sempre in quel periodo Battisti scrive tre brani, uno per i Camaleonti (“Mamma mia”), “Il paradiso” che lascia alla voce di Patty Pravo e comincia a curare la produzione di un gruppo, la Formula Tre che inciderà da quel momento per la sua etichetta, la Numero Uno, composto da Alberto Radius, uno dei migliori chitarristi italiani, Toni Cicco alla batteria e Gabriele Lorenzi all’organo. “Questo folle sentimento” è già un congruo esempio sulle possibilità di questo gruppo che miscelava intelligentemente melodia e rock duro in questo e in altri brani che verranno sempre prodotti da Battisti. Poi la Formula Tre prenderà la strada del rock progressivo e inciderà fra grosse pause temporali dischi sino ai giorni nostri. In seguito Radius caratterizzerà fortemente con la sua perizia chitarristica la produzione di Battisti.

 

UN'AVVENTURA

 

Non sarà un'avventura

non può essere soltanto una primavera

questo amore non è una stella

che al mattino se ne va

Oh no no no no no no

Non sarà un'avventura

questo amore è fatto solo di poesia

tu sei mia, tu sei mia

fino a quando gli occhi miei

avran luce per guardare gli occhi tuoi

Innamorato sempre di più

in fondo all'anima per sempre tu

perchè non è una promessa ma è quel che sarà

domani e sempre sempre vivrà,

sempre vivrà, sempre vivrà, sempre vivrà.

No, non sarà un'avventura

un'avventura

non è un fuoco che col vento può morire

ma vivrà quanto il mondo

fino a quando gli occhi miei

avran luce per guardare gli occhi tuoi.

Innamorato sempre di più

in fondo all'anima per sempre tu

perchè non è una promessa ma è quel che sarà

domani e sempre sempre vivrà,

Perchè io sono innamorato sempre di più

in fondo all'anima ci sei per sempre tu...

 

29 SETTEMBRE

 

Seduto in quel caffè io non pensavo a te....

Guardavo il mondo che girava intorno a me...

Poi d'improvviso lei sorrise

e ancora prima di capire

mi trovai sottobraccio a lei

stretto come se non ci fosse che lei.

Vedevo solo lei e non pensavo a te...

E tutta la città correva incontro a noi.

Il buio ci trovò vicini

un ristorante e poi

di corsa a ballar sottobraccio a lei

stretto verso casa abbracciato a lei

quasi come se non ci fosse che,

quasi come se non ci fosse che lei.

Mi son svegliato e sto pensando a te...

Quasi come se non ci fosse che lei

come se non ci fosse che lei..

Mi son svegliato e sto pensando a te.

Ricordo solo che, che ieri non eri con me...

Il sole ha cancellato tutto di colpo volo giù dal letto

e corro lì al telefono

parlo, rido e tu.. tu non sai perché

t'amo, t'amo e tu, tu non sai perché

 

LA MIA CANZONE PER MARIA

 

Sento una canzone dolce in fondo al cuor

quando penso a Maria.

Sento una canzone, una canzone d'amor

quando penso a Maria.

Alzo il mio bicchiere rosso e brindo a te,

sento che la mente mia si accende.

Questa notte il vento porterà con sè

la mia canzone per Maria.

Sento una canzone dolce in fondo al cuor

quando penso a Rosa.

Sento una canzone, una canzone d'amor

quando penso a Rosa.

Alzo il mio bicchiere rosso e brindo a te,

sento che la mente mia si accende.

Questa notte il vento porterà con sè

la mia canzone per Rosa.

Quanti volti, quanti volti ha l'amore,

l'amore.

Per tutti una canzone sentirò.

Sento una canzone dolce in fondo al cuor

quando penso a Maria.

Sento una canzone, una canzone d'amor

quando penso a Rosa.

Alzo il mio bicchiere rosso e brindo a voi,

sento che la mente mia si accende.

Questa notte il vento porterà con sè

la mia canzone per Maria,

la mia canzone per Rosa,

la mia canzone per Maria,

la mia canzone per Rosa.

Questa notte il vento porterà con sè

la mia canzone per Maria.

 

NEL SOLE, NEL VENTO, NEL SORRISO E NEL PIANTO

 

Mio padre disse: "Ragazzo mio se vuoi andare, addio".

Mia madre disse: "Bambino mio ti guiderà Iddio".

La solitudine si paga in lacrime

e l'ho pagata anch'io

ma se ho vissuto poi se sono un uomo ormai

lo devo a lei, la donna che è insieme a me.

Perchè lei è vicino a me

nel sole, nel vento nel sorriso e nel pianto,

lei è vicino a me con tutto il suo cuore,

con tutto il suo amore in ogni istante,

in ogni momento.

Io tutto questo lo devo a lei

io lo devo a lei

perchè lei è vicino a me

nel sole, nel vento nel sorriso e nel pianto,

ooh lei è vicino a me con tutto il suo cuore,

con tutto il suo amore in ogni istante,

sì in ogni momento, in ogni momento

lei.

 

UNO IN PIÙ

 

Una voce sta cantando ma sono pochi ad ascoltare

i gabbiani stan gridando per poterla soffocare

altre voci piano piano stan crescendo da lontano

se quel canto vuoi seguire puoi cantare

E così tu sarai uno in più con noi.

E così tu sarai uno in più con noi.

Lungo spiagge sconosciute siamo in tanti a camminare

con le lacrime negli occhi con il sole dentro al cuore

se sei stanco di lottare vieni qui a riposare

se non sai più cosa fare puoi cantare.

E così tu sarai uno in più con noi.

E così tu sarai uno in più con noi.

Mentre il mare sta a guardare continuiamo a camminare

come tanti burattini con le facce da bambini

se sei stanco di lottare siedi qui a riposare

se non sai più cosa fare puoi cantare.

E così tu sarai uno in più con noi.

E così tu sarai uno in più con noi.

 

NON E' FRANCESCA

 

Ti stai sbagliando chi hai visto non è,

non è Francesca.

Lei è sempre a casa che aspetta me

non è Francesca.

Se c'era un uomo poi, no, non può essere lei.

Francesca non ha mai chiesto di più,

chi sta sbagliando son certo sei tu.

Francesca non ha mai chiesto di più

perché lei vive per me.

Come quell'altra è bionda, però non è Francesca.

Era vestita di rosso, lo so, ma non è Francesca.

Se era abbracciata poi, no, non può essere lei.

Francesca non ha mai chiesto di più,

chi sta sbagliando son certo sei tu.

Francesca non ha mai chiesto di più

perché lei vive per me.

 

BALLA LINDA

 

Balla Linda, balla come sai

Balla Linda non fermarti

Balla Linda, balla come sai.

Occhi azzurri belli come i suoi

Linda, forse non li hai,

ridi sempre, non parli mai d'amore

però non sai mentire mai

Bella sempre, dolce come lei

Linda, forse tu non sei,

tu non dici che resti insieme a me

però non mi abbandoni mai,

tu non mi lasci mai,

ti cerco e tu... e tu ci sei...

ti cerco e tu.. mi dài quel che puoi,

non fai come lei, non, non fai come lei,

tu non prendi tutto quello che vuoi.

Balla Linda, balla come sai

Balla Linda non fermarti

Balla Linda, balla come sai.

Occhi azzurri belli come i suoi

Linda, forse non li hai,

ridi sempre, non parli mai d'amore

però non sai mentire mai.

Tu non mi lasci mai

ti cerco e tu mi dài quel che vuoi

non fai come lei, no, non fai come lei

tu non prendi tutto quello che vuoi

Balla Linda, balla come sai

Balla Linda non fermarti

Balla Linda, balla come sai.

 

PER UNA LIRA

 

Per una lira io vendo tutti i sogni miei.

Per una lira ci metto sopra pure lei.

E' un affare sai, basta ricordare

di non amare, di non amare.

Amico caro se c'è qualcosa che non va.

Se ho chiesto troppo tu dammi pure la metà

E' un affare sai, basta ricordare

di non amare, di non amare.

Per una lira io vendo tutto ciò che ho

per una lira io so che lei non dice no.

Ma se penso che tu sei un buon amico

non te lo dico, no meglio per te

meglio per te

meglio per te

 

PRIGIONIERO DEL MONDO

 

Avere nelle scarpe la voglia di andare.

Avere negli occhi la voglia di guardare.

E invece restare prigionieri di un mondo

che ci lascia soltanto sognare solo sognare....

No, se non ci fossi tu io me ne andrei

No, se non ci fossi tu io non sarei prigioniero del mondo.

Avere nel cuore una voglia d'amare

avere nella gola una voglia di gridare

e chiudersi dentro prigionieri di un mondo

che ci lascia soltanto sognare solo sognare....

No, se non ci fossi tu io me ne andrei

No, se non ci fossi tu io partirei.

Non sarei prigioniero di nessuno e di niente

io sarei fra la gente un uomo che fa quel che sente

No, se non ci fossi tu io me ne andrei

No, se non ci fossi tu io non sarei prigioniero del mondo.

 

 

IO VIVRO' (SENZA TE)

 

Che non si muore per amore è una gran bella verità

perciò dolcissimo mio amore

ecco quello, quello che, da domani mi accadrà

Io vivrò senza te

anche se ancora non so come io vivrò

Senza te, io senza te

solo continuerò e dormirò

mi sveglierò, camminerò, lavorerò, qualche cosa farò

qualche cosa farò, si, qualche cosa farò

qualche cosa di sicuro io farò: piangerò

sì io piangerò

E se ritorni nella mente basta pensare che non ci sei

che sto soffrendo inutilmente

perchè so, io lo so, io so che non tornerai

Senza te, io senza te

solo continuerò e dormirò, mi sveglierò

camminerò, lavorerò qualche cosa farò qualche cosa farò

sì qualche cosa di sicuro io farò,

piangerò, io piangerò

Sì piangerò, io, piangerò...

 

NEL CUORE, NELL'ANIMA

 

Un bambino conoscerai,

non ridere, non ridere di lui.

Nel mio cuor nell'anima c'è un prato verde che mai

nessuno ha mai calpestato, nessuno,

se tu vorrai conoscerlo - se tu vorrai conoscerlo

cammina piano perchè - cammina piano perchè

nel mio silenzio anche un sorriso può fare un rumore.

Non parlare, non parlare

Nel mio cuor, nell'anima tra fili d'erba vedrai ombre lontane

di gente sola che per un attimo è stata qui e che ora amo perchè

se n'è andata via per lasciare un posto a te

per lasciare un posto a te

Nel mio cuor, nell'anima

tra fili d'erba vedrai...

 

IL VENTO

 

Cara, son le otto del mattino e tu ancora stai dormendo,

ho già fatto le valigie e adesso sto scrivendo questa lettera per te,

ma non so che cosa dire è difficile spiegare quel che anch'io non so capire,

ma fra poco me ne andrò e mai più ritornerò io ti lascio sola.

Quando s'alza il vento, Quando s'alza il vento.

No, più fermare non si può, dove vado non lo so, quanto male ti farò.

No, non ti svegliare mai.

Cara, le mie mani stan tremando, i miei occhi stan piangendo

a me sembra di strappare qualche cosa dentro me e vorrei gridare:"No!"

ma se guardo quella porta io la vedo già aperta

ed ho voglia di fuggire di lasciare dietro me

tutto quanto insieme a te, di partire solo.

Quando s'alza il vento, Quando s'alza il vento.

No, più fermare non si può dove vado non lo so, quanto male ti farò.....

Quando s'alza il vento, Quando s'alza il vento.

No, non ti svegliare mai - quando s'alza il vento

Non ti svegliare mai - quando s'alza il vento.